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2 febbraio 2009

Le scuole sono state chiuse perché la neve durante la notte é scesa copiosamente. Quando mi sono svegliata ho subito guardato fuori dalla finestra ed era tutto bianco. Ho trovato mamma e papà seduti sul divano, mentre ascoltavano il telegiornale dove veniva detto che per oggi le scuole non sarebbero state accessibili per vai delle condizioni meteo. Quando ho sentito questa splendida notizia sono corsa a scriverlo agli altri che hanno proposto di trovarsi al parco questo pomeriggio per una battaglia di neve.
Mi infilo una tuta da sci di mamma, i Moon boot, i guanti e una sciarpa ed esco di casa.
Quando arrivo al parco trovo solo Micheal seduto a terra mentre la neve cade copiosamente sopra le nostre teste. Preparo una pallina di neve e mi nascondo dietro un albero, pronta a prendere la mira. Gli finisce direttamente sulla testa, ma trattengo le risate e rimango nel mio nascondiglio, mentre lui si alza in piedi e comincia a guardarsi attorno.
"Chi c'é?", chiede ad alta voce, ma non ottiene alcuna risposta.
Va dietro ad alcuni alberi e lo perdo di vista, perciò esco silenziosamente dal mio nascondiglio e attendo che torni.
Mi paralizzo sul posto quando però della neve fresca e morbida si abbatte sulla mia guancia destra. Lo sento ridere come un pazzo e lo individuo poco distante da me.
"Stronzo", borbotto, mentre cerco di darmi una sistemata.
"Dai Cloe", dice avvicinandosi e facendomi una carezza sul viso.
"Se non fosse che grazie a te ho preso A- al famoso test, ti avrei già schicciato al suolo"
Lui ride ancora più e quasi gli spuntano le lacrime ai lati degli occhi. Appena finsice prende fiato e poi si risiede ed io lo imito.
"Come stai?", mi chiede.
"Molto bene e tu?"
"Mmm bene, credo"
"Perché credi?", domando curiosa.
"La ragazza con cui mi sto sentendo è cotta di me, ma non sono sicuro di provare le stesse cose", dice maliconico.
Nell'udire tale notizia, drizzo le orecchie e mi preparo a fargli un interrogatorio. Mi é sempre piaciuto fare gossip ed ora ne ho la possibilità.
"Micheal Walker devi subito dirmi chi è la fortunata!"
"Fortunata dici? Comunque non te lo dico!"
"Perché mai?", mi imbroncio e lui scoppia di nuovo a ridere.
"Sei proprio carina con quel musetto lungo"
Divento rossa come un peperone per il complimento e nascondo il viso tra i lunghi capelli.
"Scemo", replico.
"Te lo dico se vuoi chi é"
"Certo che voglio!"
"Bene... ci frequentiamo da qualche settimana, ma per ora non é nulla di serio... comunque Brianna."
"Brianna Thompson? Quella Brianna?"
Non ci credo che Micheal si senta con la ragazza con cui ho passato un po' di tempo all'Elysee e non mi sono accorta che si piacessero. Ha ragione Giody quando dice che se c'è Stephan non mi accorgo più del resto del mondo.
"Proprio lei!"
"Mike, sono felicissima per te"
Nonostante questo però la sua faccia rimane piuttosto seria e vorrei tanto sapere cosa affligge il mio amico.
"Ti ho detto che non so se ricambio i suoi sentimenti"
"Se vuoi parlarne sono qui"
"Vorrei dirtelo, ma non credo sia il caso"
"Non devi nasconderti con me. Non sono qui per giudicarti, ma solo per ascoltarti. Ci tengo davvero a te!"
"Cloe... la verità è che..."
"Amore", veniamo interrotti dal mio ragazzo che mi coglie alla sprovvista, abbracciandomi da dietro. Sono così contenta di vederlo. Mi accoccolo contro il suo petto e riporto l'attenzione al ragazzo moro di fianco a me.
"Scusa Micheal, dicevi?"
"Niente di importante", improvvisamente si è chiuso a riccio e capisco che non voglia più parlare.
"Di cosa parlavate?", chiede il mio ragazzo.
"Chiedevo a Cloe come stava andando a scuola", dice serio e capisco che non vuole che qualcun'altro sappia della sua storia con Brianna.
Nel frattempo anche Giody arriva a braccetto con Ethan e dietro a loro Damian, Brad, Mark.
"Ehi ragazzi!", urla la mia amica nella nostra direzione e ci alziamo tutti e tre.
"Siete pronti,", chiede Ethan.
Tutti annuiscono, mentre io e Giody ci facciamo da parte. I maschi si dividono in due squadre e cominciano a preparare le loro palline. Noi invece decidiamo di costruire un pupazzo di neve. Nonostante siamo ormai grandi per queste cose, ce ne freghiamo e ci mettiamo all'opera.
Mentre il nostro pupazzo prende forma, guardiamo gli altri tutti rossi e presi da questa battaglia. Ridiamo più e più volte nel vedere come si colpiscono in faccia.
Quando finalmente si stufano, sono totalmente congelata e temo che la mia faccia si possa trasformare in ghiaccio da un momento all'altro.
"Ciao amore", Steph mi raggiunge e mi stampa un bacio sulle labbra che mi da un po' di calore, oltre a mille farfalle nello stomaco.
"Ciao bellissimo", lo osservo con il suo cappellino blu sulla testa e i capelli pieni di minuscoli fiocchi.
"Hai freddo?", mi chiede e mi rendo conto che le mie labbra stanno tremando come le foglie, ma forse è la sua presenza a farmi questo effetto.
"Solo un po'", non voglio che smetta di divertirsi per colpa mia.
"Io sto ibernando. Se ti va possiamo andare da me a farci una cioccolata e poi guardiamo un film. Prometto che puoi sceglierlo tu!"
Sono terrorizzata all'idea di conoscere i suoi genitori, per questo fino ad oggi ho sempre declinato tutti i suoi inviti per andare da lui. Ho il terrore di non piacergli e che si accorgano che loro figlio può decisamente puntare più alto.
"In realtà..."
"Amore... ti prego", mi guarda con quegli occhi da cucciolo ed io non riesco più a resistere.
"Okay"
"Davvero?"
"Sì"
In un attimo mi ritrovo tra le sue braccia e lui comincia a girare intorno senza smetterla di sorridere. Più lo guardo e più il mio cuore vuole farsi sentire.
"Ti amo"
"Ti amo"
Tutto attorno a noi non c'è niente, solo la neve che cade, ci tocca e si appoggia rendendo tutto magicamente incantato e bello. Vorrei che questo istante durasse per sempre.

NON HO PIÙ PAURA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora