-Buonasera signore, mi chiamo Marco.- disse il ragazzo tendendo una mano a mio padre.
-Oh, un bravo giovanotto.- disse ricambiando la stretta. Sì, proprio un ragazzo-modello.
-Allora, ceniamo?- interruppe mia madre quello scambio di sguardi fra tutti i presenti. Ci sedemmo a tavola e mia madre ci raggiunse con ciò che aveva cucinato: delle bistecche favolose e delle verdure e del pane come contorno.
-Oh, beh, non è nulla, ma spero che ti piaccia.- disse lei rivolgendosi al mio amico. Sbuffai.
-Sì, mamma, sì: gli piacerà. Possiamo mangiare ora?!-
-Sembra che sia rancorosa nei suoi confronti...- rispose.
-No, no, nessun rancore, mangiamo che c'ho fame.-
-Mh, è davvero squisita questa bistecca, la amo.- commentò Marco dopo aver assaggiato la pietanza.
-Oh, mi fa piacere, caro.- e gli sorrise. Non che fossi gelosa, ma sembrava fosse lui il figlio.
-Allora, cosa fai nella vita?- chiese mio padre. Fatti il segno della croce, preparati all'interrogatorio.
-Io studio nella stessa scuola di sua figlia e penso di iniziare a lavorare a settembre.-
-Dammi pure del tu. Sei davvero bravo. Ahh, poi inizieranno i veri problemi con il lavoro...- commentò mio padre.
-Grazie.- rispose lui. Eravamo posizionati ai lati del tavolo, io e Marco di fronte, lui vicino a mio padre che era opposto a mia madre. Perfetto. Ogni tanto io e il mio amico ci scambiavamo delle occhiate. Finita la cena, tra risate e commenti, aiutai a spreparare.
-Ehi, tu, antipatico. Potresti anche aiutarmi. Ozi già abbastanza, sei pigrissimo.-
-Beh, Dio li fa e poi li accoppia.- mi disse facendomi l'occhiolino sorridendo e rinfacciandomi indirettamente di essere come lui. I miei genitori erano molto gelosi di me, era strano che lasciassero che un ragazzo estraneo entrasse in casa nostra e che facesse anche questo tipo di commenti.
-Ah, ma state insieme?- disse sbalordito mio padre.
-No! Assolutamente no!- urlai subito io. Marco, invece, scoppiò a ridere. Bastardo.
-Mà, pà, noi andiamo di là.- dissi. Mio papà mi guardò male e io scoppiai a ridere. Salimmo fino alla mia stanza e ci sedemmo sul letto.
-Beh, sono simpatici e gentili i tuoi.- osservò lui.
-Sì, con gli altri...- risposi.
-Vieni qui, dai...- Spalancò le braccia e mi ci fiondai subito. C'era un silenzio piacevole che venne interrotto da mia madre che entrò di colpo in camera, trovandoci in quella posizione. Ci staccammo, io imbarazzata, e lei ci chiese se volessimo del caffè. Annuimmo e quando lei uscì, ci abbracciammo nuovamente.
-Sì, mi piaci.- disse, dopo aver stabilito un contatto visivo. Io arrossii e lo baciai dolcemente.
-Ti voglio tanto bene, Marco.- ammisi. Lui rise e mi rubò un altro bacio a stampo.
-Scendete!- urlò miò padre dal piano di sotto. Raggiungemmo la sala da pranzo e, dopo aver consumato la bevanda, restammo in salotto a guardare la televisione ed a commentare qualche stupido programma. Si fecero le dieci e il mio amico doveva tornare a casa. Dopo dei saluti, dei complimenti e dei ringraziamenti con i miei genitori, lo accompagnai alla porta.
-Beh, grazie. E scusami ancora per oggi.- disse lui.
-Tranquillo, ci sentiamo.- Ci baciammo e lui sparì nel buio con la sua auto. Tornai dentro casa con un sorriso da ebete.
-Tu non ce la racconti giusta.- disse mia madre, seguita da un cenno della testa da parte di mio padre in segno di concordo.
-No, seriamente. Siamo degli amici, però io piaccio a lui.-
-E lui a te.- proseguì mia madre con occhi sognanti.
-No, mamma, no. È bello, sì, ma non sono innamorata di lui. Punto.- dissi sottolineando l'ultima parola.
-Cos'ha Valerio che lui non ha?-
-Cosa c'entra Valerio?- domandai seccata.
-Lui è la causa per cui non accetti Marco, no?-
-Mamma, Valerio è Valerio. Stop. Poi non pretendere di capirmi che manco io riesco a farlo.- Sbuffai.*Spazio autrice*
Ecco ecco, Marco se n'è andato ed è rimasta Giulia a 'discutere' con sua madre. Daje, Valerio arriva, tranquille. Ma vogliamo parlare di questa foto di Ser?Cioè, a parte la sua espressione da finto duro che fa ridere, guardate i suoi muscoli! Come sapete non sono bimbominchiosa, ma waaw. Poi con il tatuaggio che amo che esce dalla canotta aww. E poi stava partendo na vena nel braccio destro, ma shh. Ookay, basta. Grazie per gli occhietti che sono arrivati quasi a 3,5K e grazie per le stellinucce. Grazie anche per i commenti. Mi fa davvero piacere sapere che a voi piace davvero questa fanfiction. (Che frase contorta.) Eheh:))
Ciao;)
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Il cuore nelle tracce // Ser Travis
ФанфикLei, una liceale qualunque con una mente complessa. Lui, un rapper famoso che gira l'Italia per portare la sua musica ovunque. Due vite, due storie. Si incontreranno. Una vita, una storia. [Completata. In revisione]