Il sole splendeva come fosse una sorta di tetto, e donava positività a me e ai miei due amici. A raccogliere la nostra attenzione fu una lussuosa Lamborghini parcheggiata davanti allo studio, sicuramente il gioiellino di qualche famoso imprenditore.
"Cazzo, che figata! Di chi sarà?" esclamò Alessandro, guardando colpito in una maniera esagerata il mezzo di trasporto.
Il leggero rumore di un paio di anfibi contro il pavimento ci fece voltare, senza darmi neanche l'occasione di rispondere. Era Bella, non si era accorta di noi e camminava come se niente fosse.
Sentii il cuore battermi a mille e una forte sensazione paragonabile al star per svenire e voler scomparire per sempre. Alessandro tossì, stordito quasi quanto me, e a lei non sfuggì il suono, tanto da girarsi verso la nostra direzione.
"Ehi, ciao ragazzi. Volete un passaggio?" chiese, aprendo la Lamborghini con le sue apposite chiavi. Nella mia testa rimbombavano domande del tipo 'Simone che succede?' 'Ci sei?', e risposte facilmente immaginabili, diversi no sparsi qua e là.
"N-no, grazie! Ci facciamo un giro per Roma, prendiamo una pizza.. vuoi venire? Poi andiamo in Hotel, quindi ci vedremo lo stesso" rispose Einar.
"Io ho cambiato idea, vengo volentieri Bella. Per dove sei diretta?" le domandai, guardando le facce offese dei miei due amici.
"Volevo farmi un giro al centro commerciale per riempire l'armadio, ho lasciato quasi tutto a Milano. Due braccia in più mi farebbero comodo, sinceramente" mi sfidò ad accettare.
"Ci sono! Ho sempre fatto questo genere di cose con le ragazze" mi lasciai scappare. "Lui fa tante cose diverse con le ragazze, in realtà" commentò Alessandro, mentre mi indirizzavo verso la macchina di Bella.
"Preferisco non immaginare ─ ridacchiò ─ Ciao ragazzi" entrò all'interno del congegno. Feci lo stesso e salutai con la mano i due, non riuscendo a trattenere un sorriso malizioso che lasciava all'immaginazione.
"Allora... come mai hai una Lamborghini? Non è da tutti" iniziai subito una conversazione, per non trovarmi in qualcosa identificabile come situazione imbarazzante.
"Mio padre mi ha trasmesso la passione per le macchine e fin da subito ho amato le Lamborghini, il resto è un qualcosa di cui non vorrei parlare" alzò il volume della radio.
"E quanti anni hai?" le chiesi, immaginando un'età simile o di poco inferiore alla mia. "Diciannove, come te, suppongo" rispose, guardando in modo indifferente la strada.
"Supponi bene. In quale Centro Commerciale andiamo?" continuai a farle domande.
"Il Margherita, ne ho sentito parlare ─ fece spallucce, io iniziai a cambiare le stazioni radiofoniche finché sentii l'attuale hit italiana ─ Porca puttana, leva questa merda!" si affrettò a cambiare stazione.
"Non ti piace Sfera Ebbasta?"
"Storia lunga" affermò.
"Se andiamo al Margherita di tempo ne abbiamo" dissi, lei mi guardò con la coda dell'occhio piuttosto male. Era un lato del mio carattere voler sapere tutto su una persona, conoscendola, mentre gli altri erano sempre più predisposti ad aspettare del tempo prima di confidarsi.
"Okay, l'hai voluto te ─ sospirò quasi infastidita ─ È il mio ex fidanzato, ci siamo lasciati da poco. Si chiama Gionata comunque, e mi ha tradita con una zoccola due mesi fa, ma non mi dispiace, anzi, per fortuna che è finita"
"In effetti sentivo di averti già vista da qualche parte! Io ho sempre creduto che la vostra non fosse una relazione normale, con tutte le puttane che si scopava, insomma... pensavo che tu fossi una di loro, chi è la stupida che pensa che quello sia fedele" ccommentai.
"Io? Grazie! Comunque non l'ho mai creduto, non solo con lui, con tutti i miei ex fidanzati. Ho una sfiga pazzesca in amore, mi rende cieca al centouno per cento ─ continuò ─ Ma non capisco neanche perché ti sto dicendo queste cose, ora tocca a te"
"Mh, il mio sogno era diventare come Carlo Cracco. Tre anni fa ho scritto la mia prima canzone per conquistare quella che oggi è la mia ex ragazza, le ho dedicato granparte delle mie canzoni ma ora è finita definitivamente" raccontai brevemente.
"Ne hai quattro di canzoni, capirai. Io per lui ho rinunciato a tutto, addirittuta alla mia famiglia che non lo accettava ed aveva delle buone motivazioni per farlo" ribattè.
"Come fai a sapere che ho quattro canzoni, eh? ─ la vidi sorridere per essere stata scoperta ─ Sgamata! Stalker che non sei altro!"
"La tua ex era amica di un amico di mio fratello. Lui ti conosceva di vista, e le voci correvano per varie zone di Roma, sopratutto per le scuole. A me sono arrivate, fine, e sono una grande fan del programma: nient'altro" si giustificò.
"Sì, certo. Ci credo eh"
"Ma cosa? Cosa dovrei aver mai fatto? Meno film mentali, grazie ─ sorrise, svoltando l'angolo ─ Comunque.. altro da raccontarmi? Che genere di musica ascolti, non so, qualcosa in più da sapere sul tuo conto, oltre al fatto che sei un idiota" parlò.
"Ehm, ascolto R&B, i miei punti di riferimento nella musica sono PartyNextDoor, Drake e Bryson Tiller. Non ha importanza però, di solito scrivo quando perdo la testa per qualche motivo e non riesco a ragionare lucidamente" rivelai.
"E tipo quando?" domandò.
"Quando incontro una tipa che mi piace troppo, e lei si comporta in un modo che mi fa pensare a lei nel più pervertito dei modi, ecco tutto" provai a farle capire il mio interesse, senza entrare troppo nel dettaglio.
"Fai schifo, lasciatelo dire. Accenderò una candela per le future tipe, o dovrei dire vittime?" continuò ad insultarmi, risultando solo più eccitante.
E finalmente, Centro Commerciale Margherita.
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La Nuova Stella Di Broadway.
FanfictionSimone Baldasseroni, in arte Biondo, classe '98, è il classico rubacuori, difatti si è avvicinato alla musica grazie alla sua ex ragazza. È sensibile, genoroso, protettivo con chi ama e con chi vede debole, cerca sempre di prendere ogni cosa in modo...