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Rimasero un attimo in silenzio, Matias si alzò dal divano, prese dalla tasca della giacca il pacchetto di sigarette, se ne accese una e si riaccomodò sul divano.
- Ti dà fastidio se fumo? -
- No, fai pure, è casa tua. -
- Si, ma se ti dà noia la spengo subito. -
- Non ti preoccupare, da quanto tempo fumi? -
- Da un po', so che fa male, ma mi rilassa, soprattutto quando sono nervoso. -
- E ora lo sei? -
Matias sollevò gli occhi e lo guardò.
- Beh... Si! -
- Partiamo con le nuove domande? -
- Ok, inizia pure. -
- Bene. Prima domanda: quando hai scoperto di essere...gay? -
- Quando ti ho visto per la prima volta in negozio. Forse lo ero già da prima, ma non mi era mai capitato di pensare a un uomo in quel modo come ho fatto con te quando ci siamo incontrati. Fino a quel momento ho sempre avuto ragazze e stavo con Emma da sei anni. -
- Tocca a te. -
- E tu quando l'hai scoperto? -
- Credo di esserlo sempre stato. Fin da bambino ero più interessato a vedere i miei amichetti nudi, a toccarli, che alle ragazzine. Crescendo ho capito che mi piacevano i ragazzi. -
- Hai accettato subito la cosa? -
- Credo di sì, non ho mai avuto problemi con la mia sessualità. Questa era la tua seconda domanda, ora tocca a me. -
- Ok, spara. -
- Ti piace di più farlo con un uomo o una donna? -
Matias arrossì, ecco che iniziavano le domande che sapeva avrebbe dovuto rispondere, anche se a quanto pareva Lucas aveva deciso di prenderla alla larga.
- Penso sia meglio con un uomo, trovo la cosa più coinvolgente, le donne sono sempre un po' più caste. -
- Siamo a due domande pari. - disse Lucas - Vuoi fare tu la prossima o la faccio io? -
- Dai, faccio io. Dunque, fammi pensare... Sei attivo o passivo? -  Matias arrossì e riprese subito il discorso - Scusa non dovevo farti la domanda, mi è scappata, dimenticatela, te ne faccio un'altra. -
Lucas lo guardò sorridente.
- Guarda che non c'è problema, ti rispondo tranquillamente, vuoi vedere se nel caso possiamo essere compatibili sessualmente? -
- Beh... Si... -
Matias abbassò lo sguardo visibilmente imbarazzato, il ragazzino sembrava lui in quei momenti, nonostante fosse più grande di Lucas.
- Ok, allora, la risposta alla tua domanda è... Rullo di tamburi... Versatile! O meglio tendenzialmente più passivo, ma non disdegno di fare l'attivo se mi piace la persona, mi coinvolge e soprattutto ha un bel culo. - ridacchiò e gli fece l'occhiolino.
- Ahmmm... Ok. - Si grattò la testa distrattamente e rialzò lo sguardo.
- Ora tocca a te. -
- Bene, stessa domanda. -
- Uhm... Io...ecco... Penso attivo...cioè...si... insomma... Non ho mai provato... - sbuffò come se fosse in difficoltà respiratorie.
- Neanche a succhiare? -
- Ehm, è la tua quarta domanda? -
- Si dai, considerala come la mia quarta domanda. -
Matias senza pensarci si tolse la felpa e rimase in maglietta a maniche corte, sarebbe stato troppo imbarazzante rispondere che si, aveva succhiato un cazzo e soprattutto, gli era piaciuto.
Lucas lo guardò soddisfatto, l'aveva messo finalmente in difficoltà.
- Ora tocca a me. - disse dopo aver appoggiato la felpa sul divano. - A che età la tua prima volta? -
Lucas riflettè un secondo e poi rispose.
- Da attivo o da passivo?
