13.

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Giulia
Non ci potevo credere. Il mio cuore non riusciva reggere tutto ciò.
Nella manifestazione della mia gioia, mia madre mi chiese il motivo della mia euforia. Le spiegai brevemente il fatto, senza trattenere enormi sorrisi.
Ero felice. Dopo molto tempo, sembrava che tutto stava iniziando a sistemarsi.
Ero anche al corrente, però, che qualcosa sarebbe di nuovo andato storto: la mia felicità non dura a lungo.
Salii sul letto saltellandoci sopra, azionando il primo album di Valerio che trovai nella playlist. Se gli mandassi ora la nostra foto, lo disturberei? Sulle note di 'Dal panico', che infondeva energia pura, mandai la foto a sertravis nella direct di Instagram, seguendo con un altro messaggio: Grazie di tutto, davvero. Ora sono felice. Mi dispiace averti rubato tempo prezioso, magari saresti dovuto arrivare in studio puntuale.
Due ore dopo ricevetti una sua risposta e, con il cuore galoppante e le mani tremanti, lessi il suo messaggio. Esso recitava: Tranquilla, non avevo fretta. Mi fa piacere ciò che hai scritto.
Poi un altro: Tu, se non ricordo male, non sei di Roma.
Gli risposi, incuriosita: Come fai a ricordarlo?

Valerio
Mi sentivo tranquillo o forse era lei che emanava tranquillità. Un sorriso spontaneo nacque sul mio viso.
Una pacca amichevole arrivò sulla mia spalla, così mi girai e trovai J con uno strano sguardo.
«Bro, perchè sorridi?» domandò con un sorrisetto allusivo.
«Nulla.» cercai di sviare.
Poco convinto, cercò di sbirciare sul mio cellulare che tenevo ancora fra le mie mani.
Lo spostai con uno scatto fulmineo prima che riuscisse a leggere il contenuto dei messaggi.
«Valerio fa conquiste!» annunciò con un tono di voce alto.
Tutti si voltarono verso di me, incuriositi.
«Chi è questa ragazza?» domandò Dr. Cream con occhio furbo. Il solito!
«Dài, nessuno di importante.» li liquidai, tornando a rivolgere la mia totale attenzione a Giulia.
"Guarda che ho una buona memoria, eh!" ribadii fintamente indignato.
"Comunque non sono di queste parti, ma starò in questa città per qualche giorno. Breve vacanza, nulla di più." mi rispose.
"Ritorni a... Verona? Domenica?" chiesi, sperando in una risposta positiva per non auto-smentirmi sul fatto di avere una buona memoria
"Esattamente, non abito molto distante dal centro storico. Sì, domenica sera." mi rispose ancora.
Poi un altro testo: "Sai che sembri un pochino uno stalker? Non avrei mai pensato di dirtelo, eppure..."
"Sei maggiorenne?" domandai.
"Sì, sono qui a Roma con la mia famiglia."
"Oh, interessante. Ora ti devo lasciare, ciao!" la salutai, essendo stato chiamato dal producer per riascoltare la canzone registrata poco prima.
Tutto sommato, Giulia si era dimostrata una ragazza matura e simpatica.

Il cuore nelle tracce // Ser TravisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora