Emeraude

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- Vi prego, fate venire anche me-

Per la seconda volta, Emeraude Appleby si ritrovò ad origliare una conversazione nella quale lei non c'entrava. Aveva casualmente sentito cosa si erano detti tramite I-Phone Annabeth e Percy e aveva deciso che doveva assolutamente fare qualcosa.

- No- rispose semplicemente Annabeth- mi dispiace, Emeraude-

- Non vi fidate di me, vero?- fece lei, affranta.

Amanita e Rachel si scambiarono un'occhiata e poi guardarono Annabeth.

- Non si tratta di questo, tesoro- le spiegò la figlia di Atena, cercando di essere il più gentile possibile- andare a parlamentare con Medea non è esattamente un compito facile. Tu hai grandi poteri, ma non li sai usare correttamente, inoltre ci vogliono diplomatici, non semidei molto forti, capito ora?-

- Siamo tutti concordi sul fatto che sarà Annabeth a guidare la squadra- intervenne Amanita- e sai, nemmeno io ci andrò, anche se mi piacerebbe! Sono solo una mortale e combinerei del casino, per cui... ti capisco, davvero, ma qui la faccenda va presa con le pinze-

Emeraude abbassò lo sguardo. Si sentiva inutile e voleva redimersi per essere stata tanto sciocca, solo non sapeva come. Alla fine annuì, capiva cosa stavano cercando di dirle.

- Ok- fece- in quanti andrete, allora?-

- Ancora non lo so. Non voglio portare con me troppe persone, ma al tempo stesso dovrà essere una vera delegazione di pace, altrimenti verremo inceneriti subito- rispose Annabeth- porterò sicuramente qualcuno della casa di Ecate, anche perché diversamente non potrei rintracciare Medea. E poi mi serve qualcuno della casa di Afrodite che sappia usare la Lingua Ammaliatrice. So che Medea ha un potere simile-

Si voltò verso Amanita, che annuì con fare convinto, come se sapesse cosa stava per dire. Emeraude le guardò confusa.

- Niente maschi- dissero in coro.

- Oh- fece la figlia di Ade- perché su di loro ha più presa il potere di Medea? Capito-

Sedendosi, Annabeth si mise a pensare, le braccia incrociate al petto. Emeraude rimase sulla porta come un gufo appollaiato sull'albero. Rachel le fece segno di accomodarsi, ma lei scosse la bruna testa.

- Pensavo che... forse dovrei unirmi alle Cacciatrici o alle Amazzoni- disse improvvisamente- tu... tu hai un'amica Cacciatrice, vero, Annabeth?-

- Certo, Talia ti recluterebbe volentieri e non saresti la prima figlia di Ade a farlo. Ma ne sei sicura? Vorrebbe dire lasciare il campo-

Amanita scattò in piedi e andò verso di lei, prendendole le mani.

- Pensaci bene- le disse con dolcezza- hai fatto tanto per tornare qui! Vuoi davvero lasciare Sam? E poi, le Cacciatrici non sono divertenti! Sono un po' snob. Le Amazzoni, poi, vivono lontanissime e Reyna ci ha detto che al momento hanno del caos per l'elezione della futura regina, dato che sua sorella Hylla ha deciso di lasciare il trono. Io credo che tu appartenga a questo posto, più ti senti esclusa e più lo sei... tu sei il Campo Mezzosangue assieme a tutti gli altri-

La semidea tremò leggermente e le si arrossarono gli occhi.

- Non andartene solo perché credi che sia la cosa giusta- continuò Amanita- lo vedi? Reagisci così perché sai che ho ragione. Non fare una simile scelta solo perché pensi che sia giusto, rinunceresti ad una grande opportunità: essere felice-

- Amanita ha perfettamente ragione- fece Annabeth, sorridendo- o vuoi far morire di crepacuore il povero Sam, eh?-

Accennando un sorriso, Emeraude si asciugò gli occhi.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora