La Nuova Stella Di Broadway.

Capitolo 47

Stavamo divorando tutto ciò che avevamo ordinato poco fa, Bella stava tentando di trasferire i file della chiavetta nel cellulare con un semplice cavo USB che le aveva dato il suo fotografo. Alla fine si era dimostrato un ragazzo simpatico, più che altro la sua migliore amica. Ricordo che quando mi stava raccontando un po' di sé, all'inizio, mi aveva rivelato di non avere un buon rapporto con le ragazze.

«Eccole, finalmente! Nicole, vieni qui. Ci aspetta un lungo lavoro» le parlò come se io e Filippo non fossimo presenti. Ah, le ragazze! Sentii dopo qualche secondo vibrarmi il telefono in tasca: @bellawalmart ha pubblicato un nuovo post.

Nella foto indossava un tubino rosso dal tessuto in camoscio, con un'intrecciatura ai fianchi in ognuna delle due parti. Risaliva sicuramente a prima che venisse a far parte del programma, ma poco importava, non ero quel tipo psicopatico che vietava tutto alla sua ragazza. Non ero maschilista, per niente.

Commentai scrivendole 'Lo dai il numero?', lei sospirò sorridendo e capii che stava rispondendo al mio commento. 'Scusa ma il mio tipo non vuole', tipico. E fa bene, pensai, ma lo trovai meno adatto da scrivere. Ad un certo punto sulla mia schermata apparse l'immagine di mia madre, mi stava chiamando.

«Ehi ma', com'è? Tutto bene?» le domandai, Filippo e Nicole guardarono Bella che intanto si sentiva un po' in imbarazzo. La capivo perfettamente.

«Tutto a meraviglia, più che altro te come stai, come va ad Amici? Dove stai ora?» mi chiese.

«Va tutto bene insomma, apparte le critiche che ci stanno su. Comunque ora sono al Mc, con tre dei miei amici dal programma. Abbiamo quasi finito di mangiare» risposi girovagando.

«Quali tre amici? Amici o amiche? O fidanzatine? Cos'è questa storia di te e Bella, me la dovresti far conoscere sai..» si azzardò a dirmi.

«Sono con Filippo, Nicole e Bella. Comunque, è una cosa seria, non è come le altre storie. Dovresti essere fiera di me, mamma» sorrisi sfacciatamente alzando il sopracciglio come per vantarmi.

«Lo sono, B. Me la passi? Due chiacchere, non farò pressione e niente del genere. Voglio solo dirle che la appoggio su, passamela» propose, mettendomi un po' in subbuglio.

«Tieni, Bella. Mia mamma vuole parlarti un attimo» le passai il mio cellulare, lei mi guardò entrando nel panico più assoluto. Respirò e prese il cellulare, cercando di essere il più naturale e tranquilla possibile.

«Salve, io sono Bella, la fidanzata di suo figlio» le disse come prima cosa. Filippo e Nicole si sbatterono la mano sulla fronte contemporaneamente, io tentai di trattenere una risata e non mi era molto difficile dato che stavo morendo di ansia pure io.

Non riuscivo ad ascoltare e vedere bene la scena, ma dopo qualche decina di secondi aprii gli occhi e la vidi ridere. Chissà cosa si stavano dicendo e chissà cosa mia madre ne pensava di lei; per una volta mi interessava realmente.

«È stato un piacere, spero di vederla anch'io dal vivo al più presto» la salutò così. Quell'anchio mi puzzava, a mia madre lei stava veramente bene? Tutte le mie ragazze, nonostante non le avessi mai portate a casa ufficialmente se non la notte per fare sesso, non le stavano molto simpatiche.

«Tieni, tua madre è così simpatica e... romana! Mi ha invitato a cena uno di questi giorni, probabilmente dovremo rimandare per colpa del programma e la data sarebbe tra un bel po' di tempo» mi ridiede il cellulare.

«A cena? Ragazzi questa è una cosa seria. La cena è più importante che il pranzo» intervenì Nicole un po' scossa. Aveva ragione, mia madre non invitava mai nessuno che non fosse di famiglia a cena, era la sua regola principale e ciò era sia preuccupante che bello allo stesso tempo.

«Comunque... questa foto è fantastica» si avvicinò a me, mostrandomi una nostra foto fatta oggi non a scopo di venire bene ma solo per divertimento. Io ero nella mia solita posizione, con le gambe piegate e il gesto delle corna, lei aveva una mano sulla mia spalla e stava di profilo.

Le chiesi di mandarmela e la postai su Instagram scrivendo 'ciao Bella' aggiungendo l'emoji della pesca, in quella immagine era evidente il suo lato B, perché nasconderlo. Volevo far rosicare tutte le persone che ci avevano giudicati, perché noi eravamo felici e molto probabilmente loro non lo erano abbastanza.

«Fili, 'namo a pagà?» gli domandai alzandomi in piedi. Le ragazze aspettarono e poi si rimesero le giacche, Bella aveva un giubbino simile al mio, l'unica differenza stava nel fatto che il suo fosse corto, a vita alta come i leggins in pelle, sotto portava un top a fascia che mi lasciava cadere nella tentazione.

Tratteniti e controllati, Simone.