Il bacio dell'Odio (Parte IV)

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Dopo la lezione di canto, Tom venne sommerso da mille domande, visto che Evil e Riven avevano ben deciso di diffondere la notizia sull'incontro fra Tanya e Kim.

-Sta bene! Piantatela di stressarmi!- si lamentò ad un certo punto, riuscendo a sciogliersi dalla morsa delle grifone, Crista in particolare, che sembrava preoccupata per la sorella, Mara invece ascoltava quasi distrattamente.

-Malfoy, non te la puoi tenere in camera! Abbiamo il diritto di vederla! Anche papà dovrebbe saperlo!- si lamentò James, ricevendo l'occhiata gelida del biondo –Non dirai un bel niente, Potty. A meno che tu non preferisca venir cruciato dalla tua amabile sorellina! Sono certo che le verrebbe un infarto se sapesse che Hogwarts è arrivata a scoprire che Kim l'ha battuta in un incontro! –

Le sue parole ammutolirono i ragazzi che si guardarono sbalorditi. A quel punto Diego fece, capendo che la situazione non si sbrogliava da sola –Beh, domani c'è il Quidditch, quindi vado ad allenarmi ragazzi!- e salutò Tom con un sorrisino malizioso sulle labbra.

Il biondo scosse il capo frustrato e sbuffò sensibilmente, decidendo di cambiare aria e controllare che la sua malata si fosse svegliata.


Fiamma Weasley che, non a caso, quel giorno aveva saltato la lezione, ora guardava verso il campo da Quidditch, con aria sicura. Aveva preparato ogni cosa.

I ragazzi per allenarsi usavano ovviamente le loro scope che però, poco furbescamente, lasciavano in campo, appese affianco alle panchine. Del resto non c'erano mai stati furti o manomissioni. I ragazzi non potevano abbandonare l'edificio senza essere visti, quindi se qualcuno avesse rubato la scopa a qualcun altro beh, di certo sarebbero venuti a saperlo molto in fretta.

Diego, quando giunse in campo, non vide Fiamma sugli spalti, rannicchiata su se stessa all'ombra e, raggiunte le scope, afferrò la propria con sicurezza, sparendo poi nel nulla.

Fiamma, notando che la scopa sostituita con una passaporta temporanea-obbligata aveva sortito il suo effetto, sorrise soddisfatta e scese dagli spalti.

Quella passaporta sarebbe stata utilizzabile solo una volta, quindi Diego non sarebbe tornato indietro così facilmente.


Quando Tanya aprì gli occhi sentiva un leggero mal di testa, ma questo non le impedì di mettersi seduta e riportare alla mente i momenti che l'avevano vista alle prese con Kim e le sue sorelline sciocche.

Scosse il capo, un po' delusa da se stessa, ora che era un po' più lucida "Che cosa stupida che ho fatto... come ho potuto pensare di attirare la sua attenzione in questo modo?" sbuffò e rivisse, uno dopo l'altro, ogni momento, soffermandosi però su alcune scene.

Fece per scendere dal letto e poté notare un bicchiere sul comodino. C'era un biglietto con scritto "BEVI o te lo farò ingoiare tutto io!" rabbrividì istintivamente ripassando lo sguardo sulle parole in corsivo. Non aveva dubbi che ci fosse una non velata malizia in quelle parole "È veramente un porco, maledizione!" e bevve, notando che il sapore della pozione non era male.

In quel momento lo vide varcare la soglia con aria irritata ma, appena la vide bere, parve ammorbidire l'espressione –Potter. Dormito bene?- la salutò per poi chiederle, levandosi il mantello, slacciandosi la cravatta e passando poi a sbottonare la camicia, sistemando tutto su una sedia, con ordine.

Tanya, ultimata la pozione di colore bluastro, appoggiò il bicchiere e decise di ignorare la domanda del compagno, muovendosi verso il bagno, ma lui le si parò davanti –Ti ho fatto una domanda!-

-...E non ho intenzione di risponderti, come hai già notato. Sei uno stronzo, fine della storia. Spostati.-

E fece per superarlo ma lui la trattenne per le spalle, sentendola stringersi in esse, abbassando il capo.

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora