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Lo fecero altre due volte. Matias tornò a casa alle 4 del mattino. Andrea gli aveva proposto di restare a dormire da lui, ma ormai era troppo tardi per avvisare Emma e si ripromisero di rifarlo e che Matias sarebbe rimasto a passare la notte da lui.
Arrivato a casa andò in terrazzo per fumarsi una sigaretta e prese in mano il cellulare. L'aveva lasciato nella tasca per tutta la sera dopo aver mandato i messaggi prima dell'allenamento ad Andrea.
C'erano diverse notifiche. Aprì WhatsApp e vide che erano tutte di Lucas.
20:22 "Chi sei?"
20:24 "Matias?"
20:25 "Sei Matias?
20:30 "Ti prego dimmi chi sei"
20:45 "Matias ti prego dimmi che sei tu."
20:46 "Perché mi hai dato della troia?"
21:20 "Sei arrabbiato perché non ti ho salutato?"
21:42 "Ti prego rispondimi, ho bisogno di sapere che sei tu."
22:30 "Perché non leggi i miei messaggi?"
22:45 "Vorrei poter essere lì con te, ovunque tu sia"
23:05 "Dammi una possibilità di farmi conoscere"
23:35 "Vado a dormire, vorrei poterti abbracciare, anche se pensi che sono una troia e non so il perché."
23:47 "Mi manca vederti, oggi sono passato in negozio solo per te."
23:52 "Notte numero misterioso, anche se so che sei Matias, vado a sognarti."
Chiuse il cellulare. Aveva letto abbastanza. Dopo quello che aveva fatto voleva anche pretendere di conoscerlo.
Si innervosì al solo pensiero, riprese il cellulare e con rabbia gli scrisse:
4:47 "Fai la troia con tutti i tuoi compagni di squadra o solo con i due di oggi? Non ho nessuna intenzione di perdere il mio tempo con te."
Spense definitivamente il cellulare e andò a letto. Prima di addormentarsi pensò a tutto quello che era successo quel giorno, la visita di Matias al negozio, il suo compagno che lo palpeggiava mentre lui rideva, la notte di sesso con Andrea.
Ormai aveva capito di essere bisex, e lo accettava. In fondo era inutile fingere di non essersi divertito. Quello che aveva fatto quella sera lo aveva fatto godere come non faceva da molto tempo. Aveva fatto sesso con un uomo e non lo ritrovava ripugnante, anzi non vedeva l'ora di rifarlo. Ma non riusciva a capire quel senso di inquietudine che aveva dentro. Si sentiva in colpa con Emma? Forse, ma non era convinto fosse quello il motivo. Quello che non gli permetteva di apprezzare completamente quella sera, era quello che aveva visto nel pomeriggio. E la cosa lo faceva incazzare. Alla fine si ritrovava di nuovo a dare la colpa a Matias per essere entrato nella sua vita con prepotenza. Perché era proprio quello che aveva fatto. Aveva preteso di diventare qualcuno per lui, e in un modo o nell'altro ci era riuscito. Lo odiava per essersi impadronito di lui e odiava se stesso per averglielo permesso. Non apprezzava pienamente il sesso con Andrea perché in cuor suo avrebbe voluto farlo con Matias. La sua prima volta con un ragazzo doveva essere con lui. E quella scena al negozio aveva rovinato tutto.

