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Rimase in casa a cazzeggiare per tutta la mattina. Mise un po' a posto, buttò la spazzatura con i cartoni della pizza della sera precedente e poi si buttò sul divano.
Verso l'ora di pranzo mandò un messaggio a Lucas.
12:20 "Ciao bellezza, che fai? Come è andato il rientro a casa? Tua madre ti ha scoperto? Quando ci vediamo?"
Attese con ansia una risposta, che però non arrivava.
Provò a riscrivergli, ma anche il secondo messaggio non ricevette risposta. Le spunte di WhatsApp non erano neanche azzurre, segno che Lucas non aveva nemmeno letto i suoi messaggi.
Rimase tutto il pomeriggio sul divano, con il cellulare in mano, sperando di ricevere un messaggio dal libero. Stava andando nel panico. Perché non gli rispondeva? Aveva cambiato idea su di loro? Era stato solo un oggetto sessuale? Non gli era piaciuto fare sesso con lui? Eppure sembrava di sì, era venuto addirittura senza toccarsi, era impossibile che non gli fosse piaciuto. Forse aveva dubbi sulla distanza di età? Anche lui aveva avuto problemi ad accettare la cosa, ma poi aveva deciso comunque di vivere il momento. Ormai era innamorato di Lucas e niente gli avrebbe fatto cambiare idea. Sperava solo che anche lui non avesse cambiato opinione.

Rimase in stato catatonico sul divano, la tv accesa su programmi che neanche guardava fino a quando non sentì vibrare il cellulare sulla sua mano.
Un messaggio. Guardò il numero che non era segnato nella sua rubrica. Aprì l'applicazione di WhatsApp e lesse il messaggio.
17:30 "Ciao, sono Lucas. Ti sto scrivendo dal cellulare di un mio compagno di squadra, mia mamma mi ha sequestrato il telefono, e sono in punizione per una settimana. Niente uscite e niente cellulare. Puoi rispondermi qui, inizio allenamento tra mezz'ora. Ti amo."
Matias sorrise, si era preoccupato per niente. Rispose subito al messaggio.
17:31 "Mi stavo preoccupando, pensavo ti fossi già stufato di me. Avrei voglia di vederti, non riesci proprio a uscire?"
17:32 "Non se ne parla, se esco di casa mia madre non mi ci fa più rientrare."
17:33 "Poco male, ti ospito io :-)"
17:34 "Per quanto la proposta mi alletti molto, mi conviene comportarmi bene, se faccio il bravo forse riesco a far diminuire i giorni di punizione."
17:35 "Non posso proprio vederti? Non c'è un modo?"
17:36 "Finisco allenamento alle 20. Se mi aspetti fuori dal palazzetto possiamo vederci una decina di minuti, poi devo tornare subito a casa. Vieni? Ti prego! Ho voglia di te!"
Matias gongolò, tutte le paure svanirono in un istante.
17:37 "Certo che vengo, ti aspetto al parcheggio dietro il palazzetto. Ps. Anche io ho voglia di te."
17:38 "Ti amo!"
17:39 "Ti amo anch'io. Ma di chi è il cellulare? Non è che dopo il tuo compagno di squadra legge la nostra conversazione?"
17:40 "Tranquillo, mi fido di lui."
17:41 "Ok! È uno di quelli con cui hai scopato? Non è che è il cellulare di Nicolas o Denis?"
17:42 "Si, ma non è il cellulare di loro due."
17:43 "Hai appena risposto a una delle domande che non avevi risposto nel gioco :-)"
17:44 "Cazzo! Mi hai fregato! Sei un porco!"
17:45 "Si, ma sono il tuo di porco ;-)"
17:46 "Meno male. Voglio fare l'amore con te."
17:47 "A chi lo dici! Avrei anche bisogno di parlarti."
17:48 "Di cosa?"
17:49 "Niente, preferisco parlartene a voce."
17:50 "Ok. Ora entro in campo. Ci vediamo dopo?"
17:51 "Contaci! A dopo piccolo."
17:52 "Ti amo"
17:53 "Ti amo anch'io."
Matias appoggiò il cellulare sul tavolino del salotto e tirò un sospiro di sollievo. Si era fatto dei film senza motivo, le cose andavano alla grande. Certo, una settimana di punizione sarebbe stata una tortura, ma l'avrebbe superata e già non vedeva l'ora di poter rifare l'amore con Lucas.
Andò a farsi una doccia, anche se lo avrebbe visto solo per dieci minuti voleva farsi bello. Si sentiva un ragazzino che vuole far colpo sulla sua prima ragazza, ma non gli importava, era felice e questo era quello che contava.
Rimase sotto la doccia per mezz'ora, poi con calma si  vesti e passò un'altra mezz'ora in bagno a sistemarsi i capelli. Una volta a posto, uscì di casa e andò in macchina al palazzetto.
Arrivò che mancavano pochi minuti alle 20, così uscì dalla macchina e si accese una sigaretta. Attese con calma gustandosi il venticello primaverile mentre il sole tramontava.

