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Il primo a svegliarsi il mattino fu Andrea. Aprì gli occhi con il sole che filtrava dalla porta-finestra. Si stiracchiò e si alzò al rallentatore. La sbornia della sera precedente era stata leggera e dopo una dormita si sentiva decisamente meglio.
Camminando a piedi scalzi, raggiunse il bagno e senza chiudere la porta, urinò nel water. Passò davanti la porta della camera degli ospiti, che era rimasta aperta, il letto sfatto e nessuno che ci dormiva dentro. Saranno usciti a fare colazione pensò. Eccitato all'idea di essere rimasto da solo nell'appartamento con Manuele, si avvicinò alla camera da letto del padrone di casa. Era curioso di vedere il giovane dormire, così aprì la porta, facendo attenzione a non fare rumore.
Sbucò dallo spazio che si era fatto nell'apertura tra la porta e lo stipite ed esclamò ad alta voce:
- Cristo Santo! -
L'immagine che si presentò al suo cospetto non era di certo quella che si era immaginato. Matias dormiva nudo a pancia in sopra, mentre Manuele si trovava culo al vento, con la faccia poggiata sul cuscino e un braccio intorno alla vita del più grande.
I due si svegliarono di soprassalto all'esclamazione stupita di Andrea e aprirono gli occhi.
- Che... Che succede? - esclamò sorpreso Matias tirandosi sù.
- Che cazzo avete combinato qui? - disse Andrea stupito.
Matias girò lo sguardo su Manuele, che ancora assonnato, non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
Lo guardò, e si rese conto che il giovane era nudo.
- Cazzo Manu, ma sei nudo! -
- Beh si, mi hai detto tu ieri sera di spogliarmi, l'hai fatto anche tu. -
Matias si osservò è solo in quel momento si rese conto di essere svestito davanti al miglior amico del suo ragazzo.
Intanto Andrea aspettava pazientemente una risposta dai due ragazzi.
- Qualcuno vuole spiegarmi cosa è successo qui? -
Matias guardò Manuele con curiosità, aspettando anch'esso una risposta.
- Ci siamo messi a dormire perché? -
- Nudi? - chiese Andrea.
- Già nudi? - rispose Matias perplesso.
- Mmmm... È stata una tua idea... - replicò Manuele rivolto a Matias, sentendosi accusato.
- Una mia idea? -
- Si, hai detto che solitamente dormi nudo e che dovevo dormire anche io così. -
- L'ho detto veramente? -
- Si! -
Matias rimase un secondo in silenzio. Poi iniziò a ricordare. Mano a mano gli ritornarono in mente dei flash della nottata; istintivamente si coprì con il lenzuolo le parti intime, che erano ancora scoperte.
- Mi sembra un po' tardi per coprirti. - disse Andrea. - Poi cosa è successo? Non ditemi che l'avete fatto, vi prego! -
- No! - risposero in coro i due ragazzi, ora imbarazzati.
- Non è successo niente... Insomma, lui era ubriaco, l'ho aiutato a vomitare e poi ci siamo addormentati. -
Disse Manuele.
- Ok... Ok... Farò finta di credervi. Spero solo che vi crederà anche Lucas! -
- Lucas? - si allarmò Matias.
- Si Lucas! Hai presente? Dovrebbe essere il tuo ragazzo. -
- Si, grazie, lo so. - rispose Matias, ignorando l'ironia di Andrea. - Dov'è ora? -
- È proprio questo il problema più grosso, non c'è, pensavo fosse venuto da te ieri notte, io sono andato sul divano per lasciarvi la camera libera, ma a quanto pare non avete dormito insieme. -
- Cazzo! Cazzo! Cazzo! - replicò Matias alzandosi di scatto dal letto, mostrandosi nuovamente nudo.
- Dov'è andato? -
- Gli ho detto di venire da te, poi mi sono addormentato sul divano, non so dove sia. Ho il presentimento che se ne sia andato. -
Matias raccolse le mutande da terra.
- Deco trovarlo... Ehm... Potreste girarvi che devo cambiarmi? -
- Ti vergogni? - chiese ironicamente Andrea. - Hai mostrato le tue grazie fino adesso a tutti, non mi sembra il caso di fare il pudico proprio adesso. -
Matias lo fulminò con lo sguardo.
- Sono un idiota. - disse il padrone di casa. Quando bevo perdo la testa. -
- Muoviti, vestiti e scopri dove è finito, ho idea che dovrai spiegargli parecchie cose. - disse Andrea, alzando gli occhi al cielo.

Matias provò a chiamare Lucas diverse volte, il cellulare squillava a vuoto e si fece prendere dal l'agitazione.
- Cazzo non risponde. - disse agli altri due che erano ancora in casa.
- Se ha visto quello che ho visto io stamattina, non fatico a crederci. - disse Andrea.
- Grazie per il sostegno. - rispose Matias sbuffando.
- Non è mica colpa mia se quando sei ubriaco decidi di far vedere il mostro che hai tra le gambe a chiunque ti sia vicino. -
Manuele arrossì e girò lo sguardo per evitare di incrociare gli occhi con Matias.
- Non è il momento di girare il coltello nella piaga, cosa devo fare? -
- Restare vestito la prossima volta? - rispose ironicamente Andrea.
Matias lo fulminò con lo sguardo.
- Ok, ok, la smetto. Direi che potresti provare a mandargli un messaggio e attendere, se non ti risponde, fai irruzione a casa sua e te lo scopi, così sei sicuro che ti perdonerà. -
Matias lanciò un altro sguardo omicida nei confronti dell'amico che alzò le mani in segno di difesa e disse:
- Ok, cancella l'ultima parte, quella dove lo scopi, ma il resto può andare. -
- Se vuoi posso provare a chiamarlo io. - si inserì timidamente nel discorso Manuele.
- Ma si, gettiamo altra benzina sul fuoco. - rispose Andrea. - Ascoltate, la situazione è più grave del previsto. Mi sembra ormai chiaro che Lucas vi ha visto, e immagino che si sarà fatto i suoi film mentali, e non gli si può dare nemmeno torto. Quindi invece di restare qui a far niente, mi darei da fare per trovarlo e convincerlo che si è trattato solo di un malinteso.
Matias assentì con la testa, doveva riprendersi il suo ragazzo, doveva fargli capire che quello che aveva visto, altro non era che un errore di interpretazione.
- Vado davanti casa sua, spero di trovarlo lì, gli suono e gli parlo. -
- Pessima idea amico. - disse Andrea. - Se ti apre la madre e scopre che hai fatto qualcosa al figlio, non solo ti caccia, ma ti denuncia anche. -
- Ok, allora starò lì fino a che non esce di casa, non potrà vivere dietro quelle mura per sempre. Domani è lunedì, deve andare a scuola. -
- Se non riesci a parlarci fammelo sapere, ci parlo io domattina in classe. - disse Manuele.
- Bene, ti tengo aggiornato allora. Io vado. -
Prese le chiami della macchina fece per uscire, poi si girò e disse:
- E voi due non fate cazzate, avrete tempo di scopare una volta risolta la situazione. -
Manuele arrossì di colpo, mentre Andrea sorrise maliziosamente, l'amico lo conosceva troppo bene.

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