Capitolo 36

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Il week-end era durato fin troppo poco, neanche il tempo di essere felici della giornata libera che eravamo tornati nella nostra, ormai, quotidianità. Stavo ripassando il brano che mi avevano assegnato, il primo che avrei cantato lì in italiano, Una Finestra Tra Le Stelle di Annalisa, ma non era l'unico che dovevo preparare, insieme al mio inedito che volevo al più presto riproporre in puntata.

Sentii chiamare il mio nome così mi tolsi la cuffia sinistra spostando lo sguardo dato che la mia coscia stava coprendo tutto ciò che c'era davanti a me; ero sdraiata. Nessuno aveva pronunciato il mio nome, forse era solo la mia impressione.

A distaccare la mia mente da quel pensiero fu Silvia, una delle principali rappresentanti della produzione del programma, che doveva avvisarci del fatto che fra pochissimo sarebbe stato trasmesso un filmato. Mi sistemai e vidi Simone sedersi accanto a me, non avevamo ancora parlato con gli altri e ce ne stavamo un po' fra le nostre.

Spesso mi sentivo in colpa e devo ragione a ciò che tutti gli altri dicevano, gli avevo tolto tutto quello che aveva prima che venissi, senza neanche volerlo fare, senza neanche accorgermene, sempre se era veramente così. Lo schermo si accese e la mia attenzione si spostò direttamente su quello.

Questa settimana ci sarà una gara di inediti: "IDGAF" di Bella VS "Salutalo Da Parte Mia" di Einar.
Oltre ad essa, ci sarà una comparata di ballo. PA2 What Is Love: Lauren VS Filippo.

Simone mi diede una gomitata provocando in me un sorriso che tentavo di nascondere. Era evidente che questa settimana i componenti del Fuoco avrebbero stracciato quelli del Ferro, ma non aveva importanza, quello che mi interessava all'interno della scuola era la buona sorte mia e del mio ragazzo.

Continuai a ripassare fino a quando non venni chiamata per fare lezione con una tutor, Annalisa. Avendo assegnata come cover la sua canzone aveva trovato perfetto fare una lezione con me, anche perché aveva delle cose da perfezionare nella mia tecnica e nella mia interpretazione.

«Buona fortuna, dopo parliamo!» mi disse Simone, andai verso la Sala Canto e salutai subito Nali. Era sempre disponibile e carina con noi alunni, ed era tutto sicuramente dovuto al fatto che parecchi anni prima si trovava nei nostri stessi panni.

«Allora... come ti sembra questa settimana?» si sedette accanto alla nostra insegnante di tecnica, di nome Antonella, che non veniva nemmeno mostrata frequentemente durante i Daytime.

«Impegnativa, insomma devo rimettermi al pari. Ho due cover e il mio inedito da sistemare, che tuttavia è in gara contro quello di Einar» le risposi riassumendole le informazioni principali.

«E come ti senti nei riguardi di questa gara di inediti? Competitiva? È molto importante questo perché ti dà una carica e un'energia grandissima» mi chiese.

«Lo sono sempre, qui c'è di tutto tranne che amici, sai. Sono arrivata qui per uno scopo e continuo a rispettarlo nonostante le cose non stiano andando proprio come avevo progettato, sono stata colta di sorpresa» spiegai.

«Mh, capisco. Mi fai sentire la cover della mia canzone? Sistemiamo qualcosina visto che è la prima canzone che fai in italiano qui ad Amici» propose.

«Certo» le sorrisi, sistemando il microfono al sostenitore e aspettai che la base partisse. Cantai solo la prima parte del brano, fermandomi alla fine del ritornello.

«Partiamo con il presupposto che mi piace tantissimo come canti in italiano e che dovresti farlo più spesso anche se hai una preferenza verso l'inglese perché è più contemporaneo al giorno d'oggi. Cioè, è una scorciatoia per arrivare ad un successo internazionale. La musica italiana si prende più seriamente, sopratutto per i testi. Ecco, io trovo che in te manchi un'emozione nella musica italiana» cercò di farmi capire.

«Beh, questa è una cosa che mi hanno fatto presente più di una volta ma che con il genere che faccio io non ha molta importanza quindi non ci ho dato troppa importanza. Se su questa canzone trovi che io mi debba impegnare su quello, posso provarci ma non so come fare» dissi.

«Hai qualcuno a cui dedicare questa canzone? Presumo di sì, che te lo chiedo a fare. Tu devi pensare di avere quella persona di fronte, non hai nessuno strumento per parlargli se non questa canzone. È l'ultima cosa che puoi dirgli e le parole non contano, devi comunicare con gli occhi, con l'emozione» riuscì a farmi capire cosa intendeva. Annuii.

«Ora volevo sentire l'inedito, non so come sia quindi vorrei esprimere un parere a primo impatto. So che il tuo primo inedito, che non è uscito nemmeno quando stavi qui dentro, ha raggiunto venti milioni di visualizzazioni. Il problema è che la gente conosce la canzone, e non te, devi avere qualcosa in più e voglio sapere se in questa canzone c'è» mi sorrise.

[...]

Tornai in Sala Relax mentre stavo metabolizzando tutto quello che Annalisa mi aveva detto, erano cose molto positive ma avevo comunque molto su cui lavorare. Fra tre mesi sarebbe iniziato il serale e sentivo già una forte pressione da parte dei professori, era una competizione ed io ero in grado di competere, ma c'era qualcosa che mi mancava.

Simone non c'era, visto che non c'ero ne aveva approfittato per andarsi a fare una lezione di tecnica, e finalmente io avevo capito cosa mi mancava. Prima ero la solidarietà in persona, per me era facile, ero forte, completa, eppure quando lo avevo conosciuto più a fondo, mi ero accorta che non era completezza la mia. Piano piano mi rendevo conto di quanto fossi nulla senza di lui, non riuscivo a vivermela da sola un'esperienza del genere, e per quanto fortemente tenessi alla musica non avevo la mia identità.

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