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Entrati nel locale trovarono un tavolo appartato nel giardino interno. Il tempo era bello e faceva caldo, quindi decisero di sedersi fuori, per godersi il venticello fresco.
Il tavolo aveva due panche una di fronte all'altra. Lucas attese con ansia che Manuele si sedesse e si precipitò nel posto vicino a lui, poi guardò Matias che si stava sedendo di fronte a lui e gli disse in tono imperioso:
- Mettiti lì. - Indicando il posto di fronte a Manuele.
In quel modo, Andrea sarebbe stato costretto a sedersi di fianco al suo ragazzo, ma così Manuele non sarebbe stato vicino al suo nuovo "amico" e non gli sarebbe nemmeno stato di fronte.
Lucas voleva evitare ogni tipo di contatto, sia visibile, che invisibile, magari sotto il tavolo, di Manuele e Andrea. In quella maniera avrebbe avuto tutto sotto controllo, o almeno credeva.
La cameriera, una biondina di circa 20 anni si avvicinò al tavolo e sgranò gli occhi, non gli sembrava vero di avere un tavolo di 4 ragazzi, uno più bello dell'altro. Sorrise e chiese ai ragazzi cosa prendevano. Optarono per delle pizze accompagnate da birra e si misero ad attendere le loro ordinazioni.
Fu Andrea a rompere il silenzio imbarazzato che si era creato.
- Allora Manuele che fai di bello nella vita? -
- Ehm... Niente di che... Studio e nel tempo libero gioco a pallavolo. -
- Anche a me piace studiare. - rispose maliziosamente Andrea. - la mia materia preferita è anatomia. A te piace?-
Manuele arrossì, Matias quasi si strozzò con il sorso di birra che stava bevendo e Lucas fece una faccia scandalizzata. Diede un calcio sotto al tavolo al suo ragazzo, che colto di sorpresa emise un gemito.
Alzò gli occhi e guardò il libero che lo osservava in cagnesco e che mimò con il labiale - Fa qualcosa o ti uccido. -
Il più grande deglutì rumorosamente e iniziò a sudare freddo. In che situazione mi sono messo, pensò.
- Ma perché non cambiamo argomento. - disse imbarazzato, cercando di accontentare Lucas. - È noioso parlare di scuola, non pensate? -
Andrea sorrise e guardò maliziosamente Manuele, che subito abbassò gli occhi, imbarazzato, ma allo stesso tempo, lusingato. Tutti avevano notato la frase di Andrea e in breve tempo tornò il silenzio al tavolo.
Matias e Andrea finirono le loro birre ancora prima che arrivassero e pizze e ne ordinarono altre 2.

La situazione al tavolo migliorò con l'arrivo dei piatti, i 4 ragazzi iniziarono a mangiare e dopo un po' la situazione si normalizzò. Parlarono del più e del meno, mangiando e bevendo, I due ragazzi più grandi ordinarono altre birre, Matias per evitare l'imbarazzo, Andrea perché da ubriaco si sentiva più sicuro. Voleva fare colpo su Manuele, che da ragazzo sicuro quale era, si trovava ora in forte imbarazzo. Non era abituato a ricevere una corte così serrata. Andrea, con la lingua sciolta dall'alcool, non faceva che riempirlo di complimenti, faceva battute maliziose e teneva banco nelle discussioni.
Lucas non parlava, ma lo guardava storto, Matias beveva per evitare di intervenire.

I quattro finirono di cenare, pagarono e uscirono dal locale.
- Allora che si fa? - disse Andrea.
- Non so, noi credo andremo a casa. - rispose Matias guardando Lucas che annuiva.
- Bene, siamo rimasti io e te dolcezza, ti va di fare due passi? - disse Andrea rivolto a Manuele.
I due ragazzi si piacevano e non facevano niente per nasconderlo.
- Ripensandoci, che ne dite di andare a casa di Matias a vederci un bel film? - Intervenne Lucas.
Il piccolo libero voleva evitare di lasciare solo Manuele nelle grinfie di quel maniaco sessuale di Andrea, non gli andava a genio che il suo miglior amico restasse da solo con lui.
- Per me va bene. - disse Manuele, che era rimasto in silenzio per quasi tutta la sera.
- E film sia. - Replicò Andrea sorridendo al giovane.
Matias era piuttosto brillo, voleva solo andare a casa, Lucas tirò un sospiro di sollievo, aveva evitato l'irreparabile, in quel modo avrebbe avuto sotto controllo la situazione.

Arrivati a casa, Matias andò in cucina a prendersi una bottiglia di birra. La stappò con i denti e diede una lunga sorsata. Lucas lo raggiunse e lo osservò mentre il più grande tracannava il liquido giallo.
- Non stai bevendo un po' troppo questa sera? -
Matias aggrottò la fronte e lo guardò curioso.
- Ti interessa la cosa? -
- Certo che mi interessa, sei il mio ragazzo, mi sembra logico. -
- Ah sì? Strano pensavo ti interessasse di più evitare che Manuele e Andrea avessero un minimo contatto. -
- Beh, voglio evitare che Manuele commetta un errore imperdonabile, ma questo cosa c'entra? -
Matias bevve un altro lungo sorso e poi rispose:
- Sei più interessato a loro che a me, quindi continua il tuo lavoro di spionaggio e lasciami in pace. -
Uscì dalla cucina, Lucas provò a fermarlo, ma Matias lo evitò. Tornò in salotto e si mise a sedere sul tappeto con la birra in mano, mentre Andrea e Manuele si erano già accomodati sul divano, uno di fianco all'altro.
Lucas entrò nella stanza e si maledisse mentalmente; andando in cucina non era riuscito ad evitare che i due si mettessero vicini e inoltre il suo ragazzo sembrava avercela con lui.
Mise un dvd nel lettore e si mise a fianco di Matias a guardare il film che avevano scelto, una commedia romantica dal titolo "Love actually".

Durante la proiezione dava spesso occhiate ai due seduti sul divano, troppo vicini tra di loro, per i suoi gusti.
Matias continuava a bere e ben presto anche Andrea iniziò a ingurgitare birra, mentre si avvicinava sempre di più a Manuele. Mise un braccio dietro la testa del giovane e iniziò ad accarezzargli i capelli. Manuele lo lasciò fare, gli piaceva Andrea e gli piacevano le attenzioni che gli dedicava. Nel giro di breve tempo, i due smisero di guardare il film e iniziarono a sussurrarsi parole sottovoce per non disturbare i due amici che guardavano la tv.
Matias continuava a bere, incurante di quello che gli succedeva alle spalle, mente Lucas era più impegnato a spiare i due che a guardare il film.

Verso la fine del film, Andrea tentò un approccio con Manuele. Si avvicinò al suo orecchio come per sussurrargli qualcosa, tirò fuori la lingua e diede una leccata al lobo dell'orecchio del giovane che sentì il suo corpo scosso da brividi. Si girò verso di lui, si guardarono e lentamente avvicinarono i loro volti fino a che non iniziarono un lento bacio.
Lucas si girò pochi secondi dopo e vedendo che la situazione stava per degenerare, si alzò in piedi e andò ad accendere la luce.
I due ragazzi staccarono immediatamente le loro labbra e si allontanarono un po'.
- Direi che è ora di andare a dormire. - disse il libero visibilmente infastidito. -
Matias si ridestò dai suoi pensieri e barcollando riuscì ad alzarsi.
- Non credo di essere in grado di riportarvi al parcheggio a prendere i vostri mezzi, Andrea guidi tu? - Disse l'arbitro. I ragazzi, infatti, avevano lasciato i propri mezzi al parcheggio del locale e avevano raggiunto casa di Matias, con la sua macchina.
- Anche io non credo di essere in condizioni di guidare, ho bevuto un po' troppo. -
- Ok, allora come facciamo? - chiese Manuele.
- Per me potete dormire qui, c'è la camera degli ospiti. - disse Matias.
- Ottimo! - rispose Andrea sorridendo maliziosamente.
Lucas trasalì al pensiero di Andrea e Manuele che dormivano nella stessa camera e nello stesso letto. Prese per un polso Matias e lo portò in cucina per parlargli privatamente.
- Che stai facendo? - disse.
- Niente, perché? Li ospito per la notte. -
- I due non possono assolutamente dormire insieme, non oso nemmeno immaginare cosa potrebbe succedere, quel maniaco sessuale di Andrea non metterà le sue mani sul mio amico. -
- Ok... Ok... Quindi cosa vuoi fare? Non ci sono molte alternative. -
- Mmm... Ok ci sono! Io dormo nella camera degli ospiti con Manuele e tu dormi con Andrea. -
- Ma io voglio dormire con il mio ragazzo. - sbuffò Matias.
- Anche io vorrei dormire con te, ma non posso lasciare Manu con quello di là. -
- Ma... Io voglio stare con te. -
- Niente ma, tu con Andrea, io con Manuele. -
Matias, non era in condizione di discutere così diede un segno di assenso e si girò per tornare in salotto, ma venne preso per il polso nuovamente da Lucas.
- Che altro c'è? - disse il più grande ora visibilmente scocciato.
- Ho cambiato idea, tu dormi con Manuele e io con Andrea? -
- Cosa? Ma come ti viene in mente? Io Manuele quasi neanche lo conosco. -
- E allora? Dovete dormire, mica fare discorsi filosofici. -
- Io dormo con il mio amico e tu con il tuo. - disse Matias, che si stava alterando a causa dell'alcol in circolo ne suo corpo. -
- Non se ne parla che tu dorma con Andrea visti i precedenti. - replicò Lucas rabbioso.
- Non fare il bambino, non succederà niente. -
- Non succederà niente perché sarò io a evitarlo. Tu dormi con Manuele e io mi sacrifico dormendo con l'arpia. -
Matias non rispose, si limitò a sbuffare, era troppo ubriaco per discutere, anche se sentiva che qualcosa non gli andava giù.
Tornarono in sala e Lucas prese la parola:
- Allora andiamo a dormire, tu Manu dormi con Matias, io con Andrea. -
- Cosa? Ma perché? - provo a chiedere l'amico, ricevendo in cambio, uno sguardo omicida da parte dell'amico.
- Ok... Va bene... Dov'è la camera da letto? -

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