Sabato sera e pochi minuti alla puntata, quella mattina stessa i miei amici avevano terminato quello spettacolo di graffito, lo avevo fotografato un miliardo di volte ma non intendevo assolutamente pubblicarlo sui miei Social Network, non prima che lo vedesse lei.
Sul tavolo davanti a noi c'erano bottiglie di birra su un pacco da sei, pizza in scatola, patatine su una ciotola e le nostre amate Marlboro Gold. Sempre di mattina mi ero fatto una ricarica per poterla votare ogni volta che ce n'era occassione, e poter votare anche Filippo e Bryan, per farli vincere e farla andare conseguenzialmente in terza fase.
Doveva vincere la puntata per capire che ce la poteva fare, durante la settimana era spenta, ma sicuramente ridotta meglio di quando ci avevano divisi in due squadre differenti. Mancavano tre puntate e la finale era a due passi da lei, non poteva mollare proprio in quel momento, non gliel'avrei permesso.
Tre puntate per quanto potessero sembrare poche per chi stava in casetta erano l'infinità, non avevi contatti con l'esterno e quel pensiero ti affollava nella mente, in più avevi tantissime ore di lezione a seconda dei brani assegnati, dovevi anche studiarli e preparare duetti o esibizioni in terza fase. Quando mi annoiavo io, per esempio, scrivevo, infatti avevo altri brani da presentare alla eventuale casa discografica con cui avrei firmato.
Alex Petroni, la mia specie di manager, o meglio, la persona che aveva creduto in me prima di chiunque altro, stava facendo un sacco di affari con tante aziende, avevo già tantissime tappe di instore in giro per l'Italia e a giugno sarebbe uscito il primo disco.
Delle urla troppo familiari mi risvegliarono da quei pensieri, erano le nove e dieci e la puntata era appena iniziata. I miei due amici mi osservarono come per vedere la mia reazione, in effetti vedere quel palco da quella prospettiva era molto diverso e faceva una certa attuazione.
Quando i ragazzi entrarono vidi Bella emozionata e, come sempre, era bellissima. I capelli neri le ricadevano sulle spalle in un movimento ondulato, il trucco leggero, le mani tremolanti che tenevano il microfono, la sua solita camminata veloce per non farsi vedere più di tanto, ma tanto, anche con il più veloce dei passi, sarebbe stata lei l'unica che sarei mai riuscito a vedere.
«Brò, che fai piangi? Dai, ma che sei diventato in sette mesi? Non hai mai pianto in diciannove anni di vita» si lamentò Emanuele, non stavo piangendo. No. Non ero ancora arrivato a quel livello, ma ero emozionato e per me l'emozione era qualcosa di totalmente estraneo.
«Non me dovete rompe, okay? Volevo vedè la puntata co voi credendo che ve facesse pure piacere ma se fate così me la guardo in macchina sul telefono. Sapete quanto ci tengo a vederla ed è un motivo in più per finirla» dissi.
«Scusa Simo, stavamo solo a scherzà. Pare che non ce conosci» si giustificarono ma la mia attenzione era fissa sul televisore.
Ogni suo primo piano era una scossa, quello sguardo e quegli occhi, quelle labbra carnose tinte con un colore matte sul nude, pure i graffi che mi lasciava sulla pelle con quelle unghie micidiali mi mancavano. Ero perso senza di lei, ero completamente pazzo di lei e non potevo farci nulla.
La prima fase non c'era più, bensì ci sarebbe stata la sfida fra Bryan e Lauren che occupò circa tre quarti d'ora aggiudicando come vincitore chi mi aspettavo, ovvero Lauren. Ero felice per lei, eravamo amici e lo ero anche con Bryan. Mi dispiaceva semplicemente per lui.
La prima persona ad esibirsi in seconda fase fu proprio Bella con Make You Feel My Love di Adele, avevo la pelle d'oca, quando la vedevo davanti a me non davo così tanta importanza al suo talento e alla sua vocalità pazzesca, alla sua estensione vocale e all'intonazione. Davo importanza solo all'interpretazione che, in questa cover più che mai, dava i brividi.
«Mi manchi, Simone» sussurrò a fine canzone abbassando la testa. Deglutii a fatica e sentii lo sguardo di Emanuele e Brian su di me. Mi veniva da piangere, da urlare, da raggiungere lo studio e andarla a prendere, baciarla, abbracciarla, prometterle che da quel momento in poi non ci saremmo più divisi, come se fosse una cosa possibile.
Quando cominciò a cantare Carmen mi svegliai da quella specie di sogno e andai a votarla, infatti fu lei a vincere con una buonissima percentuale. Mi sentivo il cuore in gola ogni volta che la vedevo, una settimana era troppo tempo per me, il nostro rapporto si era rafforzato così velocemente e non credevo potesse esistere un sentimento, almeno non a soli diciannove anni.
Credevo che, sempre se ne avessi avuto l'opportunità, l'amore sarebbe arrivato a circa trent'anni, quando la consapolezza rientrava fra le mie caratteristiche. Ma sopratutto, non credevo che si trattasse di qualcosa del genere. Sapevamo entrambi di essere simili, se ci sfioravamo prendevamo fuoco come due fiammiferi.
Dopo un numero per me troppo elevato di prove venne rischierata con Another Love di Tom Odell, un altro brano triste che veniva reso ancora più grigio dall'utilizzo di un pianoforte. Lei c'era seduta sopra e sembrava un angelo, il fumo da palcoscenico le arrivava fino a metà caviglia e rendeva l'atmosfera più rilassante di quanto già fosse.
Quando terminò scese con un piccolo salto e lì mi fu inevitabile sorridere, Maria la fermò prima che si andasse a sedere e io chiese a Brian di votare il codice 03. Lui lo fece, mentre io seguivo attentamente ogni vicenda che la riguardava anche nel più minimo dei modi.
«Giulia?» chiese per farla intervenire, lei prese un microfono e parlò.
«Io trovo che Bella sia giusta, mi ha emozionata tantissimo ed è una delle mie preferite qui dentro. Ha qualcosa dentro che le permette di fare pezzi in questo modo e niente... la trovo molto portata per qualunque brano» disse.
Lei la ringraziò facendo un altro dei suoi adorabili sorrisi e si sedette, ma fortunatamente anche la prova successiva la rendeva protagonista insieme a Filippo ed Einar. Avevano un duetto su Airplanes di B.o.B. e Hayley Williams, Filippo aveva scritto nelle barre.
A differenza delle altre volte, non c'era una performance specifica che mi avrebbe potuto infastidire e probabilmente non ce l'avevano messa proprio per me, ora che stavamo lontani, non dovevamo fare neanche la minima cosa che potesse creare un litigio.
Vinsero loro e alla fine della seconda fase fu proprio la squadra bianca a vincere, in terza fase ci andarono lei e Filippo. Ero teso di vedere cosa si sarebbe messa, cosa avrebbe cantato, se si trattava di qualcosa di sexy o di romantico. In ogni caso, i miei occhi sarebbero stati benedetti.
Ad un certo punto alcune luci dello studio si spensero, e quelle ancora accese si concentrarono sul palco, IDGAF, come avevo fatto a non pensarci prima. La sua voce era davvero perfetta per quella canzone, la sua canzone, scritta e creata da lei stessa. Come sempre c'erano solo donne attorno a lei e come richiedeva vestite di tanti colori diversi. A proposito, lei era vestita di viola [1].
A farmi capire che non ero solo io a pensare che fosse spettacolare, ci pensò la commissione esterna che la votò e di comsgue
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La Nuova Stella Di Broadway.
FanfictionSimone Baldasseroni, in arte Biondo, classe '98, è il classico rubacuori, difatti si è avvicinato alla musica grazie alla sua ex ragazza. È sensibile, genoroso, protettivo con chi ama e con chi vede debole, cerca sempre di prendere ogni cosa in modo...