12 maggio 2015
Io e Mike siamo seduti ad un tavolino all'aperto. L'aria è abbastanza calda e piacevole per questo ho addosso un semplice paio di jeans, una T-shirt ed un cardigan nero. I piatti sono vuoti ed in realtà abbiamo solamente ricordato vecchi aneddoti divertenti delle superiori, omettendo Stephan. È un argomento difficile per entrambi e so che quando finalmente verrà fuori non ne uscirò un po' più debole solo io, ma anche lui.
"Raccontami della tua ragazza", chiedo curiosa visto che mi ha parlato di una persona importante nella sua vita.
"Si chiama Stacey e stiamo insieme da quasi due anni. Lei è davvero la ragazza che tutti desiderano ed i miei genitori si chiedono come mai io non le abbia ancora chiesto di sposarmi", ride, ma non di gusto, segno che questo argomento è difficile da affrontare anche per lui.
"Allora scusa se te lo domando, ma mi sembri così preso da lei, quindi perché non le fai la fatidica proposta?"
Lo vedo deglutire forte e poi prendere un generoso sorso di vino rosso dal suo bicchiere.
"Diciamo che non mi sento ancora pronto. Penso ancora ad una ragazza, non come prima certamente, ma mi viene in mente nelle piccole cose. Sai quanto sia dura per me guardare in faccia la mia ragazza e sorriderle quando in realtà vorrei solo scoppiare a piangere come un bambino al ricordo dell'altra?"
"Sono io? L'altra intendo", non lo chiedo per modestia, ma perché conosco il suo sguardo ed in tutti questi anni non è mai cambiato.
"Già", risponde.
"Micheal..."
"Cloe non dire nulla. È già difficile così... piuttosto perché non vivi più con Giody?", cambia discorso.
Questa domanda mi mette leggermente in crisi e cerco di riordinare nella mia testa le parole giuste.
"Comunque prima che tu mi risponda voglio dirti che sono davvero felice di vederti così... migliorata. Sei molto più bella da quando hai ricominciato a sorridere ed a parlare un po' di più. Non che prima non lo fossi..."
Scoppio a ridere e lui frena la sua valanga di parole.
"Stai tranquillo, so cosa intendevi", dico cercando di riprendere fiato.
"Almeno sono riuscito a farti ridere ancora", si batte una mano sul petto.
"Comunque io e Giody ultimamente abbiamo molte difficoltà a capirci ed avevamo bisogno di stare lontane. Ti sembrerà stupido, ma francamente comincio a chiedermi se lei voglia veramente il mio bene a volte o no"
"Ce lo siamo chiesti tutti mille volte fin da quando frequentavamo la scuola. Diciamo che credo tu a volte rappresenti una minaccia per lei. Ha paura che se doveste avere un interesse in comune tu possa soffiarglielo, ma la verità è che è così veramente. Sei bella, solare ed incredibilmente generosa. Lei si è sempre messa su un piedistallo immeritatamente", i suoi occhi sono sinceri.
"Io penso che lei mi voglia davvero bene, ma su alcune cose potresti avere ragione tu", penso alla sua eterna competizione.
"Quindi ora dove stai?", ed ecco la domanda da un milione di dollari.
"Per il momento mi sta ospitando una persona a casa", evito di dargli un'etichetta visto che ancora non abbiamo definito cosa siamo, anche se le sue intenzioni mi sono sembrate piuttosto chiare questo pomeriggio mentre scrivevamo.
"Uhm okay", non lo dice in maniera felice, ma nemmeno delusa.
"Sì, magari dopo vi incontrerete se non devi scappare subito a casa"
"Viene a prenderti?"
Annuisco con la testa.
Ordiniamo un dolce e quando ci arriva la nostra coppetta di tiramisù entrambi ci guardiamo tristi.
"Era il suo dolce preferito", sono io a parlare.
"Ti manca tanto?"
"Come l'aria", mi brucia il petto a confessare ciò che provo.
"Manca anche a me. Mi sento una merda totale per quello che gli ho fatto. Per quello che ti ho fatto. Eri maledettamente ubriaca"
"Non è colpa tua, è sicuramente più mia che di chiunque altro ed è così difficile riuscire a perdonarmi", il nodo in gola si fa sempre più grosso ad ogni parola.
"Cloe... Stephan ti amava più della sua stessa vita. Non vorrebbe vederti così"
Quando il suo nome esce dalle labbra di Mike il mio cuore ha forse il più grande sussulto. I miei occhi si innondano di lacrime che scorrono libere lungo le mie guance. Il moro di fronte a me non mi ferma e lascia che io mi sfoghi, ma prende una delle mie mani tra le sue e comincia a tracciare dei percorsi immaginari sul dorso, con i polpastrelli.
Quando finalmente riesco a calmarmi mi sento un po' meglio.
"Devi perdonarti Mike e guardare al futuro"
"Solo se lo farai anche tu", asserisce.
"Ci sto provando sul serio, credimi"
Detto ciò finiamo e ci alziamo a pagare. Ho già mandato un messaggio a Nicholas, ma Michael si è comunque offerto di farmi compagnia mentre aspetto.
"Se volessi mai darmi una possibilità sai dove trovarmi", dice, ma ridacchia quindi mi ritrovo a farlo anche io.
"Sei il solito scemo. Non cambi mai", gli scompiglio i capelli.
Il rombo di una moto mi fa voltare subito lo sguardo ed il cuore comincia a martellare. Non vedo l'ora di sentire il suo calore attorno al mio corpo e le mie guance si tingono di rosso.
"Deduco che sia lui", ipotizza il ragazzo al mio fianco.
"Sì", sussurro.
Lo guardo scendere dalla moto in tutta la sua bellezza. La camicia bianca leggermente sbottonata, i jeans neri strappati sulle ginocchia ed un paio di Chelsea Boots neri ai piedi. Solo nel momento in cui si leva il casco però riesco a percepire le mie gambe diventare molli come la gelatina. Nonostante sia nella penombra, ho imparato così bene i suoi dettagli che posso vederlo benissimo. Si sistema il ciuffo e avanza lentamente verso di noi. Solo quando è ad una distanza sufficiente da poterlo vedere con chiarezza, noto la sua mandibola irrigidirsi di colpo e il suo sguardo farsi duro. Anzi, non è corretto, diventa totalmente di ghiaccio.
"Che cazzo succede qui?", chiede con un tono di voce così basso da spaventarmi.
Sto per rispondere, ma mi blocca.
"La persona con cui dovevi risolvere delle questioni è Micheal Walker?"
Rimango allibita dal fatto che sappia chi sia. Mi volto verso il mio amico e vedo i suoi occhi... tremano dallo shock.
"Fury?"
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NON HO PIÙ PAURA.
RomancePer Cloe la vita è cambiata da ormai cinque lunghi anni. Non è mai riuscita a superare la perdita della persona che amava e vive come se la vita fosse stata tolta anche a lei. La paura di perdere tutto la porta a isolarsi da quasi tutte le persone c...