Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]

Riley

Il panico prese il sopravvento e tutti corsero alle uscite. Riley non aveva idea di quello che riuscivano a vedere i mortali, forse un attacco terroristico. Nella confusione generale si trovò di fianco Adam e Billy, il primo armato della sua spada infuocata e del suo scudo di Ares e il secondo di lancia elettrica ed Egida. A quel punto lei sfoderò Kymata.

- Si è già riformato, magnifico- brontolò Percy, arrampicandosi sul palco per raggiungerli.

- Dov'è mamma?- gli chiese Riley.

- Sta portando al sicuro i nonni e tutti gli altri mortali-

Con un ruggito che fece scuotere le pareti e battere i denti, il Minotauro li caricò. I quattro si sparpagliarono e la creatura andò ad incornare il sipario di velluto, come un toro impazzito nell'arena. Riley si voltò velocemente e lo vide tirarsi indietro, pezzi di stoffa rosso scuro infilate sulle corna come decorazioni natalizie, tornando alla carica. Tentò con una manata di spazzare via Billy, ma l'Egida resistette bene. Un tremendo CLANG risuonò nell'aria e il Minotauro mugghiò di dolore e frustrazione, ritirando il pugno. Forse si era rotto qualche dita della mano, credendo ingenuamente di disintegrare facilmente lo scudo, ma l'Egida era praticamente indistruttibile. Billy rotolò di lato e tentò di infilzarlo con la lancia, mirando ad un interstizio dell'armatura. Trovò un punto minuscolo ma doloroso sotto l'ascella e fece partire un fulmine. Il mostro sembrò per un attimo un albero di natale illuminato e fumante. Approfittando del suo stordimento, Adam si lanciò sull'altro fianco del mostro, mulinando la spada e infilandogliela in un fianco. L'armatura, la pelliccia e forse anche le ossa parvero sciogliersi come a contatto con la lava.

Il Minotauro ululò e tentò di levarsi gli avversari di dosso, girando il torso e le braccia come una giostra. Adam e Billy si abbassarono e scattarono indietro per non venire colpiti a quella velocità, facendo la fine delle stelle cadenti, ma il mostro riuscì comunque a smanacciare sui loro scudi, mandandoli giù dal palco.

Percy lo stuzzicò con Vortice, colpendolo ripetutamente agli arti inferiori con tagli dolorosi. A quanto pareva dall'espressione assassina, il Minotauro non aveva ancora scordato il suo scontro con il figlio di Poseidone. A quel punto, Riley attuò la propria mossa. Il mostro era impegnato e non sembrava fare più caso a lei. Corse alle sue spalle e, quando si chinò per cercare di incornare suo padre, gli balzò sulla schiena. Il Minotauro mugghiò ferocemente, cercando di levarsela di dosso, ma le braccia erano troppo corte e tozze per raggiungere del tutto dietro la propria testa bovina. Cercando di non venire disarcionata o afferrata dalle manone del mostro, Riley piantò la propria lama di bronzo celeste dritto nel collo. Il Minotauro ruggì e l'afferrò, scaraventandola in aria. Fortunatamente, Percy l'afferrò al volo, anche se finirono entrambi giù dal palco.

- State bene?- chiese Billy, correndo da loro con Adam.

- Sì, più o meno- rispose Percy, scuotendo la testa- stai bene, sardina?-

- Direi di sì, bella presa, papà- rispose lei.

Si rimisero in piedi e sbirciarono il palco. Il Minotauro non c'era più, solo un mucchietto di polvere.

- Bene, fine anno col botto- disse Adam, rinfoderando la spada.

- Strano, però, praticamente per tutto l'anno non abbiamo avuto problemi, se non sciocchezze- osservò Riley, fissando il mucchio di sabbia- speriamo non sia un segnale che qualcosa sta per arrivare!-

Uscirono tutti dall'edificio di soppiatto, venendo raggiunti da Annabeth, Paul e Sally. La figlia di Atena disse loro che i mortali credevano si fosse trattato di un terremoto, quindi forse avevano visto il Minotauro come un enorme pezzo di tetto crollato dentro la scuola.

- Ho anche appena ricevuto un messaggio Iride da Talia- proseguì Annabeth- mi ha detto che è successo qualcosa di molto brutto ad una delle Cacciatrici, una ragazza appena arrivata di nome Lyanna. Pare sia stata brutalmente uccisa qualche notte fa-