- Entrambe. -
- Così diventano due domande. -
- No, perché sei tu che mi hai chiesto di distinguere, quindi conta per una. - disse Matias con il broncio.
- Ok, ok, non fare la noia. Allora la mia prima volta da attivo è stata a 15 anni, la mia prima da passivo... -
Si alzò dal divano e si tolse la felpa, rimanendo in maniche corte anche lui.
L'arbitro ridacchiò, anche lui era riuscito a mettere in crisi il giovane.
- Bene. - disse Matias - Siamo 4 domande pari e un indumento tolto a testa, tocca a te.
- Bene. - Si sfregò le mani. - Dunque... L'altra sera hai scopato con quel ragazzo che mi ha aperto la porta? -
Matias abbassò lo sguardo. Era arrivato al punto dolente. Rimase un attimo in silenzio, non sapendo cosa dire, pensò di togliersi le scarpe e i calzetti, ma poi decise che era inutile fingere o evitare il confronto, erano lì proprio per quello. Alzò lo sguardo e finalmente parlò:
-... Si! -
Lucas annuì con la testa, lo sapeva, l'aveva capito, e stavolta non era arrabbiato, aveva apprezzato il gesto di Matias di non evitare la domanda.
- Era la prima volta? -
- ... No! -
- Quindi mentre mi facevi capire che mi volevi, scopavi con un altro? -
- ...Ecco io... È difficile da spiegare... -
- Provaci! Oppure togliti un vestito. -
- No voglio provare a chiarire, siamo qui per questo. Ecco la prima volta è stata poco dopo che ti ho conosciuto, provavo delle sensazioni che non avevo mai provato, insomma mi sentivo attratto da un uomo, te per la precisione, non sapevo cosa fare. È capitato, lui è un mio ex compagno di squadra, nutrivo dei sospetti che mi venisse dietro, e alla fine ho voluto provare. -
- E ti è piaciuto? -
- Si! - Lo guardò dritto negli occhi, si vergognava, ma doveva essere sincero se voleva avere una qualche possibilità.
- L'avete fatto altre volte? -
- Si, e prima che me lo chiedi ti dico subito che mi è sempre piaciuto, ma la verità è che era solo sesso, nella mia testa ci sei sempre stato tu, e avrei voluto che fossi stato tu, lì con me, al posto suo. Vuoi sapere altro? -
- Al momento no. Ora tocca a te farmi 5 domande. Mi sono portato avanti con il lavoro. -
Sorrise, ma era un sorriso triste.
- Ok , allora inizio. Qualcuno sa di te in famiglia? -
- Solo mio fratello Thomas, i miei genitori non capirebbero, per questo quando Emma mi ha minacciato ho fatto quello che ho fatto. -
- Avevi già fatto sesso con Nicolas e Denis? -
Lucas non rispose, si tolse le scarpe e i calzini, appoggiando i piedi nudi sul tappeto. -
- Hai fatto sesso con altri compagni della tua squadra? -
Senza battere ciglio si tolse anche la maglietta, restando a torso nudo. Lucas rimase a fissarlo incantato, avrebbe tanto voluto allungare una mano e toccarlo, scorrere con le dita la clavicola, scendere lungo i fianchi e infilare il dito nel suo ombelico perfetto. A quello sguardo lussurioso, il libero arrossì e incrociò le braccia sul petto per cercare un po' di coprirsi.
- Con quanti ragazzi hai fatto sesso? -
- Non sono uno stinco di santo. - rispose imbarazzato Lucas.
- Non hai risposto alla domanda. - replicò Matias.
- Invece si, non penso sia importante il numero. -
- Si invece, o rispondi o ti spogli. -
Lucas si alzò dal divano e si tirò giù i pantaloni della tuta, rimanendo in mutande. Si rimise seduto e con le mani li tolse facendoli passare dalle caviglie.
Matias iniziava a sentire caldo, ancora un'altra non risposta e avrebbe visto Lucas nudo.

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