Asha

56 6 3
                                    

Il senso di vuoto e il monocromatismo degli Asfodeli avevano improvvisamente ceduto il passo ai colori sgargianti di Nuova Roma. Il Piccolo Tevere gorgogliava allegramente, i prati erano immacolati e gli edifici bianchi scintillavano al sole. Era tutto proprio come Asha Dhara Subramani lo ricordava.

Malgrado l'atmosfera amena, i semidei romani sembravano piuttosto allerta e nervosi. L'armeria era vuota, segno che tutte le armi erano attualmente in uso. Abbassando gli occhi, Asha si accorse di essere dalla parte opposta del fiume, le sarebbe bastato attraversarlo per essere ufficialmente al Campo Giove. Ma si sentiva quasi un'estranea, come se avesse bisogno del permesso per attraversare l'acqua. Sapeva perché: era morta e poi l'avevano riportata in vita. Nico di Angelo l'aveva accompagnata fino a lì, per poi sparire nelle ombre senza troppe cerimonie.

La figlia di Giano si guardò attorno, nessuno sembrava ancora aver fatto caso a lei. Notò Reyna tra il viavai di guerrieri ed ebbe la tentazione di chiamarla, ma qualcosa la bloccò. Come avrebbe reagito, vedendola lì? Portava ancora una fascia nera al braccio, segno che era ancora in lutto per la sua morte. Un groppo le salì alla gola.

- Re...Reyna...- tentò di dire. Prese un bel respiro- Reyna!-

La figlia di Bellona si fermò di colpo, guardandosi attorno, la treccia corvina ondeggiante nel leggero vento. Si voltò verso il Piccolo Tevere, il cuore in gola e la vide: Asha era proprio lì, a pochi metri da lei. Boccheggiò qualche istante, incredula, ma le ci vollero pochi secondi per capire cos'era successo. E ora capiva anche la strana chiamata di Jason di poco prima, le era sembrato deluso quando lei aveva detto che non era capitato niente di particolare al campo.

- Oh, miei dei- fece, non riuscendo a trattenere le lacrime- ti hanno riportata a casa... ti hanno riportata da me-

Asha scoppiò a piangere a sua volta e si tuffò in avanti, mettendosi a guadare il fiume. Gli altri semidei finalmente la notarono a rimasero a fissarla, sbigottiti. Reyna le si fece incontro, raggiungendola sull'altra sponda. L'aiutò velocemente ad uscire dall'acqua, la fissò un momento, come per assicurarsi che fosse tutta intera, poi l'abbracciò.

- Bentornata a casa, Asha- le disse solo, commossa.

Asha ricambiò l'abbraccio, senza riuscire a smettere di piangere. Non aveva mai pensato di provare quelle sensazioni. Reyna era la persona che più ammirava e amava in assoluto, le era stata vicina come una madre, una sorella, un'amica. Era la sua famiglia. Sapeva di averla fatta soffrire, morendo e questa era la ragione per la quale non riusciva a perdonarsi nemmeno da morta.

- Mi dispiace- riuscì a dire, singhiozzando- scusami se ti ho lasciata da sola...-

- Ma tesoro, tu sei qui, adesso! Non sono sola, ho di nuovo te al mio fianco- replicò Reyna, asciugandosi gli occhi- che altro posso volere? Gli dei mi hanno fatto il regalo più bello del mondo-

- Non gli dei- la corresse Asha- sono stati Adam, Billy e Riley, loro mi hanno concesso di tornare qui. Me lo ha detto Nico di Angelo, quando mi ha riportata qui-

Annuendo, Reyna le mise un braccio attorno alle spalle e si fece raccontare ogni cosa. Nel frattempo, il campo era esploso in grida di giubilo per il ritorno dell'eroina Asha, la loro compagna e amica creduta ormai perduta.

- Ti organizzeranno certamente un banchetto- le disse Reyna.

- Oh, fantastico- rispose senza troppo entusiasmo Asha- cioè, è magnifico, ma vorrei prima riposare un po'. Mi sento stanca. Nico dice che è normale-

- Certamente, Asha-



Asha si era addormentata quasi subito. Reyna era rimasta con lei tutto il tempo, forse temendo che potesse svanire di nuovo. Le aveva gentilmente accarezzato i capelli, con quel suo fare così dolce che pochi conoscevano, sorridendole come per rassicurarla che era a casa. Asha sapeva di essere a casa, ma non perché era al Campo Giove, perché c'era Reyna con lei. Il senso di stranezza era svanito quasi subito ed era riuscita a rilassarsi, con la voce di Reyna nelle orecchie e la sua mano calda che la rassicurava.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora