La settimana era passata velocemente fra tantissime lezioni che non mi avevano nemmeno permesso di passare del tempo che solitamente sfruttavo per stare con Simone, ma era comunque andato tutto a gonfie vele. Avevo legato un po' con Matteo e Lauren, che appoggiavano le mie opinioni riguardo l'atteggiamento provocatorio degli altri nei confronti di me e Simone.
Durante le giornate c'era stato un piccolo litigio, Einar continuava a lanciarmi frecciatine e nonostante io trovassi inutile ribattere avevo ceduto non riuscendo più a sopportare quella situazione. Erano volati insulti e lui mi stava rinfacciando il cambiamento del mio fidanzato, mi incolpava e ripeteva che era tutta colpa mia. Ad appoggiarmi, oltre a Simone, c'erano Matteo, Lauren e Nicole, e conseguenzialmente a quest'ultima, anche Filippo si era ritrovato a darmi ragione. Molte amicizie si stavano sciogliendo ma io non amavo dare soddisfazioni agli altri, e quindi preferivo concentrami sul vero motivo per cui ero lì dentro.
Entrai nello studio dopo che Carmen si sedesse e sentii le urla dei miei sostenitori, li salutai con la mano e andai nella mia postazione. Entrarono anche i professori e così il pubblico cominciò a fare il solito countdown. Quando terminarono cacciarono fuori delle urla tremende e Maria entrò.
«Buon pomeriggio... iniziamo con la sigla dei professionisti, della Celentano mi pare. Giusto?» andò a sedersi salutando tutti quanti. «Sì, Maria. Brava» ironizzò come al solito. Adoravo il rapporto che c'era fra loro due, sia televisivamente che fuori dal campo artistico.
Dopo la sigla che non seguii molto attentamente Maria decise di parlare di un'argomento, prima che si iniziasse la sfida a squadre. Nella mia testa stavano frullando molte ipotesi ma in qualche secondo realizzai che si trattava del litigio che c'era fra me, Simone e Einar.
«Dopo il ritorno di Bella e Biondo, c'è stato uno scontro con tutto il gruppo. Guardiamo il filmato» annunciò, sbuffai enormemente scocciata da quel genere di cose. Volevo cantare e dimostrare, non fare scenate come gli altri per ricevere qualche applauso in più.
Tralasciando le parti che avevo vissuto, nell'RVM avevano inserito anche delle cose che i ragazzi avevano detto alle mie spalle. In particolare mi aveva infastidito quello di Carmen, diceva che ero scontrosa, arrogante e irrascibile, non mi andava mai bene niente e non ero capace di socializzare. Un'altra persona con cui non avevo neanche mai scambiato due parole era Valentina, e proprio lei aveva osato definirmi una falsa vittima.
«Bella, cosa ne pensi?» mi domandò Maria, notando la mia espressione rigida ma allo stesso tempo quasi divertita.
«Io penso che la gente qui si sta confondendo e sta dando troppo peso a cose che nemmeno li riguardano. Con Einar ho già parlato, mi ha stupito invece Valentina. A me piace stare da sola o stare comunque in compagnia di persone che mi fanno stare bene, tutta la sfiga che voi avrete passato in vent'anni di vita a me è arrivata proprio qui. Io non ho giudicato nessuno per il suo carattere, e assolutamente non perché non ce ne sia motivo, ma perché a me non me ne frega un cazzo» risposi molto tranquillamente, sentendo applaudire quasi tutta la mia squadra. Non molti erano più a suo favore, aveva torto e se ne era resa conto.
«Io vorrei dire a tutti quanti di smettere di avere i nostri nomi sulla bocca, perché non è la prima volta e sinceramente mi gira pesante. Non ce la faccio più, sul serio, credo che ognuno sia libero di uscire con chi vuole e di fare le proprie scelte» intervenì Simone.
«Mica siete così importanti che noi ci preoccupiamo di parlare, stiamo insieme, non ci sono argomenti, si parla anche di questo. Questo precisiamolo» disse, risultando ancora più incoerente.
«Ma che vor dì, io parlo male di te ma non sei un pensiero fisso perché non sei importante quindi non ho parlato di te? Devi 'sta zitta e basta» mi feci scappare il romano tattico, Simone mi aveva contagiata.
«Io vorrei dire alla signorina Valentina che dovrebbe pensare ad altro sopratutto dopo quello che le ho detto in settimana. Non ha tutte queste grandi capacità da permettersi di parlare di argomenti così fuori luogo» parlò la Celentano.
«Se nessun altro vuole dire qualcosa io partirei con la Gara di inediti che vede protagonisti ancora Bella ed Einar, dovete cantare e poi vi do' il risultato» proseguì la conduttrice.
Insieme a lui scesi e sentii dietro le mie spalle la voce di Simone che mi augurava una buona fortuna, al centro c'era un sostenitore per microfoni e Maria disse che dovevo iniziare io. Sistemai l'amplificatore ed aspettai che la base partisse.
Durante la performance sentii un'energia pazzesca, la canzone era dedicata al mio ex fidanzato, ripetevo di averlo tagliato fuori, di non aver bisogno del suo amore e di averlo dimenticato da quando ci eravamo detti addio, e il motivo per cui mi dava energia era il fatto che fosse la pura verità, senza veli. Sentii un applauso finale e poi mi allontanai per far cantare Einar, mi avvicinai alla mia postazione per andare a prendere la bottiglietta d'acqua e ne bevvi giusto un sorso.
Quando finì anche la sua esibizione ci sistemammo uno accanto all'altro ed aspettammo che nel Monitor uscisse la foto del vincitore. «La gara di inediti la vince..» disse Maria.
Bella.
«Grazie a tutti» sorrisi evidentemente felice, la mia canzone aveva raggiunto la prima posizione su iTunes, mentre quella di Einar era al dodicesimo posto.
«Quindi, Bella, hai la possibilità di produrre un altro singolo» mi parlò Maria, annuii contentissima e con delle idee che mi frullavano in testa. Stavo già pensando al mio album di debutto da anni, e ora mi ritrovavo a pubblicare i singoli che lo avrebbero composto. Non c'era sensazione migliore.
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La Nuova Stella Di Broadway.
FanfictionSimone Baldasseroni, in arte Biondo, classe '98, è il classico rubacuori, difatti si è avvicinato alla musica grazie alla sua ex ragazza. È sensibile, genoroso, protettivo con chi ama e con chi vede debole, cerca sempre di prendere ogni cosa in modo...