- Ottimo, allora giuralo sullo Stige-
Pitone corrugò la fronte, non sembrava disposto a farlo, ovviamente. Ma Billy era stato più furbo di lui anche in questo.
- Giuralo. Adesso- insistette, con voce suadente.
- Lo... giuro sullo Stige- fu costretto a dire Pitone suo malgrado.
Un tuono squarciò il silenzio. Purtroppo, l'incantesimo della Lingua Ammaliatrice durò poco su di lui, ma quel tanto che bastò a costringerlo a giurare.
- Masticherò le tue ossa molto lentamente, mortale- lo minacciò, furioso.
- Pronuncia la prima sfida, invece di minacce a vuoto- ribatté Billy, in tono per niente spaventato.
Riuscire a gestire la situazione gli aveva infuso un coraggio incredibile. Poteva farcela, doveva solo stare calmo, pensare con lucidità e aiutare i compagni. Con la coda dell'occhio vide Riley che lo fissava ammirata, gli occhi che le brillavano e non poté fare a meno di sentirsi felice della cosa.
- Oh, Billy che spacca il fondoschiena a Pitone mi piace come programma televisivo- disse Adam, sorridendo.
- E lui che pensava di non essere in grado di condurre un'impresa- aggiunse Donovan, scuotendo il capo.
Con fare stizzito, Pitone pestò un piede a terra, facendo aprire grosse crepe in una delle pareti, che crollò, rivelando quella che pareva una pista che arrivava al mare. Difficile stabilire come potesse esserci il mare Mediterraneo a Brooklyn, era probabilmente solo un'illusione.
- Corsa con le bighe- dichiarò con fare trionfante Pitone- allora, chi si offre?-
Con un ampio gesto delle mani, Pitone fece comparire una biga verde e oro che luccicava al sole, con serpenti scolpiti sulle fiancate e un drago davanti. Due splendidi destrieri neri come la notte nitrivano e sbuffavano, pronti a cavalcare.
- Un attimo, non c'è una seconda biga!- esclamò Adam- Sei un imbroglione-
- No, nessuno di voi mi ha chiesto di procurargli una biga- replicò Pitone, facendo spallucce- è un vostro problema, non mio. Ma concedo a chi mi sfiderà di usare un compagno come supporto, se lo desidera. Ah, ci sono delle assi, lì a terra-
A quel punto, Donovan tirò indietro i compagni per un breve summit.
- Possiamo costruire velocemente una biga di fortuna e pregare gli dei che tenga- disse loro- il punto sono i cavalli-
Billy notò lo sguardo di Riley rivolto verso il mare. Gli occhi verde mare della ragazza erano scintillanti come il fondo dell'oceano.
- A quelli posso pensarci io- disse- lasciatemi sfidare Pitone. Posso vincere, lo so! Don, ho bisogno di te, però. Le tue frecce dovranno tenerlo lontano, meglio armi dalla distanza e qualcuno che possa curare in caso di ferite-
- Certamente, sono a tua disposizione-
Adam corse a recuperare il legno per la biga, mentre Pitone li osservava divertito. La pista non sembrava troppo dissestata, forse potevano farcela. Per sicurezza, Billy posizionò l'Egida come protezione davanti alla biga una volta ultimata.
- Potrebbe servirvi- disse- spero che le nostre ruote di fortuna tengano. Buona fortuna-
Annuendo, Riley salì sul carro e prese le redini. Donovan montò accanto a lei, l'arco teso in direzione di Pitone.
- Ancora niente cavalli- disse loro, in tono di scherno.
Riley chiuse gli occhi e si voltò verso l'oceano. Portò una mano davanti a sé, come a richiamare l'acqua, proprio come faceva suo padre. Subito non accadde nulla, poi le onde iniziarono ad agitarsi e dalla spuma emersero delle figure galoppanti: due bellissimi stalloni bianchi. I cavalli nati dal mare si fecero imbrigliare docilmente, pronti a cavalcare. Il sorriso di Pitone divenne un ringhio di frustrazione. Senza aspettare oltre, spronò i propri cavalli, che partirono come saette.
- Il traguardo è la spiaggia!- gridò, allontanandosi.
Riley agitò le redini e i cavalli partirono a razzo all'inseguimento dell'altra biga.
- Non terrà- fece Adam, notando le ruote sbilenche.
- Terrà, invece- ribatté Billy- deve assolutamente reggere-
Anche se sulla sabbia liscia, la biga di Riley e Donovan pareva in difficoltà, dondolava e cigolava pericolosamente.
- Riley, non so se arriverà intera!- gridò Donovan, per farsi sentire sopra il rumore dei cavalli e dei carri.
- Che si sfasci pure, basta che battiamo Pitone!- urlò lei, facendo aumentare il passo ai cavalli.
- Preferirei di no, cerchiamo di farla restare intera. Avvicinati, provo a colpirlo-
- Ricevuto!-
La biga si affiancò a quella di Pitone e Donovan scoccò una freccia, che la divinità schivò con un ghigno. Anche Donovan, però, sorrise e Pitone capì presto perché. La sua freccia tornò letteralmente indietro, infilandosi nei raggi di una delle quattro ruote, che iniziò a incespicare, facendo inclinare la biga.
- Tu!- strillò, furibondo.
- Spiacente, il mio non è un arco qualsiasi. Un dono di mio padre! Te lo ricordi mio padre, vero? Quello che ha fatto di te borsette e scarpe-
La strada s'inclinò verso destra con una curva enorme e molto stretta. Pitone fece sbattere il fianco della biga contro quella di Riley e Donovan, non distruggendola per miracolo. Billy e Adam tennero il fiato sospeso.
- Non mollare, non ora, ti prego- mormorò Riley. Abbassò lo sguardo e capì cosa fare- Don! Ho bisogno che tu faccia una cosa, ora. Lascia perdere Pitone, devi tenere insieme le assi della biga!-
Il figlio di Apollo si accucciò e cercò di tenere insieme le parti della biga, che si stava sfasciando anche se ancora non erano arrivati alla fine. Riley fece aumentare la corsa ai propri cavalli, ma Pitone era ancora davanti a loro e il mare già si intravedeva.
- Ok, siete cavalli fatti di spuma del mare, no? Allora diventate onde e spingeteci in avanti!- ordinò.
I due stalloni iniziarono a trasformarsi in gigantesche onde, che trascinarono letteralmente in avanti con una forza inaudita la biga. L'urto fu tale che investì quella di Pitone, facendola rotolare via. Riley e Donovan atterrarono in riva al mare con un enorme SPLASH. La biga si ruppe appena toccò terra, ma avevano vinto. Pitone, rimasto indietro, era finito a chiappe a terra e sputacchiava acqua salata. Adam e Billy corsero dagli amici.
- Bravissima, Riley, sei stata fantastica- le disse Billy, aiutandola ad alzarsi.
La nipote di Poseidone sorrise, spostandosi i capelli fradici dal viso.
- Don, tutto ok?-
- Sì, ho solo acqua ovunque. Ma Billy ha ragione, sei stata grande-
Sollevato e orgoglioso, Billy baciò la ragazza, asciugandole alla buona il viso bagnato. Un ruggito però li fece allarmare e videro Pitone arrancare verso di loro mandando scintille e con gli occhi fiammeggianti.
- VOI- tuonò.
- Abbiamo vinto- lo bloccò subito Billy- vai dritto alla seconda sfida-
Pitone non sembrava convinto, ma non aveva modo di controbattere, aveva giurato sullo Stige di accettare la sfida e l'eventuale premio. Schioccò le dita, facendo tornare tutti nella stanza buia e fredda di prima.
- E sia- acconsentì a fatica- questa l'avete vinta voi, ma la prossima sarà più difficile! Una vera e propria prova di forza bruta-
Adam alzò un sopracciglio e, senza pensarci troppo, si fece avanti, battendosi i pugni uno contro l'altro.
- Sono pronto- dichiarò- menare le mani è la mia specialità!-
Gli occhi serpenteschi di Pitone brillarono di eccitazione, cosa che fece preoccupare parecchio Billy. Non era certo che si sarebbe trattato di qualcosa di normale, tipo lotta corpo a corpo o duello all'arma bianca.
- Molto bene, allora abbiamo un volontario- fece, sogghignando- ma, credimi, se ti aspetti qualcosa tipo le fatiche di Ercole, credo che tu sia in errore. Dovrai lottare con me, nella mia vera forma, mortale-
Pitone schioccò ancora le dita e un'arena comparve nel mezzo della stanza, un rettangolo grande quanto uno stadio di calcio. Un cerchio di fuoco si accese tutt'attorno.
- Chi perde brucia nelle fiamme- aggiunse- e ora, sei ancora così pronto?-
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]
Fanfic#1 in AVVENTURA Seguito della lunghissima, infinita fanfiction "Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo", dovevo snellirla prima mi sa, troppi capitoli. Continuate a seguirmi per favore! [CONCLUSA]