Capitolo 8

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Percorrevamo la stanza mentre alimentavamo le nostre menti di silenzio sano, in attesa della mia vecchia tutor e aggiungerei anche piccola cotta, la vivace e dolce cantante dalla chioma rossa che stava ultimamente spopolando nelle Radio e nelle Arene italiane.

"Ciao ragazzi! Sono veramente felice di vedervi. Com'è?" diede due baci sulle guance ad ognuno di noi, presentandosi con quel sorriso coinvolgente che la rendeva praticamente unica nel suo genere.

"Freschi" rispose lei, mentre giocava con l'anello d'argento, caratterizzato da una croce piantata al centro.

"Mh, devo esserne contenta? Ora vi parlo del lavoro che volevo fare con voi, è molto semplice, vi chiedo solo di essere voi stessi l'interpretazione del brano" cominciò.

"Allora.. Bella, una cosa che rimpiangi? Così, a caso. Puoi pensarci quanto ti pare, voglio proprio sapere lo sbaglio più grande che hai fatto" le chiese direttamente.

Lei esitò qualche secondo prima di rispondere, forse perché non voleva deludere le nostre aspettative o forse perchè erano così basse in confronto a cosa avrebbe detto che non era sicura di voler dire veramente la cosa.

"Se avessi saputo com'è fatta una cosa sicura avrei passato meno tempo a cadere tra braccia che non lo erano" sussurrò, spacciandoci completamente.

"Bellissima frase... e tu Biondo? Abbiamo avuto occasione di parlare già in precedenza e ti avevo promesso una lezione di tecnica ma alla fine sono tornata per una cosa più bella. Qual è l'errore più grande che hai mai commesso?" continuò.

"Penso di essermi sottovalutato troppo in questi anni. La cosa che mi spinge ad andare avanti è il fatto che credo in me stesso dal giorno zero, quando io ero l'unico stronzo a cantare Quattro Mura e dicevo ma sì facciamo il video, cosa potrà mai succedere, al massimo rimorchio qualcuna della mia scuola" rivelai.

"Quindi entrambi avete due buone basi, tu hai sbagliato nello scegliere le persone di cui fidarti, mentre tu hai sbagliato a sottovalutarti nel corso degli anni. La canzone che vi farò cantare è Bad Things di Camila Cabello e Machine Gun Kelly, come ben potrete immaginare è una canzone che vanta anche di una parte rap che tu Biondo dovrai riscrivere in italiano. Mi è piaciuto molto quando hai riscritto la tua parte in Dark Horse e vorrei che rifacessi la stessa cosa con la stessa intensità. Conoscevate la canzone?"

"Io sì, l'ho ascoltata a ripetizione per qualche settimana ed ero totalmente in fissa. Penso che rileggendola un attimo potrei memorizzarla per bene dato che già la so. È già un punto a favore" intervenì Bella.

"Io no, spero che rientri un minimo nel mio stile e che sia facile. Però.. okay, ce la metto tutta" dissi in modo deciso.

"Perfetto, allora io vi lascio andare subito. Ci rivediamo domani e voglio vedere qualche spunto scritto da entrambi, credete di potercela fare per domani?" domandò.

"Forse.. cioè sì, ci stiamo su tutto il giorno e domani ti facciamo vedere" risposi un po' incerto.

"Sono contentissima. Grazie mille ragazzi e a domani quindi!" esclamò raggiante, salutandoci nuovamente. Uscimmo da lì con un'aria differente da quando eravamo entrati, e ciò era probabilmente dovuto al fatto che oltre ad esserci confidati con Annalisa, ci eravamo confidati l'uno con l'altra.

"Ci vediamo stasera in hotel? Devo tornare a casa oggi pomeriggio e non ho tempo per scrivere, ti raggiungo il prima possibile" ruppe il silenzio che si era creato.

"Okay, quando sei arrivata mandami un messaggio e vedo se ci sono altri in stanza. Dobbiamo essere soli per concentrarci, non credi?" cercai di non apparire troppo esagerato.

"Sì sì, hai ragione. Allora a dopo, io corro" mi diede un bacio veloce sulla guancia, senza neanche dare peso al suo gesto, andando velocemente verso l'uscita degli studi per raggiungere la sua auto.

Decisi di tornare in Sala Relax, dove potevo concendermi una comoda chiaccherata con i miei amici, cosa che non facevo da un po' ultimamente a causa di Bella. Non per colpa sua, ma perché tendevo ad andarle sempre dietro, senza mai darle l'opportunità e il momento di stare sola durante la permanenza negli studi.

"Ehi Sex Symbol freddo, com'è andata la lezione con Nali? Si è riaccesa la fiamma oppure è una cosa seria con la Lambo" chiese Alessandro, nella sua posizione da ragazzo stanco.

"Niente. Niente di niente. Insomma, è simpatica e tutto, ma è stata una cosa passeggera quella specie di cotta. Con Bella è diverso, non ricordo neanche com'era il mondo prima di lei" mi sdraiai comodamente.

"Simone innamorato di nuovo gente, è durata poco la sua pausa da Latin Lover ─ gridò ─ Ma quindi cosa mi racconti? Com'è la mora? Te la sei già.. mh, hai capito dai" non usò mezzi termini.

"No, ma magari! Oggi mi ha dato il primo bacio sulla guancia, stavo tutto preso male e ora vorrei scrive un disco te giuro" raccontai con gli occhi sognanti e un sorriso praticamente irremovibile.

"Parli pure in romano dopo il bacettino sulla guancia, devi tornare te stesso: Sex Symbol freddo" fece riferimento a qualche mese fa.

"Ma quale Sex Symbol freddo, vorrei stà così per sempre" continuai, provocando una risata da parte sua e dagli altri che ci stavano ascoltando insistentemente per godersi la mia Love Story immaginaria.

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