Si risvegliò tardi, aveva il giorno libero e dopo aver fatto tardi la sera prima aveva deciso di rimanere a letto. Accese il cellulare e arrivarono subito delle notifiche di WhatsApp. Aprì l'applicazione e si mise a leggere:
8:15 "Dobbiamo parlare, non so cosa hai visto, ma hai travisato tutto."
8:25 "Ti prego, dammi almeno la possibilità di spiegarmi."
8:45 "Non ignorarmi, ho veramente bisogno di parlarti."
8:50 "Posso capire che sei incazzato, ma giuro non è come pensi, stavamo solo giocando."
8:51 "Sei tu quello che mi interessa, non l'hai ancora capito?"
9:05 "Ti prego rispondimi, voglio fare l'amore con te".
L'ultimo messaggio lo fece andare su tutte le furie e decise di rispondergli:
10:50 "Senti ragazzino, mi hai rotto i coglioni, fatti scopare dai tuoi compagni di squadra, cercati qualcuno della tua età da prendere per il culo, fatti una vita e non intrometterti più nella mia. L'amore lo faccio con chi amo, non con chi disprezzo."
Inviò il messaggio e affondò la testa nel cuscino.
La risposta di Lucas non tardò ad arrivare.
10:52 "Ti scongiuro fammi almeno spiegare."
Matias gli rispose:
10:53 "Ti sei spiegato bene ieri in negozio, era tutto molto chiaro."
Poi mandò un messaggio ad Andrea.
10:54 "Ehi bel culo come va? Che fai di bello?"
Il suo ex compagno di squadra non tardò a rispondere.
10:55 "Ciao splendore, niente di che sto studiando, tu? Salutami la bestia ;-) "
10:56 "Io sono disteso sul letto in mutande, la bestia ricambia il saluto, dice che vuole giocare con te, ti va?"
10:57 "Quando?"
10:58 "Anche subito :-)! Vieni a trovarmi? Ti faccio fare un bel ripasso di anatomia, sono solo a casa mi raggiungi?"
10:59 "Arrivo."

Il solo pensiero che Andrea stesse arrivando glielo fece diventare duro. Sì sfilò le mutande e iniziò a toccarsi.
L'amico arrivò un quarto d'ora dopo e Matias andò ad aprire completamente nudo e con il cazzo in tiro.
- Mmmm... Che bella accoglienza. -
Disse Andrea sgranando gli occhi. Matias richiuse la porta, prese il giovane per le spalle e lo tirò giù fino a fargli mettere la faccia davanti al suo cazzo. Andrea lo prese in bocca e iniziò a succhiare e leccare, mentre Matias gli spingeva la testa. Dopo qualche minuto lo fece rialzare e lo portò in camera da letto, lo spogliò e iniziarono a baciarsi rotolando nelle lenzuola.
- Ti va di prenderlo dietro? -
- C'è da chiederlo? Fallo e basta. -
Lo fece girare e lo mise a 90, abbassò il suo viso davanti all'apertura e iniziò a leccare il buchetto fino a che non lo lubrificò bene. Poi si rialzò e si mise dietro di lui.
Andrea era in estasi e aveva una grandissima voglia.
- Forza cosa aspetti, fammelo sentire tutto dentro. Matias non ci pensò due volte e lo penetrò con un gesto secco. Stavolta non aspettò di farlo abituare, ma iniziò a penetrarlo dando ritmo alle sue spinte. Andrea gemeva e urlava, e questo eccitava Matias sempre di più.
-Ti prego sfondami. -
- Ti piace? - chiese Matias mentre lo penetrava e masturbava contemporaneamente.
- Oh sì, ti prego continua, sono la tua troia. -
Sentire quella parola, fece montare la rabbia di Matias che iniziò a spingere sempre più forte e veloce fino a che non lo riempì del suo sperma. Poco dopo venne anche Andrea sporcando le lenzuola.
Si sdraiarono sul letto e il giovane chiese:
- Ti è piaciuto? -
- Uhm, si hai un culo fantastico. -
Ma non stava veramente pensando a quello, ma alle parole che gli aveva detto in precedenza. "Sono la tua troia" era quella la parola che aveva detto a Lucas. Alla fine con la mente ritornava sempre a lui. Ogni cosa lo riportava sempre lì.
- Puoi prenderlo quando vuoi. - interruppe i suoi pensieri Andrea.
- E lo farò stai tranquillo. Ma ora te ne devi andare, devo sistemare prima che torni Emma.
-Ok, ma ci rivediamo in settimana vero? -
- Si ci rivediamo ad allenamento. -
Si diedero un bacio sulle labbra, si rivestirono e Andrea andò via. Aveva passato l'ultima mezz'ora a pensare ad altro, a pensare a qualcun altro.

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