Erano le sette e trenta del mattino quando Tom uscì fuori nella sua lussuosa veranda e decise di accendersi la prima Magh mattutina. Si sedette sulla sdraia, al fresco sotto il bianco gazebo e inspirò il fumo rossastro che gli diede una sensazione di sollievo.
Era passata ormai un'intera settimana da quando c'era quasi stata la rissa con il mezzodemone.
Sky era cambiato parecchio da come lo ricordava, anche se, ne era certo, era solo a causa della Potter.
Non che la cosa gli interessasse particolarmente, fondamentalmente, essendo di case opposte, non potevano andare completamente d'accordo, soprattutto a causa del suo inutile perbenismo e della plateale invidia. Ad oggi però, vedeva qualcosa di diverso nel mezzodemone.
Vedeva nei suoi occhi un forte disprezzo che in passato, probabilmente, era stato rispetto.
In ogni caso, in quel momento, il suo pensiero principale non era affatto lui...
... bensì Konstantin.
Da quando gli aveva fatto cadere il telemagiscopio addosso, aveva preso a fargli una serie di scherzi che avevano lentamente leso il suo vigore, l'arroganza che aveva dimostrato nel colpirlo davanti a tutto l'istituto. La verità però era che non si era divertito affatto nel farlo. Sapeva che andava fatto, per proteggere il suo titolo di Re ma non gli piaceva tormentare le persone in quel modo, soprattutto se i risultati che voleva ottenere li aveva oramai raggiunti.
Leggeva il pentimento nei suoi occhi e l'imbarazzo nel guardarlo. Quindi poteva ritenersi quasi completamente soddisfatto.
Il ragazzo ormai non chiacchierava più con nessuno per paura di coinvolgere gli amici nelle malefatte che subiva e poi c'era la Potter... lei era piuttosto strana per la verità: era arrabbiata, come sempre del resto, però c'era qualcos'altro e non era ancora riuscito a capire cosa fosse esattamente. Credeva che dopo le scuse avrebbe assunto un atteggiamento più pacifico e invece era arrivato solo alla conclusione che probabilmente si era pentita di essersi scusata.
Beh, tanto meglio per lui, non avrebbe dovuto impegnarsi troppo per farsi di nuovo odiare.
-Pensieri, Malfoy?-
Il biondo si volse verso la portafinestra e guardò l'amico che si stava accendendo una Magh indaco.
-Alcuni, in effetti-
Spense la Magh e Diego guardò il compagno, espirando il fumo –Che scherzo hai ideato per il nostro Zerbino, quest'oggi?-
Tom sorrise appena all'amico e replicò –Ho raggiunto il mio obbiettivo, per cui vedremo di mettere la parola "Fine" a questa storia, ho sacrificato per una settimana l'attenzione per la mia vera preda, ritardando l'avverarsi della mia Promessa. Non permetterò che riaccada –
Diego era sorpreso, non capiva se il ragazzo stava lasciando perdere definitivamente Murgh o se aveva in mente altro.
-Ma stai organizzando qualcosa? Per Murgh, intendo-
E il biondo si mise in piedi, infilando le mani in tasca e facendo per rientrare
–Avrà ciò che si merita. Una volta per tutte-
Nel corridoio dei dormitori, Riven e i suoi compagni di stanza, Brad e Andrew, stava aspettando che uscisse qualche serpe. Mentre discuteva con gli amici, non dovette aspettare molto che li raggiungesse Diego, separatosi subito da Tom che invece si era mosso altrove con decisione.
Il moro si avvicinò ai ragazzi sbadigliante e fece –Buongiorno, ragazzi... è la prima volta che vi vedo tutti insieme-
Riven mise le braccia sopra le spalle dei due ragazzi e ghignò –Stanotte mi hanno fatto compagnia entrambi!-
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II. La Promessa
FanfictionStoria ispirata completamente al fantastico mondo della Rowling con alcuni arricchimenti nati dalla mia fantasia. In questa fiction avremo a che fare con i figli dei nostri idoli, figli che oramai si sono innestati da tempo ad Hogwarts e che...