2.

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Apro la porta di casa e trovo Giody che mi guarda confusa e arrabbiata.
"Cloe dove cazzo sei stata fino ad adesso? E perché sei ridotta in questo modo? Te lo avevo detto che sarei venuta con te e invece hai rifiutato. Posso sapere cosa ti sta succedendo? Ogni giorno che passa sei sempre più chiusa in te stessa, non mi dici più niente. Pensi che non stia male al pensiero che la mia migliore amica non si fidi più di me al punto da non dirmi nemmeno come sta?", mi dice lei ancora prima che io riesca ad entrare.
"Stai tranquilla, non è successo niente. Sto bene", rispondo senza nemmeno guardarla in faccia. Non voglio parlare con nessuno di lui, non voglio parlare con nessuno di come sto ma nessuno sembra capirlo.
"Smettila di dire che stai bene. Sfogati, urla, piangi, fa ciò che vuoi ma devi smetterla di vivere come se oltre a Stephan fossi morta anche tu nell'incidente!", mi urla addosso mentre cerca di trattenere le lacrime. Nonostante il suo dolore la rabbia  comincia a montare dentro di me e stringo i pugni per cercare di non avere reazioni di cui mi potrei pentire.
"Non devi nominarlo. Non deve succedere più hai capito?", dico a denti stretti ed esco a sedermi sul primo scalino fuori dalla veranda. Cerco di calmarmi e grazie all'aria fresca riesco leggermente a rilassare i nervi. Sento la porta dietro di me chiudersi e vedo la mia migliore amica sedersi accanto a me e appoggiare la testa sulla mia spalla.
"Mi dispiace Cloe. Non avrei dovuto. Spero tu possa perdonare una stupida amica preoccupata"
La abbraccio subito e penso a quanto sono stata stupida ad arrabbiarmi con lei. Una delle poche persone che mi è sempre stata vicina.
La conosco da quando sono nata poiché i nostri genitori sono amici da moltissimi anni. Lei è sempre stata quella bella, solare e gentile delle due, non per niente i ragazzi correvano sempre dietro a lei. I suoi capelli biondi platino incorniciano il suo bellissimo viso. Ha due occhi azzurri che conquistano tutti, la carnagione color perla e una piccola bocca. L'unico difetto che si potrebbe trovare in lei è l'altezza, ma passa in secondo piano quando si nota il  seno prosperoso che piace tanto ai maschi.
Io sono l'opposto caratterialmente ed esteticamente. Sono scettica, lunatica e piuttosto chiusa in me stessa. I miei capelli sono castano scuro, quasi neri, così anche i miei occhi. Sono piuttosto alta ed ho la carnagione olivastra. Tendo a mettere pantaloni stretti e maglie larghe in modo che la gente non si focalizzi sul mio seno scarso, ma piuttosto sulle lunghe gambe. Mentre Giody è fissata con la storia del vero amore e cambia spesso ragazzo nella speranza di trovare quello giusto, io mi sono completamente abbandonata al fatto che l'amore non esiste e anche se esistesse poi in qualche modo ti viene strappato via. Non mi innamoreró mai più di nessuno... era lui che volevo ed ora non c'è più.
"Cloe, sei ancora qui con me?", Giody interrompe le mie riflessioni sventolandomi una mano davanti alla faccia.
"Sì scusa, dimmi", dico.
"Non è che domani dopo lavoro ti va di accompagnarmi in un bar perché ho un incontro con un ragazzo e lui ha detto che portava anche il suo amico... e insomma gli ho detto che ho un'amica single da presentargli. Lo so che vorresti uccidermi ora, ma ti prego, fallo per me", dice lei facendomi gli occhioni dolci.
"No, non se ne parla nemmeno", rispondo senza pensarci neanche un secondo.
"Ti prego, ti prometto che ti rendo il favore quando ti servirà qualcosa e giuro solennemente che potrai chiedermi qualunque cosa! Ti stringo anche il mignolino", mi tenta e non posso fare a meno di attorcigliarle il mignolo della mano destra con il suo.
"Ricordati che le promesse fatte con il mignolino non vanno mai infrante", dico seria.
Sarà anche una cosa stupida e da bambini ma è  così che abbiamo sigillato la nostra amicizia eterna.

NON HO PIÙ PAURA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora