Concentrarsi su un'impresa quando Alabaster Torrington marciva nel Tartaro non era semplice. Riflettendoci, Riley era arrivata alla conclusione che se fossero riusciti a eliminare il legame del mare, avrebbero potuto fare di più per aiutare gli altri in tutta quella oscura faccenda.
- Le naiadi sono simpatiche solo quando ti salutano dal fondo del laghetto- disse Billy, chinandosi sulla superficie immobile del lago delle canoe.
- Sono vanitose e civettuole- fece Adam, le mani in tasca- perché ora che abbiamo bisogno di loro non si fanno vedere?-
Riley decise di dare loro un piccolo incentivo per farsi vedere e fece agitare le acque del laghetto. I loro splendidi cestini mezzi intrecciati sul fondo vennero divelti e si mescolarono con il fondale. Una creatura marina con i capelli fluenti apparve tra le onde, l'aria contrariata.
- Perché lo hai fatto?- chiese, risentita.
- Perché così ti sei decisa ad uscire- rispose semplicemente Riley- perché tu e le tue amiche fate le preziose?-
- Non amiamo i mortali-
Adam avrebbe sicuramente agguantato la naiade per il collo, ma Billy lo trattenne. Riley si chinò sulla superficie dell'acqua.
- Ti chiami Juliet, vero? Mi ricordo di te. Una volta mi hai regalato un cesto di vimini fatto da te. Ce l'ho ancora, lo tengo nella mia casa di New York-
La naiade si rilassò appena e accennò un sorriso. Emerse dalle acque, osservandoli con aria ancora un po' sospettosa.
- Cosa posso fare per te, Riley Jackson?- domandò.
- Abbiamo bisogno di trovare Aci. Sappiamo che voi naiadi gli siete molto devote! Galatea ci ha detto di parlare con lui- spiegò Riley.
Prima di rispondere, la creatura lanciò un'occhiata in direzione dei ragazzi. Solitamente le naiadi erano molto propense al flirt, ma lei sembrava guardarli con ribrezzo.
- Sì, lo siamo, in effetti- ammise, tornando a guardare Riley- ma trovarlo non è possibile. La sua essenza non scorre qui, nel mondo umano-
- E allora dicci dove scorre, no?- intervenne Adam, spazientito- Quanta reticenza!-
- Quanta arroganza- replicò la naiade, guardandolo male- voi discendenti di Ares siete tutti uguali-
Riley rivolse a Billy uno sguardo quasi supplichevole, pareva dire "potresti pensarci tu, per favore?". Il nipote di Giove annuì, facendo un passo avanti con cautela.
- Juliet, potresti cortesemente aiutarci?- le si rivolse, usando la Lingua Ammaliatrice e cercando di mantenere il tono di voce più suadente e convincente possibile.
Juliet si voltò nella sua direzione, prima irrigidendosi, poi arrossendo e abbassando lo sguardo, in difficoltà. Era impossibile non rispondere. Balbettò un momento, poi annuì, alzando nuovamente lo sguardo.
- Posso... posso portarvi dove le correnti di acqua dolce umane convergono con quelle divine, è lì che Aci si trova- rispose, quasi sospirando.
Adam guardò Riley.
- Non puoi usare il tuo ragazzo in questo modo, non è corretto. È un'arma di distruzione di cuori femminili-
- Oh, non dire sciocchezze! Ha fatto effetto anche su di te-
- In effetti, di colpo avrei voluto gettarmi ai suoi piedi, ma questi sono dettagli-
Facendo un sorriso divertito, Riley gli diede una spinta. La Lingua Ammaliatrice di Billy diventava ogni giorno più potente e ora che ormai lui era un uomo e aveva cambiato la voce, il tutto diventava ancora più convincente, anche troppo.
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]
Fanfic#1 in AVVENTURA Seguito della lunghissima, infinita fanfiction "Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo", dovevo snellirla prima mi sa, troppi capitoli. Continuate a seguirmi per favore! [CONCLUSA]