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Ero pronta, come ogni mattina, alla solita giornata: la stessa routine che ormai mi perseguitava da non pochi anni. Quella mattina, però, percepivo qualcosa di diverso, il mio sesto senso era ottimista.
Risposi ai messaggi da parte di Chiara, indossai un paio di skinny neri, una maglia dello stesso colore degli NSP con la scritta gialla "Fuck your life", le vans nere e feci colazione.
Mentre sorseggiavo un po' di latte-e-caffè dalla mia simpatica tazza dai colori sgargianti, aggiornai l'applicazione Instagram. Accedei, quindi, al mio profilo per poter attivare le notifiche ai profili dei ragazzi della Honiro per ricevere un avviso ogni qualvolta avessero postato una nuova foto.
Dopo qualche minuto, digitai il nome di Sercho ed, entrata sul suo profilo, notai che aveva postato tre nuove foto. Tra esse, una in particolare mi risaltava. Il suo volto con sovrapposte scritte bianche e rosse, mi fece spuntare un grande sorriso: sapevo che erano le date del live-tour. Ci cliccai sopra facendola ingrandire a metà display, mentre speravo con tutta me stessa che sarebbe venuto ad esibirsi in una città della regione in cui abitavo.
Lessi le date, una ad una con grande attenzione, ma mi soffermai sulla quinta in particolare. Essa recitava: "23/04 @ Mozzecane (VR), Rebex Club (h. 21.00)".
Involontariamente dalle mie labbra uscì un gridolino di gioia, tantoché mia mamma -svegliatasi prima del solito e presente in cucina da svariati minuti- si girò e mi lanciò un'occhiataccia tra il curioso e lo stranito.
Mi alzai dalla sedia e, con un sorrisone sulle labbra, recuperai lo zaino accanto a me, poi mi congedai e mi precipitai fuori casa.
Scesi le scale a-tre-a-tre e quel giorno niente e nessuno mi avrebbe tolto il senso di felicità che percepivo scorrermi prepotente nelle vene.

Il cuore nelle tracce // Ser TravisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora