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Fumava in terrazzo, avvolto in una coperta. Tornato a casa aveva cenato insieme a Emma, avevano guardato la TV e fatto l'amore. Lei aveva insistito e lui aveva acconsentito nonostante avesse altro per la testa. L'aveva scopata con forza, lei gemeva e godeva, mentre lui pensava ad altro. Pensava a qualcun altro. Pensava al culo di Andrea, al bacio dato a Lucas, alla lingua di Andrea che leccava il suo cazzo e poi lo ripuliva dallo sperma rimasto, al corpo caldo di Lucas, quando l'aveva abbracciato.
Ora seduto sul dondolo rifletteva e pensava alla situazione. Da una parte Emma, che provava a ricostruire una casa partendo dal tetto, dalla voglia di avere un figlio che avrebbe, secondo lei, salvato il loro rapporto; dall'altra parte c'erano Andrea e Lucas. Il primo era goduria allo stato puro. Era sesso sfrenato, il solo pensiero di scoparlo glielo faceva diventare duro. Gli piaceva da impazzire affondare il suo pene nella sua bocca e nel suo culo sodo. Era tutto quello che non era Emma nel sesso: porco, voglioso, con una gran voglia di succhiare il suo cazzo e assaporarlo fino in fondo. Il secondo era dolcezza, senso di pace e tranquillità che lo mandava in estasi. Sentire il suo piccolo corpo tra le braccia, baciare le sue labbra umide. Sembrava fosse nato per quello, per proteggerlo e amarlo, anche se non pensava si trattasse di amore.
Avrebbe fatto mai sesso con lui? Ne dubitava, era minorenne. Gli sarebbe piaciuto? Si, pensava, sarebbe stato tutto diverso. Sarebbe stato eccitante e porco come farlo con Andrea? Non ne era convinto, Andrea aveva 22 anni e probabilmente molta più esperienza di Lucas. Era vergine? Forse. O forse no. Da come aveva prima flirtato con lui e poi ci aveva provato così spudoratamente, poteva anche essere che non lo fosse. Ma non gli importava veramente, fare l'amore con Lucas sarebbe stato speciale comunque.
Prese il cellulare e gli scrisse un messaggio.
23:35 "Non so cosa mi fai, ma ti sto pensando."
Pochi istanti dopo sentì il bip di una notifica.
23:36 "Nulla di nuovo per me, io ti penso sempre."
Matias sorrise e gli rispose.
23:37 "Vai a letto che domani hai scuola. E non montarti la testa."
23:38 "Non mi monto la testa, ma se vuoi montare tu qualcuno, mi rendo disponibile."
23:39 "Non dire idiozie, non succederà mai. Piuttosto che scuola fai?"
23:40 "La parola Mai nel mio vocabolario non esiste e faccio il liceo classico."
23:41 "Vai a dormire, ci sentiamo nei prossimi giorni."
23:42 "Sono già nel letto e vorrei abbracciarti come oggi. È stato bello."
23:43 "È stato bello anche per me. Buonanotte."
23:44 "Buonanotte a te mio bellissimo principe."
Matias sorrise, spense il cellulare e andò a dormire.

Si svegliò di buonumore, si alzò, si fece la doccia e andò al lavoro. Ancora tre giorni e poi avrebbe avuto una settimana di ferie. Significava avere una settimana di riposo, e la possibilità di arbitrare più partite. Aspettava con ansia le designazioni, la domenica ci sarebbero state le finali under 18 e a sentir quello che gli aveva detto Michele, sarebbe stato designato. Era un onore, non tutti avevano la possibilità di arbitrarle, erano le partite più importanti della stagione per un arbitro provinciale.
Mentre sistemava degli scaffali vide entrare in negozio due compagni di squadra di Lucas. Erano gli stessi che aveva visto in sua compagnia il giorno che si era presentato in negozio. Li guardò con curiosità con la coda dell'occhio mentre continuava a lavorare. I due camminavano tranquilli. Girarono nella corsia dove si trovava lui e lo guardarono maliziosi. Si fermarono alle sue spalle guardando però dalla parte opposta. Matias sentiva la loro presenza, ma non poteva vederli.
Parlottavano tra loro a bassa voce, così riuscì a sentire solo alcuni pezzi di frasi di quello che si stavano dicendo.
...certo che ha un bel culo...
...è troppo vecchio per Lucas...
...io una scopata ce la farei...
...secondo te è attivo o passivo?...
Matias si stava infastidendo, ma rimase fermo lì, voleva sentire il più possibile.
...cosa ci troverà in lui, noi siamo molto più giovani, e siamo in due...
...neanche gli si alzerà...
...secondo te è dotato?...
Matias non riusciva a capire se le frasi che ascoltava fossero dette appositamente a voce più alta per farlo ascoltare o se fosse solo un caso il fatto che sentiva solo alcuni pezzi del discorso. Se non fosse per il fatto che l'argomento era Lucas, probabilmente avrebbe trovato la discussione piuttosto divertente, ma in quel momento era tutto tranne che divertito anzi, trovava i loro discorsi fuori luogo. E si ritrovò a essere geloso. Quei due si prendevano gioco di Lucas, gli stavano vicino solo per scoparselo, e a sentire i loro discorsi non c'erano ancora riusciti. Magari Lucas neanche sapeva che se lo volevano fare e li considerava solo buoni compagni di squadra senza sapere i loro secondi fini.
A quel punto decise, se Lucas doveva essere di qualcuno, quello doveva essere lui. Prese il cellulare dalla tasca e gli scrisse:
10:34 "ciao, cosa fai domenica?"
10:35 "niente perché?"
10:36 "forse mi designano per le finali under 18, vieni a vederle e poi la sera andiamo s mangiarci una pizza?"
10:37 "mi stai chiedendo di uscire?"
10:38 "sì perché?"
10:39 "intendo uscire come un appuntamento?"
10:40 "tu vuoi che sia un appuntamento?"
10:41 "cazzo si!"
10:42 "ehm, ok, allora ti va di uscire con me, come un appuntamento?"
10:43 "siiiiii"
10:44 "perfetto :-)"
Poi,non contento, avvicinò il cellulare alla bocca e gli mandò un messaggio vocale.
10:46 "Grazie per aver accettato il mio invito dell'appuntamento Lucas, ci vediamo domenica. Un bacione.
Si girò e vide i due compagni di squadra che lo guardavano sbalorditi. Gli fece l'occhiolino e se ne andò, mentre nella sua tasca il cellulare vibrava ancora.
10:49 "perché mi hai mandato un messaggio vocale per confermare?"
Matias rispose:
10:50 "poi ti spiego. Ps. L'hanno prossimo cambi squadra, è un ordine!".

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