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-Cosa ti dovrei spiegare?- chiesi innervosendomi.

-Allora davvero ti tieni in contatto con lui.- disse, quasi delusa.

-Sì, mamma, perchè?-

-Non mi piace questa cosa.-

-E perchè?!-

-Beh, quanti anni ha?- Sbuffai ed alzai gli occhi al cielo.

-Ne deve fare ventitré a giugno.-

-Ecco, tu ne hai diciotto. Quando si è adulti la differenza di età -se è di qualche anno - non conta, ma quando si è giovani, pesa eccome! Tu sei ancora un ragazza, lui ormai è un uomo, non può stare con una diciottenne e nemmeno tu con uno così grande! Poi è una persona famosa, sai come vanno nella maggior parte dei casi: si sposano e dopo due mesi si lasciano! Lo fanno per soldi ed andare sui giornali: Giulia, è tutto business!-

-Non è business! Lui mi vuole davvero bene! Non me ne fotte un cazzo di quello che pensi, non me ne frega se ha quattro anni in più di me, resta comunque il mio idolo! Lo sai anche tu che li seguo dall'inizio, ho sempre desiderato avvicinarmi ad uno di loro, meglio se fosse stato Sercho. Ora che il mio sogno si sta realizzando, non mi impedirai mica tu o qualcun'altro di rompere i rapporti con lui! E smettila con questa storia del famoso e delle canne! Basta! È diverso con me! E poi non è tipo George Clooney che anche se va a pisciare fa scandalo sui giornali! No! Quindi lui non ci ricava nulla a mollare ragazze, anzi! Se si mette insieme con una significa che ci tiene, e quando si lasciano ci sta male! Per chi credi che siano le sue canzoni, eh? Credi siano inventate, scritte dal nulla?! Lui in quei testi ci mette il cuore, l'anima, ci mette lui stesso! Non venirmi a dire che lo fa per soldi. Non fa nulla per soldi! Né il lavoro, né l'amicizia con me!- urlai gesicolando continuamente fuori di me come non mai. Quando conclusi, respiravo affannosamente: sembrava avessi appena finito di fare una corsa. Mia madre mi guardava scandalizzata, con gli occhi fuori dalle orbite, con la bocca aperta. La potevo capire: non avevo mai urlato così tanto in vita mia e non avevo mai osato avere un confronto così diretto con lei, nemmeno con mio padre.

-Va' in camera tua e rifletti su ciò che hai detto ed a come ti sei rivolta a me.- disse a denti stretti scandendo ogni parola. Una cosa di cui erano fissati entrambi i miei genitori era il fatto di portare rispetto. Forse è colpa delle loro influenze che penso sempre che qualcuno, per meritare il mio rispetto, me ne deve dare altrettanto. 'Rispettami ed io ti rispetto', in pratica era questa la filosofia.

-Con molto piacere.- le dissi di rimando, per poi rinchiudemi nella mia stanza.

Recuperai le cuffiette ed il cellulare, mi straiai sul letto e collegai gli auricolari al dispositivo. Dopo averle inserite nelle orecchie, entrai nella mia raccolta di musica ed iniziai a scorrere i titoli delle canzoni. Selezionai 'Fly Solo' di Luca. Nonostante fosse uscito Supreme già da un bel po', i suoi vecchi pezzi mi piacevano molto, anche i primi come 'Sogni D'Odio' oppure 'Come nei film'. Poi azionai 'Bevi con me' ed altre tracce di 'Nave Fantasma'. Mentre era in corso 'Imparerai da me' mia madre fece irruzione nella camera.

-Posso chiedere di bussare, invece di entrare a proprio piacimento?- Sbuffai.

-È pronta la cena.- Detto ciò, uscì. Controvoglia spensi la musica, riposi il telefono e le cuffie sulla scrivania ed andai in salotto, dove c'erano già ad aspettarmi mia mamma e mio padre.

-Ciao.- salutai senza entusiasmo mio padre. Sicuramente lei le avrà detto qualcosa, quindi mi farà la predica.

-Sei andata a scuola, oggi?-

-No, pa'.-

-E quando pensi di tornarci?-

-Il meno possibile.-

Il cuore nelle tracce // Ser TravisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora