C.34. Skinny Love

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-Come on skinny love just last the year,
Pour a little salt you were never here,
My my my, my my my, my-my my-my…
Staring at the sink of blood and crushed veneer...-

L'acqua calda mi scivolava lenta sul corpo, mentre le note di Skinny Love risuonavano lente nella la stanza.

Per tutta la mia vita questo era stato un rito fondamentale: ero triste? Bene, tutto quello di cui avevo bisogno era rinchiudermi in bagno a fare una doccia calda e ad ascoltare musica deprimente.

La cosa mi tirava su di morale?

Direi proprio di no.

Avrei continuato a farlo lo stesso?

Assolutamente si.

Sospirai profondamente e spensi il getto, per poi uscire dalla cabina. Afferrai un asciugamano li accanto e me lo strinsi attorno al corpo, cercando allo stesso tempo di togliere l'elastico che avevo messo fra i capelli per evitare di bagnarli.

Lo sguardo mi ricadde sulla mia immagine riflessa nello specchio e non potei fare a meno di trattenere il respiro per alcuni secondi.

Nella vita non mi ero mai considerata brutta.

Certo, non credevo di essere Emma Watson o chissà cosa, ma non avevo mai avuto problemi di autostima. Non mi ero mai sentita uno schifo in confronto a qualcun'altro, non mi ero mai sentita invisibile.

O almeno... mai prima di allora.

Subito mi ritornarono alla mente gli sguardi che si erano scambiati Cameron e Clare poche ore prima.

Ero abituata ad essere messa in ombra da quella ragazza, ma mai avrei pensato che un solo sguardo potesse farmi tanto male.

E poi perché mi dava così fastidio? Se Cameron voleva mettersi con quella barbie rossa erano fatti suoi, a me non importava.

Passai nervosamente una mano sullo specchio appannato e mi voltai verso la porta.

Ero... confusa.

Avevo bisogno di aiuto, ma di chiamare Riley e Clover non se ne parlava neanche. Me lo avrebbero rinfacciato a vita.

Nash era pur sempre il migliore amico di Cameron, quindi non era proprio il caso.

Rimaneva un'unica possibilità.

-Non ci credo che sto per farlo sul serio...- sussurrai passandomi una mano sul viso con fare rassegnato.

Sospirai per l'ennesima volta e, dopo aver capito di essere completamente pazza, mi voltai di nuovo verso lo specchio.

-Coscienza... aiuto.

Ok, ero da ricovero.

Aspettai qualche secondo ma non successe niente.

Si, stavo impazzendo lentamente.

-Coscienza ti prego, ho bisogno di aiuto.

Stavo parlando con me stessa. Poi uno si chiede perché Cameron preferiva Clare Hutson a me.

-Ok, so cosa vuoi sentire. Mi dispiace, ok? Ti ho offeso molte volte e ti chiedo scusa per tutto. Ma ora ti prego, dammi un segnale che mi faccia capire che non sono completamente pazza.

Ebbene si gente, stavo parlando alla mia coscienza come se fosse una persona reale. Avevo ufficialmente toccato il fondo.

-Vuoi umiliarmi, vero? Bene, tanto la mia vita fa già abbastanza schifo. Ti accontento subito!- esclamai esasperata.

Iniziai a improvvisare uno strano balletto tenendomi con una mano l'asciugamano e cercando di infilarmi il pigiama con l'altra.

Ovviamente senza mai smettere di ballare.

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