Ero ancora confusa quando un conato di vomito mi salì in gola, così di fretta raggiunsi il bagno e svuotai l'anima in quel cesso.
-Giulia?! Giulia?! Stai bene?!- urlò Valerio. Quando mi raggiunse, mi trovò poggiata al muro con la testa fra le mani.
-Oi, che succede?-
-Non mi sento bene, tutto qui.-
-Vieni, ti dò qualche medicina.- disse, poi mi aiutò ad alzarmi lentamente e mi condusse i cucina, dove mi fece accomodare su una sedia. Mi porse il bicchiere con l'acqua e una pastiglia e mi fissava attentamente mentre la ingerivo.
-Che c'è?- chiesi.
-Pensavo.- disse alzando le spalle, poi continuò:-Dormito bene?-
-Mhh, sì.-
-Ti senti la febbre?-
-No, no. Credo sia solo dovuto a ieri: abbiamo esagerato.-
-Mh, già.- Non sembrava realmente sul pianeta Terra, ma probabilmente stava fantasticando su qualcosa di poco importante.
-Tu? Come ti senti?- chiesi.
-Mbah, bene dai.-
Facemmo colazione molto lentamente e lui mi avvertì che sarebbe dovuto andare in studio per sistemare alcune cose.
Quando Valerio uscì, io iniziai a pulire e sistemare la casa. Avevo un mal di testa continuo, per questo -dopo aver sbrigato le faccende- mi feci la doccia e mi adagiai sul letto; poco dopo mi addormentai e sognai una cosa strana: eravamo presenti io e Valerio. Piangevo, ero disperatissima, lui invece sembrava più composto e cercava di consolarmi. Poi urlai un frase, che probabilmente dissi veramente nella realtà perchè mi svegliai.
Avevo il fiatone e l'ansia era aumentata: e se ciò che ho sognato fosse vero? Se fosse un presagio del futuro? No, no, no, non posso. Non può essere. Automaticamente mi portai una mano alla nuca.-Ahia! Porco boia!- urlai poi, dato che dal nervoso avevo tirato e non poco i miei capelli.
No, non racconterò nulla a Valerio: finirebbe per credermi e non voglio si preoccupi per una nullità. O meglio, può sembrarlo.Crollai nuovamente nel sonno, troppo esausta.
-Giuliaa! So' tornato!- urlò lui facendomi svegliare, dato che non stavo profondamente dormendo.
-Okay!- urlai di risposta.
-Oi, Giù, tutto bene?- chiese, poi, raggiungendomi.
-Certo, sì, mi sento solo un po' debole.- lo rassicurai sorridendo falsamente.
-Dai, dimmi che c'hai: si vede che non stai bene!-
-No, nulla, Vale. Mi sento stanca ed ho mal di testa, tutto qui.- 'Tutto qui' a parte qualche dettaglio.
-Mh, farò finta di crederti. Dai, andiamo di là?- propose battendo una mano sulla mia coscia.
-Aspetta, vieni qui.- Lui si avvicinò e lo baciai. Mi tirai a sedere e lui mi fissava.
-Valerio, sei importante per me, davvero molto.- Sorrise esageratamente, aveva gli occhi che gli brillavano? Addirittura?
-Anche tu, davvero.- Rimanemmo abbracciati per qualche minuto: si stava davvero bene fra le sue braccia.
-Uhh, sai, ti ho fatto una foto mentre dormivi ieri!-
-Coosa?! Oh! Fammi vedere!!!- urlò lui.
-Eccola!- esclamai girando il dispositivo.
-Mh, mbeh, pensavo peggio.- affermò con una strana espressione -ed invece sono venuto benissimo.- continuò imitando una ragazza che si sposta i capelli con la mano. Io scoppiai a ridere: era davvero buffo!
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Il cuore nelle tracce // Ser Travis
FanfictionLei, una liceale qualunque con una mente complessa. Lui, un rapper famoso che gira l'Italia per portare la sua musica ovunque. Due vite, due storie. Si incontreranno. Una vita, una storia. [Completata. In revisione]