22.

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Stavo iniziando ad odiare questo tipo di silenzio. Da sempre la tensione nell'aria mi agitava.
Marco è fantastico, ha una risata contagiosa, è solare e gentile, almeno per ciò che ho potuto conoscere. Poi avrà pure avuto un lato oscuro pauroso, ma ciò che mi aveva fatto conoscere era bello e non poco. Pensavo ciò di Marco perchè non prendevo seriamente i comportamenti e ciò che diceva Valerio, sapevo fosse impossibile che tra fan e idolo si creasse una relazione davvero stabile.
Marco mi risvegliò dai miei pensieri, non so veramente da quanto stessi pensando.
«Oi, allora? Ti va bene?»
«Cosa?»
«Mh, sembravi assente infatti... Ti ho chiesto se ti va di parlarmi un pochino di te, per conoscerti meglio rispetto all'altra volta.»
«Mi chiamo Giulia, frequento la tua stessa scuola, andrò all'università al novanta per cento, mi piace ascoltare musica rap e andare sullo skate.» conclusi.
Rise. «Queste cose le sapevo già.»
«Non ho nient'altro da aggiungere. Ora parlami di te.»
«Va bene. Mi chiamo Marco, frequento la tua stessa scuola, molto probabilmente non andrò all'università, oggi ho passato una giornata stupenda con una ragazza altrettanto bella...» si fermò e mi sorrise furbo.
Lo guardai allo stesso modo e scoppiammo a ridere.
«Però così bella non sono.» parlai sincera.
«Cosa abbassa l'autostima a voi ragazze?» domandò non capendo.
«Molto spesso siete voi ragazzi, ma la mia causa non è questo.»
«Ognuno è diverso. Se non fuori, perlomeno lo è dentro.» concordò lui.
Lo guardai cercando di capire, ma la sua frase non aveva nessun altro senso, andava compresa solo in un modo. Almeno non lascia le frasi cariche di sensi a metà come Valerio.
«Stavo pensando di organizzare una festa dopo gli esami oppure di andare in discoteca, non sarebbe male come idea, no?» chiese.
«Sì, sarebbe divertente.»
Mi arrivò una notifica da Instagram che, per mia fortuna, mi salvò da quel silenzio imbarazzante. L'aprii e notai che sertravis aveva postato una nuova foto. Come mio solito fare, alzai la luminosità dello schermo per vedere meglio. Poi scrutai quello scatto e lessi la descrizione. Sorrisi, era sempre il solito. Sempre bellissimo.
«Come mai sorridi?» mi interruppe Marco dai miei pensieri. Lo guardai. Stranamente non aveva provato a spiare il mio telefono ed era serio.
«Nulla.» risposi breve io.
«Sorridi da sola?»
«No.»
«Allora?» Che fastidio.
«Cosa ti interessa?»
«Era per sapere. Per dialogare.» rispose.
«Certo, certo. Non ho voglia di discutere, quindi il fatto è semplice. Il mio rapper preferito ha postato una foto e mi ha trasmesso felicità. Può sembrare stupido, ma per me non è così.»
«Fammi vedere.» parlò, quasi ponendomi l'affermazione sotto forma di domanda.
«

È il profilo di Ser Travis, uno dei rapper di cui prima ti parlavo. Questa è la foto.» lo accontentai aprendo nuovamente l'immagine che raffigurava il suo volto.
«Ehm... Mi dispiace, non so cosa mi sia preso prima...» si scusò imbarazzato. imbarazzato.
-Guardami.- alzò lo sguardo e lo puntò nei miei occhi: era sincero. Distolsi lo sguardo.
-Beh, anche io ho sbagliato, quindi okay.- Non sapevo che dire. Mi abbracciò all'improvviso ed io ricambiai. Mi fece sedere sulle sue gambe in modo che lui vedesse il mio profilo, quindi non di schiena. Lasciai le mie braccia dov'erano, ovvero intorno al suo collo e appoggiai la mia fronte tra il suo collo e la sua spalla. Lui invece agganciò le sue braccia intorno alla mia vita lasciandole cadere ed aveva, appunto, un braccio sulle mie coscie. Stavo davvero bene così, probabilmente se ci fosse stato Valerio mi avrebbe detto di scendere. Sempre a Valerio pensi? Goditi questo momento. Infatti, sopravvaluto troppo le sue piccole attenzioni.

*Spazio autrice*
Perdonatemi se non ho postato lalala.
Comunque grazie, le visualizzazioni crescono e con esse anche le stelline. Poi grazie per i commenti che mi fanno sempre piacere.
Alla prossima!

Il cuore nelle tracce // Ser TravisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora