Capitolo 82

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Uno degli errori più grandi della mia vita lo commessi in un giorno come gli altri, senza aspettarmelo minimamente, in un caldo pomeriggio di fine maggio. La solita posizione e la solita birra, ma una cosa diversa che aveva catturato la mia attenzione che, da più di due settimane, era concentrata su una persona in particolare, Emanuele mi stava chiamando.

Risposi chiedendogli cosa volesse, lui mi propose di andare in una di quelle feste per giovani dove andavamo prima più volte alla settimana a fare baldoria, per staccare la mente, tornare alle nostre abitudini. Ci pensai un po', giusto qualche secondo, e poi proferii delle parole che già si immaginava dal mio tono di voce quasi drammatico: no, non vengo. Non sono in vena.

Due punti, una virgola e una bella faccia tosta a rispondergli di no, se c'era una cosa che Emanuele sapeva fare, era convincere. Una serata fra amici, niente donne poiché avevo la mia, poco alcool, il solito, e il ritorno a casa ad un orario decente.

Così accettai, pensando che non ci fosse niente di male a divertirsi un po' e festeggiare il mio rientro, le undici non tardarono ad arrivare e io mi preparai. Indossai una semplice t-shirt bianca e dei jeans neri, pettinai i capelli e spruzzai il classico profumo da uomo. Ai piedi optai per un paio di Yeezy ed uscii, i miei due amici mi stavano aspettando nell'auto di Brian. Il Serendipity non era molto lontano da casa mia, circa un chilometro, uno o più.

Quando lo vidi da fuori mi vennero in mente un sacco di ricordi, com'era la mia vita prima e chi ne faceva parte, la monotonia delle feste e del divertimento, che poi, in realtà, tanto divertente non lo era più. Quella vita stava diventando una tortura per me, avevo qualcosa a cui aggrapparmi; la musica. La mia famiglia era contraria a quel sogno che certe volte avevo addirittura definito stupido, ma essendo indipendente al cento per cento, non mi ero lasciato abbattere e convincere ed ero andato a fare quel Casting in cui credevo davvero poco.

Entrai e lì la mia vista venne offuscata da tutto il fumo che c'era, puzza di alcool, persone che già a quell'ora erano ubriache. Cominciai a ridere e diedi una gomitata a Brian, sembravo essere tornato quello di sempre, che si fermava a guardare ogni ragazza per vedere se valeva la pena o meno di farci qualcosa.

Andammo a prendere uno shot, il primo di una lunga serie. Ballai, mi divertii in poche parole, Bella era praticamente scomparsa, come se non fosse mai arrivata ad Amici e io non l'avessi mai conosciuta. Mi sentivo single, anzi, neanche io ricordo come mi sentivo, ricordo solo che il giorno dopo mi sentii uno schifo.

Mi stavo scatenando, a tal punto che addirittura Brian mi aveva detto che era meglio tornare a casa perché la gente mi conosceva e avrebbe potuto riprendermi, nel caso Bella avesse visto qualcosa, lì sarebbe spuntato qualche problema, ma io non ricordavo neanche della sua esistenza per quanto avevo bevuto.

Continuai a ballare e, non ricordo come, ma trovai più equo non tornare a casa andando invece in un hotel, non da solo. Quella notte feci una cosa che non dovevo fare, una cosa che non credevo sarei stato mai capace di fare, anche con l'assunzione della droga più potente di sempre, ma lo feci, senza ritegno e senza pensare alle conseguenze. Forse perché non credevo che ne sarebbero state, o forse perché non stavo assolutamente pensando, stavo solo facendo, peccando.

[...]

Aprii gli occhi in due fessure e poi focalizzai l'immagine davanti a me, un comodino di legno con sopra il mio cellulare, ma non era il mio. Scattai in piedi e mi accorsi di essere nell'hotel vicino casa mia, da solo, ma il letto era evidentemente stato occupato anche da un'altra persona.

In un attimo mi vennero in mente tutti gli accadimenti della notte precedente, l'alcool, la gente, persone che mi chiedevano le foto e mi domandavano se io e Bella ci eravamo lasciati, poi quella ragazza bionda dalle curve attraenti. Mi sedetti al bordo del letto mettendomi le mani in testa, non riuscivo a crederci, doveva essere per forza uno scherzo.

Come avevo potuto? Come avrei fatto d'ora in poi a guardarla? O a parlarle? O a dirle che l'amavo e che non avrei mai potuto fare una puttanata simile? Come potevo sentirle dire che dovevamo sempre dire la verità perché i rapporti solidi erano quelli sinceri senza sentirmi una merda? Come avrei fatto a dormire la notte? Come sarei riuscito a pulirmi la coscienza?

Le opzioni erano due: o le mentivo per tutto il tempo della nostra relazione o glielo dicevo e la perdevo per sempre. Ma nel caso non le dicessi nulla, avrei vissuto con la paura che qualcuno avesse visto qualcosa.

Presi il cellulare, erano le nove di mattina. Fra le news principali della giornata trovai un articolo dedicato a me; Biondo e Bella Walmart di Amici17 si sono lasciati? Il presunto tradimento fa pensare. [FOTO]

Lo aprii più velocemente che potevo, stavo tremando, c'erano delle foto mie e della ragazza bionda davanti all'hotel prima che entrassimo. Secondo i media o io e Bella ci eravamo già lasciati o l'avevo tradita ad ogni effetto, in neanche due settimane avevo rovinato tutto.

Fanculo.

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