10 ottobre 2008
Mi osservo allo specchio con addosso il mio vestito nero attillato a maniche lunghe, ricamate in pizzo. Ai piedi ho degli stivaletti neri con qualche centimetro di tacco. I capelli scendono in morbide onde sulla mia schiena ed il trucco è leggero ma efficace. Giody indossa una gonna nera abbinata ad una camicetta bianca che le da un'aria da scolaretta sexy. Ai piedi indossa delle vertiginose scarpe rosse laccate. Dopo esserci guardate un'ultima volta allo specchio scendiamo e mia mamma ci guarda sconvolta forse perché è la prima festa per adolescenti a cui partecipiamo.
La casa di Damian dista solo dieci minuti dalla mia, perciò abbiamo il permesso di andare a piedi a patto che io torni accompagnata da Micheal entro le due di notte. Dopo un ultimo saluto ci fiondiamo fuori e durante tutto il tragitto parliamo di come vorremmo si svolgesse la serata. Ovviamente lei mi informa che sta sera sarà la volta buona in cui riuscirà a baciare Stephan e per un momento sono tentata di girarmi e tornare indietro, ma non lo faccio.
La villa si presenta davanti a noi in tutta la sua maestosità. É un edificio bianco di quattro piani, circondato da un grandissimo giardino che in questo momento ospita un palco dove un dj sta suonando. Le persone fuori saranno circa un centinaio, ma una volta davanti alla porta di casa mi rendo conto che quelle all'interno non sono meno. Ci facciamo largo tra i corpi sudaticci delle persone fino ad arrivare al bancone bar, dove un barman si sta destreggiando nel preparare una serie di cocktail con il suo shaker. Io decido di prendere una vodka alla fragola. Non sono una grande esperta di alcolici e questo è uno dei pochi che io abbia provato e mi sia piaciuto. La mia amica invece prende un Cosmopolitan. Ci avviamo verso l'enorme salotto dove la gente urla e balla in preda all'euforia dovuta all'alcol. Mi lascio trascinare anche io dalle note di "I kissed a girl" e muovo i fianchi mentre porto le mani al cielo. Giody si struscia su di me ed io la lascio fare senza preoccuparmi di niente e nessuno.
Non so quanti drink e canzoni dopo, mi rendo conto di essere quasi ubriaca. Una mano si posa sulla mia spalle ed io mi volto di scatto per capire a chi appartiene. Micheal mi sorride ed io gli allaccio le braccia al collo abbracciandolo forte. Lui inizialmente rimane pietrificato, ma poi mi stringe forte a se.
"Ciaoooo", gli urlo nell'orecchio.
La mia migliore amica si intromette subito e chiede al moro dove sia Stephan, così lui ci conduce su per una scalinata che porta al piano superiore. Infondo al corridoio apre una porta, dove all'interno c'é un'ampia stanza arredata in stile moderno. Il grande divano in pelle forma una U e su questo sono seduti Damian con ai lati due gemelle di nome Jessica e Jenna, che frequentano il terzo anno.
In piedi davanti alla porta finestra che da su un piccolo terrazzo, ci sono cinque ragazzi e quattro ragazze. I maschi sono degli amici di Stephan e si chiamano Mark, Brad, Dave, Jonathan e Miles, mentre le ragazze scopro chiamarsi Brianna, Lucy, Megan e Zoe.
Il mio sguardo continua a vagare per tutta la stanza fino a che i miei occhi non si posano in due pozze verdi. Il cuore accellera ed io temo quasi di svenire. La camicia bianca é leggermente sbottonata ed é infilata nei pantaloni neri che gli fasciano le gambe. Mi fa un sorriso da togliere il fiato ed io mi appoggio d'impeto al muro dietro. Giody sembra svegliarsi dal suo stato di trance e corre al suo fianco, stampandogli un bacio sulla guancia, prima di aggrapparsi con le sue unghie rosse al bicipite.
Esalo un sospiro forse troppo brusco, visto che gli occhi di alcuni dei presenti si posano indagatori su di me.
É Damian ad interrompere il momento proponendo a tutti di giocare ad Obbligo e Verità, ma utilizzando una bottiglia che decida chi deve subire e successivamente diventerà colui che porrá la domanda al successivo.
Ci mettiamo tutti i cerchio ed è Micheal a dare il via alle danze. La bottiglia si posiziona su Giody che sceglie verità. Le viene chiesto quando ha perso la verginità e lei risponde un anno prima. Poi tocca a lei girare e questa volta é il turno di Mark di subire. Non ascolto nemmeno la domanda che gli viene posta poiché sono troppo concentrata a guardare la mia amica dire qualcosa nell'orecchio del ragazzo che tanto mi piace. Lui sorride e lei si attacca ancora di più, facendomi letteralmente arrabbiare. Mi accorgo solo quando sento gli occhi degli altri che tocca a me, così senza pensarci rispondo obbligo. Si alza un coro di "ohhh", mentre Mark mi guarda con un ghigno sul volto.
"Devi baciare Micheal"
"Come?", sbatto le ciglia ripetutamente.
"Se non lo fai ti devi spogliare", dice Damian.
"Assolutamente no", risponde Stephan al mio posto.
Nello stesso istante vedo il mio ormai ex tutor avvicinarsi a me. Sento il cuore martellarmi nelle orecchie e le guance farsi bollenti.
"Respira e chiudi gli occhi"
Faccio come dice ed in un secondo le sue labbra intrappolano le mie in un bacio casto, ma dolce.
Rimango immobile fino a quando non si scosta. Mi volto subito e vedo gli occhi di Stephan delusi, ma anche arrabbiati. Giro la bottiglia e finisce proprio su di lui, che ancora prima che io possa porgli la fatidica domanda, risponde obbligo e mi guarda intensamente. Remissiva, abbasso lo sguardo e gli dico di baciare Brianna e lui non se lo fa dire due volte, mentre le da un bacio uguale a quello tra me e Micheal. Giody mi fissa incredula ed incazzata, prima di mandarmi a fanculo.
Mi alzo ed esco sul terrazzo prima che calde lacrime sgorghino fuori dai miei occhi. Prendo il cellulare per chiamare mia mamma e farmi venire a prendere, ma due braccia calde mi cingono i fianchi.
"Non farlo mai più Cloe", mi dice Stephan.
"Cosa?"
"Non baciare mai più nessuno che non sia io"
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NON HO PIÙ PAURA.
RomancePer Cloe la vita è cambiata da ormai cinque lunghi anni. Non è mai riuscita a superare la perdita della persona che amava e vive come se la vita fosse stata tolta anche a lei. La paura di perdere tutto la porta a isolarsi da quasi tutte le persone c...