La Profezia (Parte III)

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E Riven non fece quasi in tempo ad afferrare le spalle della compagna, per farla rinsavire, che un grosso braccio lo sulla parete della conca, dove il ragazzo sbatté la schiena –Porca di quella...!- imprecò mentre Giuliet spalancò gli occhi terrorizzata –No! Riven!- ma vide l'uomo davanti a lei voltarsi e osservarla. Lei in risposta indietreggiò, notando le lunghe e pelose gambe lupine, sovrastate da un possente torace umano, anch'esso piuttosto peloso, fin sotto i pettorali gonfi. Il capo era completamente umano.

-Ciao... è da un po' che tento di mettermi in contatto con te, piccola lupa- iniziò quello, con fare rilassato.

Aveva tratti del viso molto mascolini, capelli e barba incolta neri, occhi grandi e verdi tagliati da una grossa pupilla nera.

-Cosa...?- domandò lei sconcertata e si sporse per vedere se Riven era sveglio.

Quello si guardò alle spalle, era ricoperto di pelliccia su quasi l'interezza del corpo, iniziava a perderla dai pettorali in su.

-Credevo ti volesse fare del male... è tuo amico?-

Giuliet annuì appena e vide Riven scrutarla dolorante, mentre lei ancora tremava spaventata, cosa che il nuovo arrivato notò, sorridendole –Non devi aver paura di me, mi chiamo Kai- e Giuliet si morse le labbra –Posso controllare se sta bene... Kai?-

Quello le indicò il ragazzo e fece –Certamente.- e Giuliet gli girò intorno, continuando ad osservarlo, poi, capendo che non era una minaccia, corse da Riven e scivolò a terra, con voce preoccupata e spaventata –Come stai?!- lui notò le mani tremanti della ragazza mentre gli controllava la schiena e commentò –Lui sta meglio di me, di sicuro- e guardò storto il lupo, che assunse un'aria annoiata –Mi sembra debole come maschio, dovresti scegliere uno della tua specie, piccola- le consigliò quello, incrociando le braccia sul petto possente e vedendo Riven alzarsi in piedi, mentre Giuliet lo sgridava –Che fai?! Non puoi alzarti!-

-Hai finito, Delacour!?- la sgridò invece lui, guardandola aggressivo e lei allontanò le mani immediatamente, stringendoli a pugno sul proprio petto e dispiacendosi del suo continuo deprecarla.

-Ti piace essere trattata così? Non è strano in effetti, sei solo una dei pochi Quarti che conosco, ma in genere essere sottomesse al vostro maschio, vi rende molto più attive sessualmente- asserì rilassato quello, in risposta ricevette l'occhiata inorridita da parte di Giuliet che era diventata bordeaux, mentre Riven aveva trattenuto una risata perfida –...Pff ah ah ah!- non era riuscito a trattenersi.

Kai si avvicinò loro e si sedette sul terreno, visto che li vedeva molto sulla difensiva –Perché mi guardi in quel modo? Quanti anni hai ormai? tredici? Quattordici, forse?- e annusò l'aria intorno a lei che strinse le cosce fra loro, sembrando sempre più sconcertata –Ne ho quindici.-

E quello sgranò gli occhi sconcertato –Già!?- e fulminò Riven con lo sguardo –Cosa stai aspettando a compiere il tuo dovere?! Una lupa non può aspettare tanto per essere soddisfatta, ne va della sua anima, del suo benessere! Sapevo che c'era qualcosa di strano...- lamentò quello, con aria preoccupata e saccente. Giuliet era sempre più scioccata mentre Riven guardava incredulo il lupo –Bello, oltre al fatto che non ho idea di cosa o chi tu sia, temo che tu abbia sbagliato persona. Non ho la minima intenzione di...- e guardò schifato Giuliet –Scoparmela!- ultimò, tornando poi sul Lupo che parve davvero sorpreso dalla cosa e guardò quindi Giuliet –Ma... mi hai detto che è tuo amico! Sembra invece che tu non gli piaccia! Perché sei così gentile con lui?! Stai cercando di conquistarlo?-

Giuliet davanti a quelle domande a ripetizione guardò basita l'uomo e quello decise di mettersi in piedi, mentre Riven replicò –Siamo compagni di classe, perché non ci porti via da qui?- propose poi, positivo, intuendo che non li avrebbe divorati come i lupi precedenti.

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora