«Bella.. Bella, svegliati» sentii una voce e poi delle mani sul viso, aprii lentamente gli occhi e mi alzai di scatto vedendo Simone davanti a me. Cosa ci faceva nella casetta bianca? Cos'era successo? Poi, neanche a pensarci troppo, che realizzai il tutto, sentii i ricordi della giornata precedente raffiorarmi nella mente e così un sorriso si fece spazio sul mio volto.
«Buongiorno, buongiorno a tutti!» dissi con un tono di voce dolce e premuroso, assolutamente non da me; era un giorno da segnare sul calendario.
Mi sbrigai a farmi la doccia e presi quindi tutto il necessario, oltre all'intimo anche lo shampoo, il balsamo e i cristalli liquidi. Non potevo fare a meno di quella routine, sempre se non volevo ritrovarmi con un cespuglio al posto dei capelli.
Quindi aprii lo sciacquone e lasciai che l'acqua calda percorresse tutta la mia pelle, fino a quando sentii quella sensazione rilassante che tanto adoravo, sopratutto la sera tardi, da sola, con Lana Del Rey o XXXtentacion in sottofondo. Ma, ovviamente, lì non mi era concesso ed era uno dei prezzi da pagare per starci.
«Bella, ti sbrighi? Mi devo fare la doccia» sentii la voce di Simone urlare da dietro la porta con fare stanco ed annoiato.
«Me la sto facendo io ora, e che cazzo. Ora ti aspetti, non me ne frega niente» gli risposi urlando per riuscire a farmi sentire.
«Ma guarda che non mi dispiacerebbe affatto entrare in doccia con te, ma proprio per niente» si rivelò come se non ci fossero telecamere ovunque pronte ad acchiappare qualche clip del genere. Chiusi lo sciacquone ed avvolsi il corpo in un asciugamano, sentivo le risate dei miei due compagni di stanza provenire da fuori la porta, sicuramente riguardo la battuta squallida che quello dai capelli biondi aveva fatto.
Ci misi sui venti minuti a finire tutto, dal vestirmi all'asciugarmi i capelli, poi uscii e andai direttamente a fare colazione.
«Ragazzi?» sentimmo la voce di Maria, Simone si fermò prima di entrare in bagno per ascoltare l'annuncio probabilmente di grande importanza.
«Sì?» urlammo in coro.
«Volevo parlare con i cantanti, in questi giorni molte Case Discografiche si stanno facendo avanti per voi. Oggi tutti voi cantanti parlerete con alcuni produttori e manager per avere comunque un'idea di cosa farete fuori da qui» aggiunse.
La settimana stava andando a meraviglia, mi piacevano i brani che stavo preparando e mi riuscivano anche bene, Simone era nella mia stessa squadra e ora avevo addirittura un colloquio con una Casa Discografica.
«Ora potete pure fare quello che stavate facendo, verrà Sabrina a prendervi verso le tre» terminò, lasciandoci nel totale shock. Eravamo troppo impreparati, non sapevo di chi fidarmi, come fare, cosa chiedere, non avevo nessuno in grado di farlo e non volevo capitare in mani sbagliate. Avevo deciso che non mi sarei accontentata, volevo sfondare internazionalmente parlando ma non era assolutamente semplice.
«Oh, raga, se è la Warner a offrirvi un contratto non accettatelo neanche sotto tortura. Dovete fidarvi di me, sapete che vi voglio bene e non lo dico per non farvi realizzare il vostro sogno, ma seriamente, loro lo rovineranno. Sono bravi con le parole e vi prometteranno libertà, mosse giuste per il successo»
«No ma, Irà, lo sai che non mi convincono facilmente le persone, figuriamoci quando si tratta di business. Ora vado a farmi la doccia o finisce che me la faccio mentre pranzate» mi diede un bacio sulla guancia per poi andare.
«Infondo la cosa importante non è fare successo, la musica va fatta solo per il gusto di farla. Ti capisco a pieno, Fili, tu non ti sei sentito ferito perché non facevi successo ma perché ti avevano tappato la bocca. Con la musica tu esprimi, parli, e loro ti avevano detto di stare zitto» dissi.
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La Nuova Stella Di Broadway.
FanfictionSimone Baldasseroni, in arte Biondo, classe '98, è il classico rubacuori, difatti si è avvicinato alla musica grazie alla sua ex ragazza. È sensibile, genoroso, protettivo con chi ama e con chi vede debole, cerca sempre di prendere ogni cosa in modo...