C.29. La macchina dei ricordi

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-Dobbiamo... dobbiamo partire?- ripetei come se ripeterlo ne cambiasse il significato.

Ok, sapevo di non essere proprio la persona più geniale del mondo, ma non pensavo di poter arrivare al punto di scavarmi la fossa da sola.

Voglio dire, quarantacinque ore di viaggio da sola con Cameron Cooper?

Sarebbe stato un disastro.

Per non parlare di quello che sarebbe successo se Cameron avesse incontrato i miei genitori.

O se Cameron avesse incontrato i miei vecchi compagni di classe.

O se Cameron avesse incontrato i miei genitori.

O se Cameron si fosse messo a ficcanasare nella casa in cui sono cresciuta.

O se Cameron avesse incontrato i miei genitori.

O se Cameron avesse incontrato la vecchia Nahan.

Ho dimenticato qualcosa?

Ah si...

CAMERON CHE INCONTRA I MIEI GENITORI.

No, no, no, no, no, sarebbe stato un disastro totale.

Una risata mi risvegliò dalla mia autocommiserazione interiore. Spalancai gli occhi di scatto, ricordandomi solo in quel momento che Nash era ancora dietro di noi. Mi voltai subito verso di lui e gli lanciai un'occhiataccia, ma il ragazzo non smise di ridere.

-Cos'è che avevi detto? "Eravamo troppo confusi entrambi, dubito che si ricordi". Vedo come non si ricorda.- biascicò fra una risata e un'altra.

Sentii il volto andarmi a fuoco e voltai le spalle a Cameron, anche se continuavo a sentire il suo sguardo puntato su di me.

Vi ricordate che un po' di tempo fa avevo detto che non potevo uccidere Nash perché aveva degli occhi troppo belli?

Ecco, mi rimangio tutto.

Qualcuno chiami Nagini che la cena è pronta.

Subito corsi verso di lui facendogli cenno di stare zitto, ma sfortunatamente era troppo occupato a prendermi per il culo per darmi retta.

Goffamente gli lanciai il casco in mano e lo spintonai sul sellino della moto cercando inutilmente di placare le sue risate.

-Almeno gli hai raccontato qualcosa della tua famiglia? Oh... ti prego, posso venire anche io? Voglio proprio vedere la faccia che farà quando incontrerà Alan e Grace. No aspetta, ci sarà anche la vecchia Nahan? Oddio lo hai avvisato di...

Non gli lasciai finire la frase. Lo zittii con veloce bacio sulle labbra come aveva fatto lui negli ultimi mesi e gli infilai il casco sui capelli neri.

-Grazie per il passaggio, Nash. Ci vediamo dopo le vacanze, buon Natale.- lo salutai sbrigativa.

Lui mi lanciò un'occhiata divertita e io risposi con una severa. Andammo avanti quasi un minuto a litigare con lo sguardo ma alla fine lui si arrese e partì con la moto, subito dopo aver salutato anche Cameron con un gesto della mano.

Esitai per quello che mi sembrò un tempo infinito, ma alla fine cercai di farmi forza.

Presi un respiro profondo, incrociai le braccia al petto e mi voltai.

Mi immaginavo già l'espressione compiaciuta stampata sul viso di Cameron. Mi avrebbe guardata con quella sua aria da sonofigosoloio e mi avrebbe presa in giro fino alla fine dei miei giorni.

Non solo avrei dovuto sopportare Cameron per tutte le vacanze di natale, ma avrei dovuto sopportare Cameron per tutte le vacanze di natale mentre mi prendeva per il culo.

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