Capitolo 23

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Nella stanza d'Hotel che condividevo con Nicole, dove dovevo restare fino a mercoledì, era tutto fin troppo disordinato. Avevamo unito i nostri trucchi sopra al comò, che aveva uno specchio sopra. Ci stavamo preparando per la festa, erano le dieci e mezza e stavo per uscire con Simone, a mezzanotte l'avrei portato in quella discoteca, quando sarebbe stato troppo stanco ed assonnato per rendersene conto.

Indossavo un abito nero con degli inserti di pizzo, parecchio scollato [1], lungo fino a metà coscia. Misi la colla sulle ciglia finte scuotendole, per poi metterle e dare un'ultima passata di mascara della Benefit. Sulle labbra applicai il Mary Jo K, un Matte Liquid Lipstick della Kylie Cosmetics, la mia marca di prodotti preferita, insieme alla MAC.

Sentii bussare la porta così mi precipitai ad aprire prima che Simone entrasse da solo vedendo che anche Nicole si stava preparando, avrebbe cominciato ad avere qualche dubbio e pensiero. Era improbabile che una festa a sorpresa si tenesse a mezzanotte precisa.

"Ciao Simo, aspetta qui fuori un attimo" sorrisi, spalancai la porta ed indossai il cappotto nero che nascondeva il vestito. "Ci vediamo dopo, mi raccomando, per qualunque cosa chiamami e assicurati che ci siano tutti. Conto su di te.. e su sua sorella!" sussurrai a Nicole, lasciandole un veloce bacio sulla guancia.

"Ehi, eccomi. Allora, come va?" domandai, lui era carinissimo. Indossava una semplice t-shirt bianca, dei blue jeans e un giubbotto bomber verde militare. Ai piedi aveva un paio di Yeezy beige, mentre io avevo optato per un paio di stivali alti di Quanticlo.

"Come sempre, bene. Sono un po' di cattivo umore perché tu dopodomani partirai e ci ritroveremo a gennaio, chissà cosa succederà a gennaio" disse evidentemente motivato.

"Chissà cosa succederà prima di gennaio, direi" mi lasciai scappare, ma lui non riuscì a capire cosa intendessi neanche lontanamente.

"Cosa potrebbe mai succedere? Mancano due fottuti giorni e per non farci mancare nulla siamo anche pieni di impegni, non avrei mai creduto che fosse una cosa così impegnativa. Non vedo la mia famiglia da un bel po', dovrò dare loro delle spiegazioni, riguardo te, riguardo tutto" rivelò.

"Riguardo me?" gli chiesi curiosamente, volevo che ammettesse che fra noi c'era qualcosa di forte, cosa che nessuno dei due aveva ancora specificato. Se così fosse stato, in quel momento noi avremmo passeggiato da fidanzati.

"Insomma, l'hanno capito tutti che sto sotto mille treni per te, l'unica che non l'ha capito sei proprio tu. Loro ce l'hanno a morte con me, sono stato stupido a non cercarli, hanno aspettato che lo facessi io ed ecco il risultato" rispose.

"Non parli neanche con tua sorella? Avete all'incirca la stessa età, dovreste farlo" lo incitai a parlare più dettagliamente, Sara mi aveva detto che lui le parlava quasi solo di me e delle ragazze non le aveva mai parlato, continuava a ripetere che era decisamente innamorato, e sapeva di esserlo.

"Lo facciamo da un po', prima lei non sapeva neanche che fumavo, ora è la persona che mi conosce meglio di tutte. Penso che questo allontanamento sia stato solo un modo per legare, ma lo rifarei. Grazie a questa esperienza ho conosciuto una persona" sorrise.

"Chi? Filippo? Einar? Chi? Davvero, non capisco" restai al suo gioco.

"È una ragazza molto bella, ha una voce spettacolare. È forte ma allo stesso tempo fragile, se la guardi negli occhi è un casino, ma sopratutto non devi mai entrare nella sua testa, perché rischieresti di perderti. Possono passarle mille pensieri negativi per la mente, ma tu crederai sempre che vada tutto bene. È così trasparente, eppure non traspare per niente" mi descrisse.

"Oh, ti prego! Rivelami il suo nome, mi incuriosisce ─ aprii la porta dell'Hotel, tenendo Simone per mano ─ Non mi viene proprio nessuno in mente, te lo giuro. Un altro indizio, ti prego!" continuai.

"Ha i capelli castano scuro e gli occhi del medesimo colore, credo che abbia una passione per le unghie esagerate, ma non ne sono certo. È quel tipo di ragazza che fa perdere la testa a tutti per qualche minuto, ma a un solo ragazzo per ogni minuto. Ora che ci pensi meglio, chi credi che sia, huh?"

"Mh, sei sicuro faccia parte del programma? Guarda, mi arrendo! Dimmelo te" mi finsi delusa da me stessa.

"Sei tu, Bella. Non te l'aspettavi, eh?" sussurrò sulle mie labbra, dopo avermi appoggiata al muro. Non risposi, gli accarezzai il volto con la mano, tenendola ferma sulla sua mandibola. Fu un attimo, lui si avvicinò maggiormente mordendo il mio labbro inferiore, io non riuscendo a resistere diedi inizio al nostro bacio.

1: Il vestito di Bella.

1: Il vestito di Bella

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