Piccolo indovinello: chi è che va in giro con una pelliccia rosa leopardata e indossa un paio di occhiali da sole anche se è notte?
Se la risposta è "Ruby Ross", avete indovinato.
Se invece avete detto "un'oca giuliva troppo piena di se che vorrei prendere a padellate in faccia", avete indovinato comunque.
In quel momento, una di fronte all'altra, dopo tutti quei mesi, la tentazione di strozzarla era quasi incontrollabile.
Come diceva sempre la vecchia Nahan: il tempo cura le ferite e alimenta lo spirito di vendetta.
Che donna saggia...
-Quindi? Hai intenzione di dirci cosa vuoi o sei venuta qui solo per farti prendere a calci?- domandai diretta.
Cameron sospirò e mi poggiò una mano sulla spalla, forse nel vano tentativo di calmarmi.
E ripeto, vano.
La ragazza si sedette sul divano come se niente fosse.
-Stai calma, tesoro. Devo forse ricordarti che sono la manager del tuo boy?- ghignò con aria di superiorità.
-No, non devi. E non devi neanche più usate la parola "boy", se non vuoi che ti rovini quel bel faccino.
A quel punto Cameron si mise in mezzo, prima che le cose degenerassero sul serio.
-Okay ragazze, calmiamo gli estrogeni. Ruby, dicci cosa venuta a fare qui e facciamola finita.- disse rivolto alla ragazza.
Lei si alzò elegantemente dal divano, venendo di fronte a noi. Si girò verso di me, aggrottando quelle sue sopracciglia sottili.
-Sono qui per te, Cassie, per dirti che devi stare lontana da Cameron.
Io spalancai gli occhi, passando lo sguardo da lei al ragazzo.
-No okay, io ora la meno.
Lui mi mise un braccio davanti, in modo da bloccarmi, e si voltò nuovamente verso la ragazza.
-Si può sapere cosa diamine stai dicendo?- ribattè con un tono troppo tranquillo, per i miei gusti.
Lei sospirò, abbandonando quell'espressione dura e spavalda che aveva avuto fino a quel momento.
-Sentite, mettiamo un attimo da parte i problemi personali, okay? Qui stiamo parlando della carriera di Cameron.
A quel punto io rilassai leggermente le spalle, pronta ad ascoltare.
-Vai avanti.- borbottai.
La ragazza sospirò, sedendosi nuovamente sul divano.
-Ieri mi ha chiamato l'agente Farwell, il capo della polizia di San Francisco.
Sentii il mio cuore fermarsi per un secondo e mi sedetti di fronte a lei, subito raggiunta da Cameron.
-Mi ha detto che una settimana fa vi siete presentati in centrale e ora lui sta indagando sul vostro caso. Ha detto che partendo da Cameron è arrivato a me, e mi ha fatto alcune domande su Chino Hills, il mio rapporto con voi e cose del genere. Fatto sta che io non so quale sia il problema, e non sono affari miei, ma so che è qualcosa che riguarda solo te, Cassie.
Io deglutii, stringendo la mano del ragazzo accanto a me.
-Dove vuoi arrivare?- chiesi con voce flebile.
Lei strinse le labbra rosse.
-Senti, sarò chiara. Fra pochi giorni ci sarà l'uscita ufficiale del primo album di Cameron sul mercato.- si voltò verso di lui- Questo comporterà la tua entrata nel mondo dello spettacolo e, se mentre da una parte ciò darà ufficialmente il via alla tua carriera, dall'altra dovrai prestare molta attenzione. I paparazzi ti staranno con il fiato sul collo, faranno di tutto per scoprire chi sei veramente. E se dovesse venire fuori che sei implicato in una indagine della polizia di San Francisco, potresti essere rovinato prima ancora di iniziare.
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Ti ricordi di noi?
Teen FictionSequel di "Quello che non ti ho detto di noi." Dopo alcuni mesi dalla fine dell'estate Cassie sta cercando in tutti i modi di lasciarsi Cameron alle spalle. Sta cercando di godersi l'arrivo al college nel miglior modo possibile. E, in un modo o nell...