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Era bello dormire con Lucas accanto a lui. Si svegliavano, si coccolavano sul letto, spesso facevano l'amore, poi una bella doccia e la colazione insieme. Matias poi andava a lavorare, mentre Lucas raggiungeva Andrea e Manuele al mare. Avevano preso un ombrellone tutti e quattro insieme, e passavano le giornate tra un bagno e una partita a beach volley. Matias li raggiungeva nella pausa pranzo, stava un po' in loro compagnia, poi tornava al lavoro. La sera spesso tornava in spiaggia, dato che i tre restavano a godersi gli ultimi momenti prima che il sole tramontasse.
Non era mai stato così felice, si sentiva rinato, e il merito era tutto di Lucas, finalmente tornato a far parte della sua vita.

Per il libero lasciare Nicolas non era stato facile, il suo compagno di squadra se l'era presa e aveva chiuso la loro storia dicendo:
- Ve la farò pagare. -
Ma a quella frase non era seguita nessun tipo di vendetta, quindi i due ragazzi si godevano la loro storia d'amore in serenità.
Ovviamente non sempre poteva dormire a casa di Matias, dato che viveva ancora con i suoi, ma il weekend stavano sempre insieme, ogni momento era buono per abbracciarsi, baciarsi, toccarsi e fare l'amore.

Anche tra Andrea e Manuele le cose andavano a meraviglia, ormai stavano insieme da un po' e sembravano fatti per stare insieme. L'esuberanza del più grande ogni tanto si scontrava con la timidezza del più piccolo, e non mancavano momenti di discussione, come quella sera che Andrea si era tolto il costume davanti agli amici ed era corso sulle gambe di Matias per simulare un rapporto sessuale.
In spiaggia non c'era nessuno, così il giovane si era sfilato il costume, mostrando a tutti le sue grazie. Manuele era subito arrossito, mentre Matias e Lucas guardavano la scena divertiti.
Si era seduto sul lettino, sopra a Matias che si trovava disteso e aveva iniziato a cavalcarlo accompagnando i gesti con gemiti osceni e gridando:
- Si Matias, continua, sfondami, fammelo sentire tutto. -
Matias era scoppiato a ridere, Lucas cercava di toglierlo dal corpo del suo ragazzo urlando, mentre rideva:
- Togliti da lì, il suo cazzo è solo mio. -
Manuele invece si era alzato ed era corso in acqua per raffreddare la sua rabbia.
Solo dopo un po' Andrea si era reso conto che Manuele non lo stava più guardando, allora si era girato e l'aveva visto in acqua.
Senza rimettersi in costume era corso verso il mare e l'aveva raggiunto. L'aveva abbracciato da dietro e dato un bacio sulle spalle, ma Manuele l'aveva subito ricacciato indietro.
- Amore? C'è qualcosa che non va? -
- Vattene via! - aveva risposto Manuele piccato.
- Dai amore, non fare così! Stavo solo scherzando. -
Aveva preso il braccio del più piccolo e l'aveva girato verso di lui. Manuele aveva il broncio e teneva le braccia incrociate davanti al corpo.
Andrea gli sollevò il mento con una mano, andando a incastrare i suoi occhi con quelli del ragazzo.
- Dai amore, stavo solo giocando, ti prego non fare così, sai che sono un po' pazzo, se sapevo che la cosa ti avesse dato fastidio non l'avrei mai fatto. -
Fece una faccia buffa, sperando di sciogliere le ultime resistenze di Manuele, che guardandolo aveva sbuffato.
- Sei uno stronzo! -
- Si, ma sono solo il tuo stronzo. -
- Ti sei fatto vedere nudo dai nostri amici. -
- Oh, andiamo! Matias mi aveva già visto e Lucas non ha nessun interesse per me. -
- Non stai migliorando la situazione. -
- Amore ho detto solo la verità, non posso farci niente se prima di conoscerti ero un po' libertino, ma lo sai che ora ho occhi solo per te. -
- Solo gli occhi? - rispose Manuele ormai fintamente offeso.
Andrea capì dove voleva andare a parare il suo ragazzo, sorrise, si avvicinò a Manuele e con le gambe andò ad intrecciarsi al corpo del giovane.
- Amore ho tutto per te, non solo gli occhi. - disse maliziosamente andando a strofinarsi contro il corpo del suo ragazzo per fargli sentire l'erezione che gli era comparsa tra le gambe. - Giuro che se ti dà così fastidio non lo farò più. -
- Me lo prometti? -disse Manuele.
- Certo! -
Si avvicinò al volto del giovane e lo baciò dolcemente, andando ad sentire il sapore salato delle sue labbra. Manuele rispose al bacio chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare dalle sensazioni che provava.
Si staccarono e si guardarono negli occhi.
- Ti amo. - disse Andrea.
- Anch'io. - rispose Manuele. - Anche se sei uno stronzo. -
Andrea sorrise, contento di aver recuperato alla situazione. Lo guardò maliziosamente e disse:
- Ora come vogliamo fare per il piccolo problema che ho tra le gambe? Se non mi dai una mano, rischio di dover uscire dall'acqua in una situazione piuttosto imbarazzante. -
- Che c'è? Adesso ti vergogni? - rispose il ragazzo divertito.
- Oh no, nessun problema, non mi vergogno di niente. - e si alzò mostrandogli la possente erezione, con le natiche rivolte verso la spiaggia. Fece per girarsi e tornare indietro con il cazzo duro, ma Manuele lo prese e ributtò in acqua.
- Non ci provare nemmeno. - disse, circondando con le dite il cazzo duro del compagno. - Ti dò una mano io, e anche qualcosa di più. - continuò ormai eccitato.
Si girò di spalle, e abbassò il suo costume, mostrandogli il sedere sodo.
- Amore, se fai così, rischi che ti scopi, qui in acqua. -
- E cosa stai aspettando? Che faccia giorno e torni la gente in spiaggia? - disse maliziosamente Manuele.
Andrea circondò il giovane con le braccia, da dietro, appoggiò la punta del suo pene sull'apertura e entrò con un movimento secco e deciso.
Manuele si lasciò scappare un gemito, poi, una volta abituato al corpo estraneo dentro di lui, iniziò a muovere il sedere avanti e indietro mandandolo a scontrare con i movimenti opposti di Andrea.
Lo fecero lì in ginocchio, in acqua; i loro gemiti riempirono l'aria, andandosi a mischiare al vociare dei gabbiani.
Andrea accelerò i movimenti mentre da dietro prese il cazzo di Manuele iniziando a masturbarlo.
- Oh sì, amore, continua, riempimi tutto. -
- Ti piace il mio cazzo nel culo? - disse Andrea digrignando i denti per lo sforzo.
- Da impazzire, ti prego continua, sfondami! -
Andrea sorrise, era passato un po' di tempo da quando aveva conosciuto Manuele, piano piano la sua timidezza stava svanendo. Certo, ancora arrossiva per ogni frase maliziosa, ma in camera da letto era diventato molto più disinibito.
Aumentò ancora la velocità dei suoi colpi e la masturbazione del cazzo di Manuele.
- Sto per venire. - disse il giovane.
Il più grande continuò fino a che non sentì nella mano un liquido più caldo dell'acqua che li circondava. Poi venne dentro il sedere di Manuele, riempiendolo del suo sperma.
Rimasero lì, fermi a riprendere fiato, poi Manuele si girò, e lo baciò, sulle labbra. - Non l'avevo mai fatto in acqua. - disse.
- Ti è piaciuto? -
- Da morire. - sorrise.
- Anche a me! Se ogni volta che litighiamo succede questo, dobbiamo litigare più spesso! Peccato per tutto quel nettare andato perduto. - gli fece l'occhiolino.
- Se ti comporti bene, te lo faccio assaggiare quando faremo il secondo round, a casa di Matias. -
- Ci conto! - rispose il più grande.

Uscirono dall'acqua, Manuele con il costume tornato al proprio posto, Andrea ancora nudo, dato che si era buttato senza. Il cazzo semi duro, faceva capire chiaramente cosa era successo, anche se Matias e Lucas non avevano certo bisogno di quel indizio per realizzare cosa fosse successo.
- Grazie per averci fatto vedere un porno in diretta. - disse maliziosamente Lucas, una volta che i due li raggiunsero.
Manuele, come suo solito arrossì, mentre era lì, preso dall'eccitazione, non si era reso conto che aveva dato spettacolo, facendo sesso davanti ai suoi amici. Ora che era tornato lucido, si vergognava come un cane.
- Oh, nessun problema, disponibili a rifarlo quando volete. - rispose Andrea, facendo l'occhiolino.
Per tutta risposta si beccò, un pugno sulla spalla da parte del suo ragazzo.
- Ouch! - esclamò. - Ma che ho detto di male. - continuò massaggiandosi la parte colpita.
- Ora vi lasciamo per un po'. Sapete, la vostra performance ci ha messo un certo appetito. - disse Matias, alzandosi, con una visibile erezione sotto gli slip e prendendo per mano Lucas.
- Però, noi andiamo dentro una cabina, non siamo tipi da spettacoli live. - continuò Lucas facendo l'occhiolino a Manuele.
- Idiota. - rispose il giovane all'amico, con l'imbarazzo che stava ormai andando via e un sorriso  che faceva capolino sul suo volto.

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