Lucas comparve dietro l'angolo in compagnia di un altro ragazzo. Più si avvicinavano e più Matias provava un senso di gelosia nei confronti del giovane. Riuscì a riconoscerlo quando ormai erano a pochi metri da lui. Era Manuele, l'opposto della squadra. Lucas vicino a lui sembrava un bassotto, sorrise a quel pensiero, proprio mentre i due arrivarono vicino a lui.
- Ciao. - disse Matias.
- Ciao. - rispose Lucas, che si avvicinò e gli diede un dolce bacio sulle labbra.
L'arbitro lo guardò dubbioso.
- Tranquillo, lui sa tutto, è il compagno di squadra che mi ha prestato il telefono. Si chiama Ma... -
- Manuele, lo so, è l'opposto della tua squadra. -
I due si strinsero la mano e si osservarono. Era proprio un bel ragazzo, pensò Matias, alto, un bel fisico atletico, occhi nocciola e capelli lisci castani.
- Ora vado. - disse Manuele. - Ci vediamo domani mattina a scuola.
- Ok. Grazie Manu. - rispose Lucas.
- Ciao, è stato un piacere conoscerti. - disse l'opposto verso Matias.
- Anche per me. - disse l'arbitro sorridendo.
Una volta che si fu allontanato, Lucas abbracciò Matias, si alzò in punta di piedi e lo baciò con passione e desiderio. Restarono alcuni istanti a baciarsi, gustandosi il momento, poi si staccarono.
- Il tuo amico è troppo carino, potrei essere geloso. -
- Dici davvero? A me non sembra poi così carino. - rispose maliziosamente.
- Disse colui che si è fatto scopare dall'opposto. -
- Chi ti dice che mi sono fatto solo scopare? -
- Te la finisci? - rispose arrabbiato Matias.
- Geloso? - sorrise ammiccante Lucas.
- Si! Il pensiero che un bel ragazzo, possa metterti le mani addosso, mi manda via di testa. -
- Anche tu sei un bel ragazzo, anzi sei bellissimo! -
- Forse, ma sono vecchio per te. -
- Allora sei un bellissimo vecchietto. - disse ridendo Lucas.
- Idiota! Allora come è andata a casa? Tua mamma ti ha beccato? -
- Purtroppo si, ora sono segregato in casa fino a sabato, senza cellulare. -
- E come facciamo a sentirci noi? -
- Scrivi a Manu, poi me li fa leggere a scuola o qui in palestra, poi appena recupero il cellulare ti scrivo. -
- Quindi stasera non posso neanche mandarti un messaggio della buonanotte? -
- Si mandalo, ti prego, lo leggerò domani mattina. -
- Ma lo devo mandare a Manuele? -
- Si chiaro, io sono senza cellulare. -
- Ma scusa, poi lo leggerà anche lui. -
- E che mi importa? È un mio amico, mi fido di lui, gli racconto praticamente tutto. -
Matias sgranò gli occhi.
- Tut... Tutto, tutto? -
- Si tutto, e se lo vuoi sapere sa già che lo abbiamo fatto. -
- Ma sei idiota! Ecco perché mi guardava così! -
- No, ti guardava così perché sei un gran figo. -
- Scemo, finiscila. -
- Dico solo la verità.- Si alzò in punta di piedi e gli diede un altro bacio, poi disse:
- Di cosa volevi parlarmi? Però veloce che devo andare altrimenti mia madre me la fa pagare. -
- Ehm... È che è una cosa un po' lunga. -
- Allora puoi aspettare a dirmela fino a sabato? -
- Sabato? Perché sabato? -
- Perché finisce la mia punizione e potremo stare tutto il tempo che vogliamo insieme. -
- Ah giusto. Ok va bene ne parliamo sabato. - sorrise imbarazzato Matias.
- Ora vado. -
- Ok. -
Si baciarono con trasporto, poi Lucas si girò e mentre si allontanava disse:
- Ricordati di mandarmi il messaggio della buonanotte. -
- Ma non posso mandarti quello del buongiorno, così lo leggi direttamente tu. -
- Ok, allora mandami il messaggio della buonanotte e domattina quello del buongiorno. -
Gli fece l'occhiolino e se ne andò.
Matias rimase a guardarlo fino a che non scomparve. In che dolce guaio mi sono cacciato, pensò.

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