10.

7.5K 225 1
                                    

25 settembre 2008.

"L'importante é che tu sappia bene mitosi e meiosi! Il professor Robinson é proprio fissato con con quell'argomento", dice Micheal indicandomi il capitolo sul libro. Prendo un evidenziatore e sottolineo quella parte per renderla più visibile. Ormai é passata una settimana e devo dire che nonostante inizialmente fossi titubante il ragazzo dai capelli come la pece é veramente un ottimo tutor.
Vengo distratta dall'arrivo di un messaggio.

Da Giody:
Potrei perdermi nei suoi bicipiti

Ignoro il messaggio, ma sbuffo sonoramente.
"Che succede?", mi chiede il ragazzo di fianco a me.
"Niente, ho un'amica stronza"
"La biondina?"
Annuisco con la testa.
"Che ti ha fatto?"
"Niente", dico subito, cercando di non arrossire alla sua domanda.
"Non me la racconti giusta", mi scompiglia i capelli con una mano facendomi diventare uno spaventapasseri.
"Continuiamo", mi concentro sul libro.
Dopo circa due ore mi sgranchisco le braccia facendo si che rimanga scoperto un lembo di pelle della mia pancia. Proprio lì si vanno a puntare gli occhi color pece del ragazzo. Li vedo spalancarsi un po' e subito mi affretto a ritornare nella mia posizione normale.
"Che ne dici di andare a bere qualcosa?", propone.
"Ehm... io veramente..."
"Puoi fare venire anche la biondina e Stephan", quasi mi strozzo con la saliva.
"Ci penso io", digita un messaggio così veloce che non mi lascia nemmeno il tempo di replicare. Non mi resta altro che sperare che declini l'invito così potrò tornare a casa ad affogare i miei malumori in una coppa di gelato.
Passano un paio di minuti prima che il suo telefono vibri.
"Dobbiamo aspettarli nella caffetteria di fronte a scuola", mi fa un sorriso a 32 denti. Devo ammettere che é davvero un bel ragazzo ed immagino non fatichi a trovare ragazze grazie al suo aspetto.
Ci alziamo e dopo aver raccolto le nostre cose, ci incamminiamo nel luogo del ritrovo. Grazie al sole ancora caldo, occupiamo un tavolino all'esterno e lui si accende una sigaretta. Lo osservo aspirare il fumo e poi buttarlo fuori lentamente. Il suo sguardo è perso in un punto indefinito e mi trovo a chiedermi a cosa stia pensando. Ben presto però la mia attenzione è catturata dalle urla della mia amica. La vedo sbracciarsi nella nostra direzione allora le sorrido falsamente. Il mio cuore fa una capriola quando noto il ragazzo alle sue spalle. Se possibile é ancora più bello con addosso dei pantaloni della tuta grigi, una felpa nera e le converse alte nere.
Nel mio stomaco sta passando un uragano, ma cerco di rilassarmi per evitare di fare figuracce. Mi basta pensare a lui ed alla mia amica insieme e subito tutte le emozioni che ho dentro si bloccano.
Giody si siede di fianco a me e di fronte a Stephan. Quando arriva la cameriera io non so ancora cosa ordinare così mi prendo più tempo del dovuto. Guardo la lista dei té caldi, senza leggere veramente ciò che vedo.
"Per lei un tè al gelsomino e limone", dice Stephan al mio posto.
Mi giro verso di lui e noto un sorrisino sul suo volto. Con le labbra mima un "fidati di me" ed il cuore comincia a martellare come un pazzo.
"A che punto siete?", chiede Micheal rivolto ai due.
"Abbiamo fatto più della metà del programma. Non mi da un minuto di tregua questo professorino", dice la mia migliore amica.
"Voi?", chiede Stephan.
"Anche noi. Cloe è davvero bravissima", arrosisco al complimento.
"Sei tu che sei un bravo insegnante", replico e lo penso veramente. Mi risponde con un sorriso raggiante e sono felice che abbia apprezzato.
La cameriera porta le nostre ordinazioni e mentre gli altri bevono le loro bevande, io aspetto. Porto la tazza alle mie labbra e sento lo sguardo del ragazzo che mi fa battere il cuore su di me. Quando il liquido caldo entra a contatto con la mia lingua, le mie papille gustative fanno festa. Chiudo gli occhi per godermi completamente questo nettare degli dei. È la bevanda più buona che abbia mai bevuto.
Appena riapro le palpebre tutti e tre mi stanno fissando curiosi.
"Allora?", mi chiede con la sua voce stupenda.
"Non male", non voglio dargli il contentino.
"Fa assaggiare", dice Giody.
"No", le faccio la linguaccia.
Lei si indispettisce al mio gesto, ma ora come ora non mi interessa. Micheal, invece mi sta scrutando e nonostante non ne capisco il motivo non mi da fastidio.
Quando finiamo scopro che Stephan é andato a pagare per tutti, quindi mi affretto a dargli almeno la mia parte. Lui guarda i soldi tra le mie mani perplesso e poi scoppia in una fragorosa risata che suona come una dolce musica nelle mie orecchie.
"Perché ridi?"
"Perché hai dei soldi in mano?"
"Voglio darti la mia parte"
Ricomincia a ridere forte e poi mi fissa intensamente.
"Signorina bella non voglio i tuoi soldi! Permettimi di offrirti il té, la prossima volta ricambierai ne sono certo", la parola "bella" si ripete ad intermittenza della mia testa.
"La prossima volta?", chiedo.
"Se dovessimo uscire ancora con i nostri rispettivi compagni di studio, oppure se invece ci dovessimo vedere noi due, da soli"
Non so se lo stia facendo perché lo vuole veramente o per farmi stare buona con la storia dei soldi, ma decisamente funziona perché il mio povero cuore sembra voler uscire direttamente dal petto.
Si abbassa all'altezza del mio viso e porta la sua bocca vicino al mio orecchio.
"Concedimelo", sussurra, prima di girarsi e andare via.
Concedimelo? Ma non vedi che sono assuefatta dalla tua presenza, vorrei urlargli. Faccio un saltello sul posto e lancio un piccolo gridolino. Quando però torno con i piedi per terra mi ricordo del mio tutor e la bionda. Oh cavolo! Mi avvicino a loro che mi guardano in maniera strana.
"Mi ha lasciato restituirgli i soldi del tè", mento.
Vedo Giody bersi la mia bugia, mentre Micheal rimane comunque perplesso.
Ci salutiamo ed ognuno va per la sua strada, c'é chi camminando, c'è chi saltellando, tipo io.

NON HO PIÙ PAURA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora