Non appena mettemmo piede nel bar iniziai a guardarmi attorno.
Ok, nessuno aveva ancora provato a stuprarmi. Era un buon segno, no?
-Ti va bene quel tavolo?- domandò Alex indicando un punto in fondo alla sala.
Annuii distrattamente e la seguii facendo bene attenzione a non imbattermi nel ragazzo dagli occhi neri.
-Allora...- iniziò la ragazza non appena ci fummo sedute.
Io sorrisi e rilassai leggermente i muscoli delle spalle.
-Come sta andando con l'articolo?- chiese ricambiando il sorriso.
Io feci una smorfia e lei ridacchiò.
-Andiamo, non può essere così male!- ribattè teatralmemte.
Ripensai a ciò che era successo nelle ultime settimane. A tutto i momenti che avevo passato da sola a casa di Cameron, allo studio di registrazione, nella doccia...
Non ero in grado di definirli. Erano stati dolcemente strazianti o schifosamente piacevoli?
-Tu piuttosto, come va?- domandai cercando di cambiare argomento.
Lei scrollò le spalle con non-chalance.
-Il solito.
Proprio in quel momento qualcuno mi poggiò una mano sulla spalla e subito mi irrigidii.
-Cosa vi porto?- domandò il ragazzo che era appena comparso dietro di me.
Non ci fu bisogno di girarmi, avevo già capito a chi appartenesse quella voce.
Maledetta me e quando mi ero lasciata convincere ad andare a quello stupido bar.
La mia amica sorrise al ragazzo dagli occhi neri.
-Per me un thè caldo al mirtillo.- rispose gentilmente.
Il ragazzo si voltò verso di me e io abbassai il volto.
-E per te, bambolina?
Notai che Alex mi lanciò un'occhiata strana, ma feci finta di niente.
-Io... Io...
-Per lei una cioccolata calda con extra panna.- rispose qualcuno al posto mio.
Alzai nuovamente lo sguardo e incontrai gli occhi chiari di Peter che mi osservavano sorridenti.
Il cameriere gli lanciò un'occhiata che non riuscii a decifrare e poi se ne andò come se niente fosse.
Io rimasi imbambolata per alcuni secondi, ma alla fine riuscii a darmi una calmata.
Lo sguardo di Peter si posò distrattamente su Alex e, proprio in quel momento, i suoi occhi si spalancarono.
-Oh.. S-scusa, pensavo fossi sola.- balbettò.
Io mi voltai verso la mia amica e sorrisi.
-Oh si scusa. Lui è il mio amico Peter, mentre lei è...
-Alex.- mi interruppe lui prima che potessi finire di parlare.
Passai lo sguardo fra i due confusa.
-Voi vi conoscete?- domandai senza sapere che altro dire.
La ragazza lo guardò aggrottando le sopracciglia e Peter iniziò a boccheggiare.
-Si cioè, ci siamo visti un paio di volte. Io... Io abitavo nella sua stessa città.- disse lui cercando di riprendersi dallo shock.
A quel punto quella sorpresa ero io.
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Ti ricordi di noi?
Teen FictionSequel di "Quello che non ti ho detto di noi." Dopo alcuni mesi dalla fine dell'estate Cassie sta cercando in tutti i modi di lasciarsi Cameron alle spalle. Sta cercando di godersi l'arrivo al college nel miglior modo possibile. E, in un modo o nell...