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Si guardarono imbarazzati, poi Lucas disse:
- Ti è rimasta un'altra domanda per pareggiare i conti. -
- Si lo so, sto pensando a quale domanda farti, ti è rimasto un solo indumento. - sorrise e gli fece l'occhiolino.
- Non credere di avere vita facile, risponderò a tutto ora. -
- Vedremo... Allora... L'hai mai fatto con più persone contemporaneamente? -
- Oh sì. - rispose sorridendo. - Ti sei appena giocato l'ultima domanda, e la risposta già la sapevi. -
- Cazzo che idiota! - Matias si diede uno schiaffo in fronte, si era dimenticato che l'aveva anche visto farlo con Nicolas e Denis.
- Tocca a me... Il tuo ragazzo ideale? -
Matias abbassò lo sguardo e si guardò le punte dei piedi. Avrebbe voluto rispondere "Te", ma non voleva dargliela vinta, così si tolse anche lui scarpe e calzini.
Rialzò la testa e guardandolo negli occhi disse:
- Ora che si fa? -
- Beh direi di continuare il gioco, una domanda a testa, senza limiti che ne dici? -
- Vuoi proprio vedermi nudo eh? - disse il più grande sorridendo.
- Risponderò a questa domanda solo se la consideri una domanda del gioco. -
- Ok, ci sto! - rispose Matias pensando di mettere in difficoltà Lucas e di costringerlo a spogliarsi.
- Si! - invece rispose tranquillamente il più piccolo.
Matias sgranò gli occhi, pensava che non avrebbe risposto a quella domanda e si sarebbe tolto le mutande.
Lucas guardando la faccia sbalordita di Matias che stava anche arrossendo iniziò a ridere.
- Cosa ridi? - disse l'arbitro.
- È che hai una faccia buffa, pensavi di avermi preso in castagna e invece ti ho risposto. -
- Non lo trovo divertente. -
- Oh sì invece. E ora tocca a me. Dunque... Vediamo... Ti piacerebbe farlo a tre? O un'orgia? -
Matias lo guardò in cagnesco.
- Non puoi farmi domande del genere! -
- E invece si! Non ci sono regole per le domande, possiamo chiedere di tutto. -
- Ah se la metti così allora saranno cazzi tuoi ora. -
- Fai come ti pare, ma rispondi alla domanda. -
Matias fintamente offeso si tolse la maglietta restando a torso nudo. -
Lucas sorrise malizioso. - Bene, bene. - disse.
- È inutile che ridi, stai per toglierti le mutande. - rispose con una smorfia di disappunto Matias.
-  Questo lo vedremo. -
- Allora... Qual'è la cosa più porca che faresti? -
- Cosa intendi per più porca? -
- Il tuo sogno più porco, quello che vorresti provare a letto che non hai mai fatto, ma che ti eccita da morire il solo pensiero di farlo. -
- Cazzo, sei un bastardo. -
Matias rise e disse: - Dai forza spogliati, sono pronto. -
- Non ci pensare minimamente. Il mio sogno erotico piu porco è... - Lucas iniziò a balbettare e divenne tutto rosso.
- Forza rispondi. - lo incalzò Matias.
- Un attimo, non è così semplice da dire... -
- Allora spogliati! -
- Vorresti vedermi nudo eh? -
- Decisamente si! -
- Ma mi hai già visto. -
- Si, ma non bene e in quel momento ero tutto tranne che concentrato sul tuo corpo. E stai temporeggiando, quindi muoviti, o rispondi o ti spogli. -
- Uff... Sì insomma... Ecco io... È che è imbarazzante! -
- Lo so. - disse ridacchiando Matias. - Altrimenti non te l'avrei chiesto. Quindi cosa fai? Ti spogli? -
- Ancora? Noooo. - rispose Lucas esasperato. Prese un respiro profondo e disse tutto d'un fiato:
- Mi piacerebbe scopare un ragazzo mentre sto a pecorina e da dietro scopano me che intanto succhio un cazzo e ne masturbo altri due con le mani libere e... - si bloccò e girò la faccia verso il soffitto.
- E... - riprese Lucas. - Finisci! -
- E poi mi innondano di sperma addosso. Ecco l'ho detto contento? -
Matias lo guardò arrossire, e girarsi i pollici, cercando di evitare il suo sguardo e scoppiò a ridere.
Lucas mise subito il broncio, si stava vergognando come un cane, che aveva appena fatto la pipì dove non doveva e veniva ripreso dal padrone.
- Piccolo ragazzino perverso. - disse tra una risata e l'altra. -
Lucas lo fulminò con lo sguardo e disse:
- Te l'ho detto che non sono uno stinco di santo. -
- Si ho capito. - riprese Lucas. - Ma così sei proprio un porcello, non ti facevo così maiale. -
- Sono solo fantasie, non mi è mai successo di farlo. - disse il libero offeso.
- Ok, ok, tranquillo porcellino. - E riprese a ridere sguaiatamente.
- Ridi, ridi, ma ora tocca a te. Stessa domanda, qual'è la cosa più porca che faresti? -
- Eh... Ehmmm... - Matias smise subito di ridere e si guardò in giro a disagio, poi fece un sorriso maligno e guardò Lucas maliziosamente.
- Eh eh, ci hai provato, ma ti è andata male. Si alzò sicuro di se, pronto a calarsi i pantaloni e rimanere in mutande, quando si bloccò improvvisamente.
- Beh, allora, te li togli o no? Che fai rispondi? -
- No, no me li tolgo... Ecco... Mi ci vuole solo un attimo... - Iniziò a fare dei respiri profondi iniziando a pensare a qualsiasi cosa facesse "raffreddare" i suoi bollenti spiriti. L'immagine del sogno erotico di Lucas lo aveva fatto eccitare a dismisura e ora si trovava con una potente erezione dentro le mutande, con il pene che minacciava di uscire.
- Allora? - urlò Lucas che si stava innervosendo - Ti vuoi spogliare? -
Matias sbuffò, si girò, dando la schiena al più piccolo, si sfilò in tutta fretta i pantaloni della tuta e si buttò sul divano cercando di coprire la bozza evidente nelle mutande accavallando velocemente le gambe.
- Così non è giusto. - si lagnò Lucas. - Non sono riuscito a vedere niente. -
- Invece si, mi hai visto il culo. -
Lucas storse la bocca. - Quello l'ho già visto, e senza tessuto a nasconderlo. -
- Beh dovrai accontentarti, non c'erano regole su come spogliarsi. -
- Sei un bastardo, mi sento fregato. -
- Diciamo che sono più furbo. - E gli fece l'occhiolino.
- Questo è tutto da vedere. Avanti il gioco non è ancora finito. -
- Ma siamo rimasti in mutande, non basta? -
- Proprio no, il gioco finisce quando sarai nudo davanti a me. Forza fammi una domanda. -
- Uhmmm... Credo proprio che sarai tu a finire nudo davanti a me... Fammi pensare... Ah sì ci sono... Dunque... Hai mai... Hai mai ingoiato... Sì insomma... Hai mai ingoiato... Sperma? -
Il solo fare quella domanda lo fece diventare rosso come un peperone, non credeva neanche lui di aver fatto una domanda così pesante.
Lucas si sistemò meglio a sedere e con estrema tranquillità rispose:
- Si, ho ingoiato e mi è piaciuto da morire. -
Fece un sorrisetto malizioso, e si passò la lingua sulle labbra. Sapeva di aver vinto, Matias non si aspettava una risposta, soprattutto non con quella tranquillità, credeva almeno di averlo messo in difficoltà, e invece il ragazzino aveva tirato fuori le unghie.
- Bene, bene ora tocca a me. Stai per toglierti le mutande, caro il mio arbitro. -
- Fossi in te non ci conterei troppo. - Rispose Matias convinto.
- Lo vediamo subito... Con chi scoperesti dei miei compagni di squadra? Ti ricordo che c'è la regola della sincerità. -
- Io... Con nessuno. - provò a rispondere convinto Matias.
- Stai dicendo una cazzata, lo so io e lo sai tu, o rispondi sinceramente o ti levi quegli slip. -
- Ecco io... Ok lo dico, diciamo che Nicolas è un bel vedere, forse con lui, se non fosse così stronzo potrei pensarci. -
- E poi? -
- E poi cosa? -
- E poi chi altri? -
- Basta, solo con lui. -
- Matias stai mentendo. -
L'arbitro fece un respiro profondo e disse tutto d'un fiato.
- E poi mi farei mezza squadra, siete quasi tutti da scopare, contento o vuoi anche i nomi? -
- Mi basta come risposta, magari i nomi me lo dirai un'altra volta. - Gli fece l'occhiolino e sorrise soddisfatto.
- Ora tocca a me. - riprese Matias. - L'altra sera... Questo hai dormito da me... Mentre ti addormentavi avvicinavi il tuo culo a me, lo facevi apposta per sentire se ce l'ho grosso? -
Lucas arrossì, rimase un attimo in silenzio e rispose con un flebile "si". Anche stavolta Matias non era riuscito a sconfiggere l'imbarazzo del giovane e a farlo spogliare.
Lucas riprese fiato e riprese a parlare:
- L'altra sera, quando abbiamo dormito insieme, hai avuto il cazzo duro per tutta la notte per colpa del mio culo. Io ti eccito così tanto? -
Matias arrossì nuovamente, era diventata una costante quella sera.
- ... si... Da morire... - disse sottovoce. -
- Cazzo! - esclamò Lucas dando un pugno sull'altro palmo della mano. - Non pensavo avresti risposto questa volta. -
- Sono altre le domande che mi mettono in difficoltà, questa era niente. Ora tocca a me. È una sorta di domanda doppia, nel senso che a seconda della prima risposta che mi dai, formulerò il seguito della domanda, può andar bene. -
- Ok, fai la domanda. -
- L'altra sera prima di addormentarti mi hai detto una cosa, ti ricordi cosa mi hai detto? -
- Si. -
- Bene! - Matias prese un respiro e continuò. - È vero? -
Lucas alzò lo sguardo fino a scontrare i suoi occhi azzurri con quelli verdi di Matias e rispose, convinto:
- Si! È vero... Ti amo! -
Rimasero in silenzio a fissarsi, fino a che Lucas aprì la bocca e disse:
- E tu? ... Tu... Tu mi ami? -

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