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31 dicembre 2008

Sto sistemando i palloncini in ogni angolo della casa di Giody. Ne abbiamo gonfiati più di cento e ce ne sarebbero altrettanti, ma abbiamo constato che questi sono più che sufficienti.
I  vassoio con la pizza e le tartine sono riposti sul tavolo della cucina ed assieme a quelli ci saranno piatti pieni di spiedini, polpette, patatine, pancakes, waffle. Ethan, l'amico di Steph, sta portando dentro casse piene di bottiglie, sia analcoliche che alcoliche, mentre Damian ha portato la sua consolle e il suo impianto casse, perciò abbiamo allestito un piccolo angolo Dj e una pista da ballo improvvisata nel salotto. Il mio ragazzo sta attaccando luci di ogni tipo in giro per le stanze e nonostante sia ancora lontano dal finire, l'atmosfera che si è creata è magica.
"Non vedo l'ora che sia sta sera", la mia migliore amica mi salta addosso felice.
In questo mese, con un po' di fatica, abbiamo rimesso in piedi il nostro rapporto e posso quasi affermare che si è addirittura rafforzato rispetto a prima. Mi ha perdonata del tutto e mi ha addirittura capito. È comunque venuto fuori che non era davvero interessata allo splendido ragazzo, ma che in realtà voleva solo farselo. Nell'udire le sue parole ho storto il naso più e più volte, ma ho buttato giù il boccone amaro con molta più maturità di quella che mi aspettavo di avere. Ci ho riso su parecchio, magari istericamente, ma l'ho fatto.
"Ciao piccola", Stephan mi abbraccia dal dietro e mi lascia un delicato bacio sulla testa, quando finalmente siamo soli. Accarezzo le sue braccia e scendo fino alle sue mani che sono appoggiate sul mio ventre.
"Sono felice di festeggiare l'anno nuovo con te", gli dico.
"Così sarà anche il prossimo", poi mi fa voltare, "sempre che tu non ti stufi prima di me"
"Mai", lo bacio e gli faccio capire che non scherzo.
Ci baciamo così a lungo che sembra, ad un certo punto, mancarmi l'aria. Mi stacco per riprendere fiato e lui mi sorride.
"Meglio se mi fermo... ho in mente di consumarti di baci le labbra tutta la sera"
Arrosisco come una bambina, perché vorrei tanto ammettere quanto mi piaccia l'idea, ma sono ancora troppo timida.
"Ehi Jenkins, andiamo a casa a prepararci", urla Ethan dalla cucina. Il mio ragazzo sbuffa, ma afferra la sua giacca e mi guarda dispiaciuto.
"Non ti preoccupare. Tra qualche ora sei qui di nuovo", sono tremendamente felice al pensiero.
"Hai ragione piccola, prima vado, prima torno", mi lascia un bacio veloce e raggiunge l'amico che ormai é già entrato nella macchina. Resto a guardarlo dalla porta finché non va e mi sento così strana. Mi sembra di essere in una favola ed il mio cuore é perennemente in corsa.
"Sei innamorata persa...", afferma Giody, spuntando alle mie spalle.
"Sì", dico con una sicurezza che non sapevo di avere. Mi stupisco anche della facilità con il quale questa affermazione abbia lasciato le mie labbra. Non ci ho dovuto nemmeno pensare un secondo, il mio cuore sapeva già come rispondere.
"Che invidia... la mia piccola Cloe è al suo primo amore"
"Anche l'ultimo", dico.
"Mai dire mai nella vita"
"Non dire così, Giody! Io voglio stare con lui tutta la vita"
"Cloe tutti dobbiamo fare le nostre esperienze nella vita. Non si sa mai che un giorno non desidererai un altro ragazzo"
"Assolutamente no!", dico più sicura che mai delle mie parole.
"Va bene... è inutile dirti come la penso"
"Esistono anche coppie che si conoscono da giovani e poi rimangano insieme tutta la vita", mi fa così innervosire questo argomento; il mio umore sta mutando completamente.
"Non lo metto in dubbio, ma..."
"Ma niente Giody! Non puoi essere felice per me, adesso? Se sarà ci penserò, ma ora sono certa di ciò che voglio"
Le unghie delle dita sono conficcate nella mia pelle e se non mi calmo, oltre che rimanermi i segni per qualche ora, rischio di farle sanguinare.
"Hai ragione. Mi dispiace... adesso sono io che mi sto comportando da amica di merda", sospira, "forza andiamo a farci belle"
Vengo trascinata nella sua camera dove sul letto sono stati buttati una decina di vestiti. Ne scelgo uno nero, con lo scollo a cuore, che scende morbido lungo le cosce e finisce proprio qualche centimetro sopra le mie ginocchia. Indosso un paio di tacchi rossi e lego in vita un nastro dello dello stesso colore, che si chiude sulla schiena in un fiocco rosso. Il trucco che mi fa la mia amica è leggero e devo dire che mi piace moltissimo. Dopo che anche lei ha finito di prepararsi, scendiamo al piano di sotto e siamo pronte a fare entrare tutti gli invitati. Una ventina di persone si riuniscono nel salotto ed io fremo quando apro la porta ed il mio ragazzo si presenta nel suo completo elegante nero, con un papillon rosso.
"Quanto sei bella, am... piccola"
Lo abbraccio e insieme ci uniamo agli altri che ormai hanno cominciato a festeggiare. Balliamo e ci baciamo continuamente e credo che ricorderò questa serata per tutta la mia vita.
Quasi allo scoccare della mezzanotte usciamo sul terrazzo e parte il conto alla rovescia mentre tutti sono pronti per farsi gli auguri. Lui mi tiene stretta al suo petto.
La mia più totale attenzione è rivolta a lui che guarda il cielo e conta insieme agli altri. Sono così sopraffatta dalla sua bellezza, sia esteriore che interiore, da non riuscire nemmeno a parlare. Mi basta stare così per sentirmi completa.
"Buon 2009!", urla qualcuno e le mie labbra vengono catturate in un nanosecondo da Stephan. Inauguriamo così un nuovo anno, insieme, io e lui.
Quando mi stacco non riesco più a tenere ciò che ho dentro e lascio uscire quelle due parole dalle mie labbra.
"Ti amo"
Lo guardo negli occhi ed ho paura di trovarci qualcosa che non mi fa piacere. Ho paura del rifiuto e forse sono stata troppo azzardata.
"Ti amo", mi risponde dopo pochi secondi che a me sono sembrate ore.

NON HO PIÙ PAURA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora