- Prima ditemi che cosa è successo-
La voce rotta di Rachel arrivò più dolorosa che mai alle loro orecchie. Aveva il diritto di sapere, ma dirlo poteva essere ancora più penoso. Billy e Riley guardarono Adam.
- Ecco, abbiamo avuto un problema con Cotto- spiegò Adam, quasi riluttante- Jordan è stato ferito gravemente e non riusciva nemmeno più a camminare, sapeva di essere diventato un peso... così mi ha praticamente costretto ad andare avanti senza di lui. Senti, se il Labirinto non fosse crollato, io sarei tornato indietro!-
Rachel scosse la rossa testa.
- Non è colpa tua, non ho detto che è colpa tua- replicò- perché, al suo posto, voi avreste fatto lo stesso. E poi, c'era in gioco Gea...-
Billy notò che la donna stringeva forte i pugni.
- E' colpa mia- disse, con voce tremante- è venuto per me... se non fosse stato per me...-
E scoppiò a piangere, nascondendo il viso tra le mani. Tra un singhiozzo e l'altro, i ragazzi carpirono qualcosa come "anche voi" e capirono che intendeva che anche loro sarebbero potuti morire per causa sua. Era difficile darle torto, ancora più duro sarebbe stato cercare di consolarla.
- La colpa, come sempre, è degli dei- le disse piano Billy, con gentilezza- tu forse non lo sai, ma Zeus ed Elpis avevano messo il vaso di Pandora dentro Jordan e Niemh era la chiave. Il punto è, che come protezione speciale, Elpis ha fatto un incantesimo particolare... che, purtroppo, si è rotto quanto sei arrivata tu-
La donna alzò appena gli occhi gonfi di lacrime, senza capire.
- Solo l'amore poteva permettere realmente l'apertura del vaso ed era a questo che mirava Gea- continuò Billy- tu ti sei innamorata di Jordan e glielo hai confessato e questo ha creato dentro di lui qualcosa che non aveva mai più provato dopo la morte di Armonia: la speranza. Credo che nessuno potesse immaginare cosa sarebbe accaduto. Non era il tuo sangue che serviva a Gea, ma avere te e Jordan insieme per ottenere il vaso! Certo, le torture di Cotto hanno fatto sì che il tuo sangue bagnasse la terra, no? E infatti, nessuno ha potuto impedirlo. Adesso, tutta la profezia ha un senso e lo so che questo non ti fa sentire meglio, ma Gea non può più fare nulla, adesso. Il vaso... è perduto per sempre-
Rachel annuì. Poi tornò a piangere, questa volta più silenziosamente. I ragazzi erano disperati, non sapevano come fare per aiutarla e si sentivano malissimo anche loro. Alzando gli occhi, Riley notò qualcosa nel cielo notturno.
- Un incantesimo- mormorò- i figli di Ecate! Seguiamo quella magia, forse Alabaster o Michaela sono qui-
Si mossero veloci, con Rachel che li seguiva più per forza d'inerzia che per reale volontà. Trovarono auto bloccate, persone a terra prive di sensi e controllarono che fossero vive. Sì, solo svenute. Alcuni monumenti della città erano rovinati, c'erano segni di battaglia, in particolare sul ponte di Brooklyn. Mucchietti di sabbia erano sparsi ovunque, innocui per fortuna.
- Gea è a nanna, a quanto pare- sospirò Adam- ce l'abbiamo fatta-
- Sì, ma che cos'è successo qui?- chiese Billy- Sono tutti ko. Non è un incantesimo del sonno e fuori città ci sono rumori normali-
Incrociarono quasi per caso il gruppo di Donovan. Stavano là, fermi e con l'aria abbastanza incredula. Appena si videro, si corsero tutti incontro, abbracciandosi.
Billy si lanciò un'occhiata alle spalle poco dopo, mentre Annabeth abbracciava Rachel e tentava di farla sentire meglio o almeno starle vicino da buona amica.
- Quindi, abbiamo perso Jordan- fece Percy, sospirando tristemente.
Alabaster fischiò, indicando qualcuno che stava correndo nella loro direzione, molto trafelato. Steven Coogan, della casa di Apollo, li raggiunse a fiato ormai cortissimo.
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]
Fanfic#1 in AVVENTURA Seguito della lunghissima, infinita fanfiction "Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo", dovevo snellirla prima mi sa, troppi capitoli. Continuate a seguirmi per favore! [CONCLUSA]