4 agosto 2009
Sono seduta sul terrazzo della villetta di Damian e sta calando il sole. Mi sto godendo il tramonto come non ho mai fatto nella mia vita. Il sole sembra una palla rossa infuocata che va a spegnersi nell'acqua. Il panorama qui attorno è qualcosa di magico. Tutte le case attorno a noi sono colore pastello e il calare del sole ne accentua ancora più le tonalità.
Oggi siamo stati in spiaggia, mentre domani andremo in barca. Questa sera invece di dormire nella villa, abbiamo organizzato un falò in riva al mare e siamo andati a comprare delle tende da montare. Io e Steph condividermo la nostra ed é ufficialmente la prima notte che passeremo insieme. Sono in stanza con Giody perché almeno questa promessa fatta ai miei genitori dovevo mantenerla, ma loro hanno parlato di camera e non di tenda, quindi...
"Dai vieni che dobbiamo prepararci", mi dice la bionda, affacciandosi dalla porta finestra.
Io sole è tramontato e noi siamo tutti seduti attorno al faló, mentre finiamo di mangiare le pizzette e i tramezzini che ha preparato la cuoca di Damian.
"Che ne dite di fare un gioco?", propone Micheal.
"Ci sto, ma niente che possa mettermi in condizione di dover colpire qualcuno perché prova a baciare la mia ragazza", risponde Steph ridendo.
"Peccato!", dice Dave.
Tutti scoppiano in una fragorosa risata tranne il brontolone seduto attaccato a me, che istintivamente mi attira più vicino possibile a lui e mi circonda le spalle con il braccio.
"Chiudi quella bocca Dave", gli dice.
"Non fare il geloso Jenkins", se ne esce Ethan, guadagnandosi un'occhiataccia anche da parte mia.
"Sono d'accordo con Stephan", dice Brianna.
"Di cosa avete paura ragazzi?", se ne esce Mark.
"Che il suo ragazzo cacci la lingua in bocca alla sua ragazza", dice Giody risoluta, indicando prima Michael e poi me.
"Perché dovrebbe?", chiedo io.
"Stai scherzando?", dice Damian, ma non credo la sua sia veramente una domanda, quanto più un affermazione.
Lo guardo confusa e lui si porta le dita al mento, pizzicandolo.
"Lo capirai da sola", dice infine.
"Adesso basta", Micheal si alza e va verso la riva del mare, completamente solo. Brianna mi guarda in modo sprezzante e poi gli corre dietro.
"Ma che sta succendendo?", chiedo piano a Steph.
"Niente amore", digrigna i denti in maniera impercettibile, ma me ne rendo conto comunque.
"Giochiamo a nascondino?", se ne esce ad un certo punto la mia migliore amica, smorzando così la tensione.
"Ci sto", diciamo tutti in coro, ma io rimango in pensiero per il mio amico che non è ancora tornato.
"Vado ad avvisare Mike e Bri", mi offro volontaria.
"Vado io", il mio ragazzo cammina a passo spedito verso di loro senza lasciarmi possibilità di accompagnarlo.
Aspettiamo circa una decina di minuti e forse la preoccupazione che sento crescere è insensata.
La prima a farsi viva è Brianna, con il volto rigato da lacrime, che si avvicina a me.
"È tutta colpa tua", mi ringhia contro e con una spallata mi sorpassa per andare alla sua tenda.
Dopodiché è il turno dei due ragazzi, che stanno uno più lontano possibile dall'altro. Quando sono abbastanza vicini noto che Mike ha la guancia tutta arrosata, mentre Stephan sembra furioso. Senza degnare nessuno di uno sguardo, vanno anche loro nelle tende e capiamo che non ci sarà alcun gioco per questa sera.
Ci diamo la buonanotte e poi raggiungo il mio rifugio. Quando tiro giù la cerniera della tenda, trovo Steph sdraiato nel suo sacco a pelo, con il corpo rivolto verso il lato opposto a quello dove dovrei dormire io.
So che è sveglio perciò mi avvicino a lui e gli passo una mano tra i capelli, compiendo un movimento circolare. Lui si rilassa un po' e mi guarda dal basso con i suoi occhi verdi.
"Amore...", mormoro, dispiaciuta nel vederlo così.
"Sono molto nervoso. Vedrai che domani sarò come nuovo"
"Parla con me", gli sussurro tra i capelli, quando mi piego per lasciargli un bacio sulla guancia.
"Non ora", dice brusco.
"Va bene", il suo tono mi ferisce perciò mi metto semplicemente nel mio sacco a pelo e faccio finta che vada tutto bene. Nonostante i miei occhi si stiano gonfiando di lacrime dovute al fatto che lui non si senta pronto a confidarsi con me, non ci penso.
Cerco di chiudere gli occhi e non darci peso, ma un braccio mi cinge il fianco.
"Scusami", l'unica parola che esce dalle sue labbra. La più importante.
Mi giro verso di lui e premo le mie labbra contro le sue con urgenza. Lui risponde subito al bacio in modo dapprima dolce e lento come le onde del mare questa sera. Lui senza mai staccarsi apre la cerniera del suo sacco a pelo e mi invita a mettermi li con lui. Non aspetto che me lo ripeta due volte e finalmente provo sollievo nel sentirlo così vicino a me.
Infila una sua mano nella maglietta e mi accarezza dolcemente la schiena. Scende piano e mi palpa il sedere, strappandomi un gemito.
Sento il suo petto caldo sotto i palmi delle mie mani e avvampo. Risalgo lentamente e le metto tra i suoi capelli, che tiro delicatamente.
Siamo corpo a corpo ed io sento la stessa sensazione di bisogno che ho provato in questi ultimi mesi. Sento una pressione nel basso ventre che mi fa avvicinare ancora più possibile a lui. Vorrei strapparmi via questi inutili pezzi di stoffa che rappresentano un ostacolo. Vorrei sentirlo su di me e contro di me nella maniera più naturale e bella possibile.
Nonostante l'imbarazzo che sento, mi scosto da lui e sfilo la canottiera, rimanendo in reggiseno.
I suoi occhi si infiammano e bruciano la mia pelle man mano che scendono ad osservare quanto più riescono. Mi mordo il labbro in attesa che dica qualcosa, qualsiasi cosa.
"Oddio", mormora e si fionda sul mio collo, baciando e succhiando.
"Steph...", mormoro, "io... ho bisogno di te"
Lui mi guarda negli occhi per non so quanto tempo, mentre continua ad accarezzarmi il viso. Non voglio che pensi troppo, non voglio che sia frenato dal fatto che per me sia la prima volta. Lo voglio in un modo così indescrivibile ed incontrollabile.
Mi metto a cavalcioni su di lui e sgancio il reggiseno che butto in un angolo della tenda. Da qui é tutto un susseguirsi di immagini di noi, finalmente uniti completamente, per dare origine alla più bella delle cose: un groviglio di due corpi nudi che si intrecciano e si amano per tutta la notte.
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NON HO PIÙ PAURA.
RomancePer Cloe la vita è cambiata da ormai cinque lunghi anni. Non è mai riuscita a superare la perdita della persona che amava e vive come se la vita fosse stata tolta anche a lei. La paura di perdere tutto la porta a isolarsi da quasi tutte le persone c...