Il bacio dell'Odio (Parte V)

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"Resisti, amico."

Tom era appena arrivato al casotto di Hagrid.

-Alohomora!-

E la porta d'entrata si aprì immediatamente. Fortunatamente Hagrid era stato abbastanza ingenuo da non chiuderla con un incantesimo potente.

Non appena questa gli diede un libero accesso, sentì subito le urla del compagno: –AIUTO! AIUTO!! FATEMI USCIRE! VI PREGO!!-

Tom spalancò gli occhi scioccato, la voce dell'amico era rotta, forse dal pianto. Sapeva che era fortemente claustrofobico: lo sentiva sbattere rudemente sulle pareti.

-DIEGO!! DIEGO!!-

Lo chiamò preoccupato e presto sentì l'amico smettere di battere –TOM! TOM!! PER MERLINO! SEI QUI!- urlava con disperazione il ragazzo.

-Sì!! Calmati! Ora ti libero!- lo rassicurò il biondo, capendo che il compagno era chiuso nella piccola mansarda di Hagrid.

Guardò con attenzione il soffitto e fece –Ma non c'è nessun passaggio?! Vedi qualche botola o una qualsiasi apertura?!-

-NO!! NO, TOM! CAZZO!-

Replicò quello furente, battendo i piedi sul pavimento e riprendendo a dare colpi alle cose che lo circondavano. La puzza di muffa che avvertiva era terribile.

Tom scosse il capo infastidito e a quel punto fece –Senti, spostati da un lato della stanza! Mi creo un'uscita!-

Diego sentendolo, capì che l'amico avrebbe di certo sfondato la soffitta, per cui decise di obbedire e replicò –Okay!-

-Copriti, dai le spalle al centro!-

Gli consigliò il biondo e lui si nascose dietro una pila di scatole pesantissime.

-Okay, vai!- fece il moro e Tom esclamò –Bombarda!!- Ma riuscì solo a scalfire il soffitto.

Il biondo strinse i pugni e furente commentò –Deve esserci un incantesimo di protezione... maledizione.- decise a quel punto di tirare fuori la bacchetta -BOMBARDA!!-

E stavolta il soffitto esplose, propriamente.

-Porca troia, Tom!- fece Diego, riuscendo a fare alcuni passi verso l'enorme buco creato dal compagno. Tutti gli scatoloni erano stati sbalzati, alcuni però piovevano dalla mansarda, rivelando strani oggetti magici.

-Ciao! Bella serata, eh?- gli domandò Tom, sorridendogli apertamente. Cercò di tirargli su il morare, lo vedeva molto provato.

-Fanculizzati, Malfoy- replicò amorevole l'amico, sporgendosi da quello che era ormai un cratere e agilmente saltò sul divano sotto di lui, al piano terra, scese da quello e Tom lo guardò disgustato –Hai un aspetto schifoso, Zab. Gratta e netta!- e agitò debolmente la mano, rimettendo in ordine il compagno che, a quel punto guardò in alto –L'avevo capito che ti piacevano i buchi... ma questo, Malfoy-

Tom se la rise, dandogli una pacca sulla spalla –Vedo che la linguaccia non l'hai persa, eh?!-

-Già, basta respirare- fece terreo il compagno, sbuffando e passandosi una mano fra i capelli neri e lindi come se si fosse appena fatto una bella doccia profumata.

-Mi dispiace, bello. Non avrei mai creduto che la Weasley sarebbe riuscita a...-

A quella rivelazione, vide sbiancare il compagno –Weasley?! Quella mocciosa?!-

Tom annuì brevemente e fece –Levicorpus- sollevando solo una mano, spingendo tutte le cose che erano cadute dalla soffitta a tornare di sopra, con la bacchetta invece fece un secondo incantesimo, mantenendo entrambi attivi –Reparo!-

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora