C.14. Attenzione ai ricordi

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-Burraco!- asclamai saltando in piedi e iniziando uno strano balletto della vittoria.

Hunter alzò lo sguardo al cielo sconsolato e scosse la testa.

-Ma guarda che mica abbiamo finito...- ribattè pescando una carta dal mazzo.

Io lanciai le carte sul bancone di legno e afferrai la borsa poggiata sullo sgabello li accanto.

-E invece si. Domani iniziano gli esami e devo andare a studiare.- dissi controllando l'orario dal cellulare.

-Ma sta sera non devi andare da Cameron per l'intervista?- chiese il ragazzo superando il bancone e accompagnandomi fino alla porta del locale.

Sbuffai e scrollai le spalle con non-chalance.

-Si arrangia. Gli ho mandato un messaggio per avvertirlo che oggi non potevo e che ci saremmo visti eventualmente settimana prossima.

Lui mi guardò con uno sguardo severo.

-Sai che non puoi evitarlo, vero?

Sbuffai di nuovo. Possibile che improvvisamente tutti fossero diventati degli esperti sulla mia vita sentimentale?

Sentimentale?

Sociale, volevo dire sociale.

Feci per uscire e subito uno sbuffo gelido mi colpì in volto.

Dannato autunno.

-Cassie aspetta.

Mi voltai nuovamente verso il ragazzo e, improvvisamente, ebbi l'impressione che fosse diventato nervoso. Iniziò a grattarsi la nuca e si morse il labbro come se fosse indeciso.

-I-ieri sera mi ha chiamato Riley.- disse tutto d'un fiato.

Io spalancai gli occhi e gli corsi vicino.

-Cosa? Cosa ti ha detto? Sta bene? Dov'è?- domandai a raffica.

Il ragazzo ridacchiò e mi fece segno di calmarmi.

Ma col cazzo che mi sarei calmata.

Da quando Riley mi aveva detto quello che aveva fatto Blake non l'avevo più sentita, nonostante l'avessi chiamata un centinaio di volte.

Quindi no, non sarei stata calma fino a quando non sarei stata sicura che Riley stesse bene.

-Quindi?- domandai di nuovo impaziente.

Lui mi sorrise e sospirò.

-Sta bene, aveva solo bisogno di parlare con qualcuno.- disse cercando di tranquillizarmi.

A quelle parole corrugai le sopracciglia e incrociai le braccia al petto.

-Aspetta, perché avrebbe chiamato te?- domandai con fare sospetto.

Lui alzò le spalle e sospirò.

-Voleva l'opinione di qualcuno imparziale. Sapeva che tu e Clover siete troppo coinvolte.

Spalancai la bocca stizzita.

Coinvolte?

COINVOLTE?

Ovvio che ero coinvolta!

Quel bastardo aveva tradito una delle mie migliori amiche!

Prima che potessi dire altro, però, Hunter notò il mio improvviso cambio di espressione.

-Cassie per favore non prendertela con lei. Sta attraversando un momento difficile.- mi pregò.

Io lo guardai alzando un sopracciglio.

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