Federico ed Elias si girarono nella mia direzione -dato che non ero molto distante da loro- e mi guardarono interrogativi. Poi si alzarono e vennero verso di me e capii che mi volessero dire qualcosa. Valerio, dopo il mio 'urlo' scoppiò a ridere, ma lo bloccai io.
-Ehm, Vale, aspetta due secondi in linea. Arrivo, eh.-
-Va bene, tranquilla.-
-Ditemi.- dissi rivolgendomi ai due ragazzi, scostando il telefono dal mio orecchio ed automaticamente portandolo all'altezza della mia spalla.
-Chi era?- chiese Elias.
-Nulla, era Valerio.-
-Ah, pensavo fosse Marco. Comunque noi andiamo a casa, sono già meno un quarto alle sette.- rispose Federico controllando il suo orologio da polso prima di riferirmi l'orario.
-Ah, cazzo, è tardissimo. Devo tornare anche io a casa.-
-Vuoi che ti accompagnamo?- chiese il ragazzo.
-No, grazie comunque.-
-Va bene, ci vediamo.-
-Sì, ovvio ragazzi. Ah, scusatemi se in questi minuti non sono stata con voi, ma dovevo risolvere una questione.-
-Tranquilla, poi ci sentiamo pure con gli altri. Ciao.- disse Federico e mi salutarono entrambi con un bacio sulla guancia. Appena si girarono, riportai il dispositivo all'orecchio.
-Allora? Ci sei?- chiesi a Valerio.
-Ma questo Marco sarebbe? Quello dell'altra volta? E le due voci maschili differenti? Ti volevano accompagnare a casa? Quegli schiocchi che sembravano baci? Sto 'ci sentiamo'? Che è?- rispose un po' alterato parlando a raffica.
-Ah, quindi stavi origliando.-
-No, cioè sì. Vabbe, tu potevi mettere il muto.-
-Ah, ora è colpa mia.-
-Rispondimi.-
-Ma sei geloso, per caso?-
-Cazzo dici, ho solo chiesto.- Sì, era arrabbiato.
-Oh, ma ti sei incazzato?-
-No, ho solamente chiesto.-
-Sicuro non ti interessi?- domandai trattenendo una risatina.
-Certo.-
-Dài, non mentire.-
-No, qui sei tu che mi menti.- Seriamente?
-Come puoi affermare una cosa del genere, Valerio? Ma senti quello che dici? Su che fondamenti dici questo?- risposi alzando la voce.
-Chi cazzo erano quelli?!- domandò anche lui nel mio stesso modo.
-Senti, se oggi c'hai la luna, fatti sentire quando t'è passata, okay? Mi sono rotta le palle di litigare con chiunque, chiaro?- risposi urlando.
-Se litighi con chiunque ci sarà un motivo, no?- domandò pacato. Un pugnalata al cuore. Scommetto che in questo momento abbia un'espressione facciale da prendere a schiaffi.
-Non farmi mandare anche te a quel paese.- risposi trattenendo il nervosismo.
-Perchè? Cosa ti cambierebbe?-
-Ma Cristo, tutti uguali siete: non capite una minchia!- risposi alterandomi: non ne potevo davvero più delle discussioni con chiunque.
-Ah, non capiamo una minchia... Eppure mi risulta che prima stavi parlando di un ragazzo con due ragazzi!-
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Il cuore nelle tracce // Ser Travis
FanficLei, una liceale qualunque con una mente complessa. Lui, un rapper famoso che gira l'Italia per portare la sua musica ovunque. Due vite, due storie. Si incontreranno. Una vita, una storia. [Completata. In revisione]