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-Ma cazzo!- esclamai appena lessi l'orario sul display del mio telefono: erano quasi le sei ed io ero già sveglia. A volte mi capitava che il mio sonno si interrompesse in piena notte -anche verso le tre o le quattro-, che mi costringesse a restare sveglia per un paio di orette e poi ricrollare sul cuscino. Stranamente alle nove e quarantacinque -circa- avevo già esaurito la voglia di dormire.

-Hey! Svegliati, pigrone!- urlai saltando sulle ginocchia sul letto di Valerio. Poi mi fermai e calò il silenzio. Mi avvicinai per scrutare meglio i dettagli del suo viso, ma -ora che ci faccio caso- ha indosso dei pantaloncini ed una canottiera leggera. Mi soffermai sul tatuaggio che più mi piaceva: la scritta 'keywords' sul petto.

Valerio's pov
Che carina è stata Giulia: mi ha portato a letto, a momenti mi avrebbe preso in braccio. Sorrisi a quel pensiero, mentre -alle cinque di mattina- stavo indossando il mio pigiama, per poter dormire più comodo e mi abbandonai nuovamente a Morfeo.

Sentii Giulia cercare di svegliarmi, ma in realtà lo ero già da una buona manciata di minuti. Poi udii il silenzio più assoluto e, convinto se ne fosse andata, aprii lentamente un occhio. La trovai a fissarmi la bocca, così richiusi la palpebra. La riaprii poco dopo e vidi che stava scrutando ciò che usciva dalla maxi-canotta del tatuaggio sul petto. Decisi di farle uno scherzo, così -alla velocità della luce- aprii entrambi gli occhi e le presi un braccio, scuotendola. Lei, alquanto presa alla sprovvista, sobbalzò all'indietro e cacciò un uletto ridicolo, che mi fece ridere parecchio.

-Quando hai finito, potremmo anche andare a mangiare.- disse facendo la finta offesa.

-Oh, ma sempre al cibo stai a pensa'?-

-Comunque buongiorno!- continuai salutandola.

-Buongiorno.- rispose di rimando, chinandosi per lasciarmi un bacio sulla guancia, che ricambiai.

-Vie' qua.- dissi dando dei colpetti al materasso e sollevandomi, fino ad avere la schiena appoggiata alla testiera del letto. Si sedette vicino a me e Dio, era così carina anche in quel simpatico pigiamino. Sarebbe stata bene anche senza quel tessuto a coprirla, ma non avrei potuto dirglielo. Perchè, poi? Se la sarebbe presa? Sarei passato per il maniaco? Tentar non nuoce.

-Stai meglio senza.- affermai guardandola negli occhi sorridendo.

-Ti ho regalato un nuovo vestito, ma...- canticchiò.

-No, io dicevo sul serio.- Mi guadagnai, così, una sua occhiataccia.

-Avevo ragione che volevi stuprarmi!- disse, poi, ridendo.

-Volentieri. Ma sai, se lo volessi anche tu sarebbe tutto più semplice, dato che non rischierei una denuncia per stupro.- Dopo la mia affermazione, mi guardò scandalizzata -quasi.

-Ci siamo svegliati con gli ormoni da adolescente oggi, eh?-

-Uh, anche tu? Allora che aspetti? Vieni qui!- le dissi ironicamente battendo i palmi delle mani sulle mie coscie scoperte come ad invitarla a sedersi su di me.

-Valerio, fa il serio.- asserì convinta.

-Bimba...- la richiamai per poi ridere. Vidi dello stupore sulla sua faccia ed oserei dire che avesse occhi quasi sognanti.

-Oh, vieni o preferisci andare a fare colazione?-

-Colazione, al mille per cento.- disse ironica -a quanto pare- sedendosi più vicina a me. Mi sarebbe piaciuto sapere cosa ne pensa di me, dato che io -avendola accolta in casa- mi fidavo già di lei. Ovvio, tutta la mia fiducia se la doveva guadagnare e penso fosse lo stesso per Giulia. Inclinò la testa nello stesso momento in cui lo feci io, battendole una contro l'altra. Possibile che quando era presente lei continuassi a ridere? Ero felice? Non lo so, non lo so.

Il cuore nelle tracce // Ser TravisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora