Matias arrivò davanti alla scuola pochi minuti prima della fine delle lezioni e si accese una sigaretta per aspettare.
Lucas, stavolta, non tardò molto e pochi secondi dal suono della campanella era già fuori nel cortile che si avvicinava al più grande, in compagnia di Manuele.
I due si avvicinarono e Matias fece un grande sorriso che fece palpitare il cuore di Lucas. Il più piccolo avrebbe voluto abbracciarlo e baciarlo, ma pochi sapevano di lui e non voleva dare agli altri un motivo per sparlare, così arrivato davanti a Matias si limitò ad abbracciarlo amichevolmente.
- Ciao. - disse l'arbitro, visibilmente emozionato.
- Ciao. - rispose il più piccolo - Andiamo? -
- Hai fretta? -
Lucas si avvicinò al suo orecchio e sussurrò:
- Si ho fretta, se non mi scopi entro 10 minuti, giuro che mi faccio il primo che incontro. -
Matias arrossì e iniziò ad avere un'erezione, ma rimase fermo lì e con estrema tranquillità disse ad alta voce, in modo da farsi sentire solo da Manuele, che era lì a pochi passi.
- Ma tu non eri quello che voleva fare l'amore? Adesso vuoi scopare? -
Lucas lo guardò in cagnesco, Manuele sorrise e distolse lo sguardo mentre Matias lo osservava con un sorriso malizioso stampato in volto.
- Sei una testa di cazzo, hai capito benissimo quello che volevo dire. - rispose piccato il più piccolo.
Matias gli fece l'occhiolino, poi si rivolse a Manuele.
- Noi andiamo, ci vediamo stasera, appena decidiamo dove andare, ti facciamo sapere. -
- Ok, a dopo. - rispose Manuele sorridendo. - Buon divertimento. - disse poi a Lucas.
- Grazie troia. -Lucas fece appena in tempo a chiudere la porta di casa che Matias lo sbattè contro il muro andando a far combaciare le loro labbra. Si baciarono lì, in piedi, le lingue che giocavano, una nella bocca dell'altro, le mani che toccavano ogni lembo di pelle libero. In breve tempo si ritrovarono nudi, le loro erezioni a contatto, mentre le loro lingue continuavano a vorticare insieme. Matias si staccò dalle labbra del libero e andò a cercare l'incavo del collo e il lobo dell'orecchio di Lucas, che iniziò a gemere rumorosamente. Le mani del più grande palpavano e stringevano le chiappe sode di Lucas, che mugugnava voglioso. Senza perdere altro tempo, Matias mise le mani sotto le gambe di Lucas, lo sollevò aiutandosi con l'appoggio del muro, avvicinò la sua erezione al buchetto del libero e senza troppe cerimonie, lo fece calare completamente sulla sua asta.
- Aaahhhh. - urlò Lucas.
Matias attese qualche secondo che il giovane si abituasse ad averlo dentro, poi iniziò a muoversi lentamente. Lucas respirava profondamente, il dolore iniziale diventò, a mano a mano, piacere, e iniziò a gemere sempre più forte. Il più grande dava colpi decisi, mentre il più piccolo iniziò a muovere il bacino verso il basso, facendo scontrare il suo sedere ai movimenti opposti di Matias.
- Mmmm... Ti prego continua... -
- Ti piace? - chiese l'arbitro.
- Oh sì, da impazzire, ti prego mettilo tutto dentro. -
Matias allargò con le mani la chiappe di Lucas per entrare ancora più a fondo, fino a che non trovò il punto di maggiore godimento del più piccolo.
- Così amore continua... Lì... Non ti fermare... Sto per... -
Non fece in tempo a finire la frase che venne schizzando, sporcando i loro corpi. Matias diede ancora qualche colpo, fino a che non si riversò dentro il più piccolo, gemendo e urlando.- Dio, era una settimana che aspettavo, non ce la facevo più. -
Erano distesi abbracciati sul divano, nudi, ancora sporchi di sperma della sessione di sesso che avevano appena concluso.
Matias guardò negli occhi Lucas.
- Ti amo! - disse convinto.
- Anche io ti amo, non mi sembra vero di stare con te. -
- Dovrai farci l'abitudine, non ho intenzione di andare da nessuna parte. -
- Buono a sapersi. -
Si sorrisero, Lucas appoggiò la testa sul corpo del più grande, diede un bacio al suo petto e chiuse gli occhi. Matias gli accarezzava i capelli, era bello stare abbracciati, non chiedeva altro che stare con Lucas e amarlo. Quel giovane ragazzo gli aveva cambiato la vita, fino a pochi mesi prima era intrappolato in una relazione che non gli dava più nessuna sensazione, ora viveva di emozioni che nemmeno immaginava. Chiuse gli occhi anche lui e si addormentò.Si risvegliò, mentre Lucas stava giocando con il suo pene. Aveva la testa appoggiata sul suo stomaco, mentre lo masturbava lentamente. Avvicinò la bocca al cazzo, ormai duro, e iniziò a leccare dolcemente.
Il più piccolo dopo aver leccato per un po', prese l'asta in bocca e iniziò a succhiare.
Matias, con gli occhi chiusi, si trovò a sorridere. Restò in silenzio per un po', godendosi il momento, poi divertito dalla situazione disse:
- Allora è proprio un vizio! Non vuoi farti vedere mentre me lo succhi! -
Lucas si staccò dal pene umido e lo guardò, un po' imbarazzato.
- È che... - Restò un secondo in silenzio e poi proseguì deciso:
- Vuoi vedermi mentre te lo succhio? -
- Si! - rispose sicuro Matias.
Lucas scivolò per terra, si mise in ginocchio, in mezzo alle gambe del più grande. Lo guardò negli occhi, poi sempre tenendo lo sguardo fisso su di lui, prese il cazzo in bocca e ricominciò a succhiare.
Il libero leccava e inglobava il cazzo di Matias, sempre mantenendo gli occhi fissi su quelli dell'arbitro, che iniziò a gemere.
- Ti piace così? - disse sorridente.
- Oh sì, mi stai facendo impazzire. -
Lucas riprese a succhiare fino a che Matias non venne dentro la sua bocca. Ingoiò tutto e pulì con diligenza il pene del più grande, poi si rialzò e si gettò sul suo corpo.
- È stato favoloso. -
- Ti eccitava il fatto che ti guardavo mentre te lo succhiavo vero? -
- Si molto, come hai fatto a capirlo? -
- Semplice, appena ho iniziato a farlo, il tuo cazzo è diventato ancora più duro e sei venuto tantissimo. -
Matias ridacchiò.
- Il fatto di venire molto è una mia prerogativa. -
- Bene, tanto gelato alla crema per me. -
Scoppiarono a ridere e si baciarono.
Restarono in silenzio per un po', poi Lucas disse:
- Cosa hai intenzione di fare questa sera? -
- Niente di che, pensavo di uscire a mangiare una pizza con Andrea e Manuele e poi tornare a casa e rifare l'amore. -
- La prima parte non mi convince, ma la seconda l'approvo al 100%. -
- Non essere noioso, Manuele ha detto che gli sta bene conoscere Andrea, dagli una possibilità, magari ti sorprende. -
- Non credo proprio, ma ormai il danno è fatto, quindi facciamo questa uscita a 4 e togliamoci il pensiero. -
- Ok, allora vado a prepararmi, mi faccio una doccia, vieni con me? -
Matias fece l'occhiolino a Lucas che scosse la testa, sorrise e seguì il più grande in bagno.Si ritrovarono tutti e 4 al Green Pub, un locale vicino casa di Matias. I primi ad arrivare furono Matias e Lucas, che attesero l'arrivo degli altri due. Manuele arrivò poco dopo, li salutò e si mise ad aspettare con loro l'arrivo di Andrea. Era agitato, si era messo un paio di pantaloncini con le tasche, una maglietta aderente, che mostrava il suo bel fisico e un paio di scarpe da tennis. Anche Matias era piuttosto nervoso, fumava senza sosta mentre aspettava con ansia il suo amico.
- Proprio affidabile il tuo amico. - disse Lucas ironicamente. - È già in ritardo. -
Matias lo guardò in cagnesco.
- Non cominciare, ti ho chiesto di dargli almeno una chance. -
- Gliela sto dando, ma proprio non ci riesco. -
Andrea sbucò dall'angolo pochi secondi dopo.
- Visto? - disse Matias ironicamente - Solo pochi minuti. -
- Pochi o tanti, sempre ritardo è. - rispose Lucas borbottando.
L'ex compagno di Matias si avvicinò a loro, abbracciò l'arbitro e salutò gli altri due ragazzi.
- Ciao a tutti. - disse.
Lucas lo guardava in cagnesco, mentre Manuele era rimasto imbambolato. Matias prese la parola per rompere il silenzio.
- Allora ragazzi, questo è Andrea. Loro sono Lucas, il mio ragazzo. - Accentuò la voce sulle ultime parole. - E Manuele. -
Andrea strinse la mano a Lucas che lo guardava sospettoso e poi si girò ad osservare Manuele. Lo squadrò dalla testa ai piedi, senza far niente per nasconderlo e poi aprì la bocca in un enorme sorriso.
- Piacere, sono Andrea, per gli amici Andy. -
Lucas alzò gli occhi al cielo, ripentendo a bassa voce le ultime parole dell'ultimo arrivato, - per gli amici Andy. - e sbuffò, mentre Manuele gli strinse la mano, rosso in volto e imbarazzato. Si fissarono negli occhi, poi anche lui fece un largo sorriso.
- Bene, allora entriamo. - disse Matias. Si fece largo per far passare gli altri e rimase indietro con Lucas.
Manuele e Andrea iniziarono subito a parlare tra di loro, Matias si avvicinò all'orecchio di Lucas e disse:
- Visto? Sembra già che si piacciano! -
Lucas lo fulminò con lo sguardo e replicò:
- Stai scherzando vero? Hai visto come l'ha squadrato? Sembrava stesse valutando, il peso e la qualità di un tonno pinne gialle, al mercato del pesce. A Manuele non può piacere un tipo così. -
- Lo scopriremo presto, ma da come hanno iniziato a parlare insieme, ho come la sensazione che ti sbagli. -
- Non mi sbaglio, e se mi sbaglio vuol dire che mi cercherò un nuovo miglior amico. - rispose acidamente Lucas.
- Allora se fossi in te, comincerei già a cercarlo. - disse Matias, facendogli l'occhiolino e palpandogli il sedere.
STAI LEGGENDO
Seventeen
RomanceMatias ha 26 anni, fa un lavoro che non ama e vive con la sua ragazza da 6 anni. I due sono in crisi e gli unici momenti di serenità sono quando va ad arbitrare le partite di pallavolo, sport che ama. Tutto cambia quando nel negozio dove lavora ent...