- Dunque si unisce un'altra vittima al tuo fascino e alla tua gentilezza. Aracne, eh?-
Billy deglutì. Quando Riley faceva certe domande, non era mai per caso. Se chiedeva riguardo ragazze potenzialmente interessate a lui o cose simili, c'era sempre da preoccuparsi, malgrado il tono calmo. Ma Aracne non era una ragazza, non più almeno.
- Ma no, è solo che non era più abituata alla gentilezza- cercò di spiegare.
La nipote di Poseidone lo guardò con un leggero sorriso divertito sul volto, poi gli prese la mano, ridendo.
- E' incredibile che tu sia riuscito a sciogliere il cuore di Aracne. Sono molto fiera di te e davvero impressionata!- esclamò inaspettatamente- Se tu non l'avessi conquistata, probabilmente lei non ci avrebbe aiutato e dobbiamo a lei la nostra fuga da Macaria e Melinoe-
- Oh- fece Billy, sollevato- beh, sono contento che la pensi così! Devo essere totalmente sincero, mi ha fatto pena-
Riley annuì, osservando Nico che dava lentamente nettare e ambrosia ad Alabaster.
- Lo so. Quando mia madre mi ha raccontato della sua avventura in solitario nei sotterranei di Roma, mi ha detto che incontrandola ha provato sentimenti contrastanti... anche se ci ha riflettuto bene solo a distanza di tempo, a mente fredda. Non ha avuto molto tempo, dato che è caduta nel Tartaro con mio padre subito dopo. Ad ogni modo, malgrado l'iniziale paura e poi rabbia, anche lei ha pensato che Aracne fosse una creatura penosa e che Atena avesse esagerato-
Il nipote di Giove non poteva essere più d'accordo. Gli dei sapevano essere vendicativi e crudeli, lo sapeva bene. Ma aveva anche imparato che voltare loro le spalle non era la soluzione adatta, era meglio tentare di correggerli e aiutarli ad essere più umani. Se anche solo per un secondo avessero di nuovo fatto pensieri rabbiosi, sarebbe accaduto come con Caos.
- Come sta?- chiese a Nico, facendo un cenno in direzione di Alabaster.
- Non saprei dire, credo sia un miracolo se è ancora vivo- rispose il figlio di Ade, cupo- nettare e ambrosia non funzionano molto, non è un buon segno. Deve avere tutte le costole rotte e gli dei solo sanno cos'altro non va!-
- Sto bene- protestò Alabaster, anche se con fare poco credibile.
- Dobbiamo subito tornare al campo e portarlo da Don- intervenne Adam- lui saprà rimetterlo in sesto in due secondi!-
Nico rimase un istante in silenzio, come se stesse pensando. Un fantasma svolazzò accanto al suo orecchio, bisbigliando qualcosa e poi svanendo.
- Donovan non si trova al campo- disse, in tono piatto- quindi Alabaster dovrà aspettare-
- Che?- fece Riley.
- A quanto ho sentito, lui e altri vostri amici sono andati a rompere le scatole a Persefone. Con lui ci sono Michaela, Ian e Iris-
- Rompere le scatole per fare cosa?- domandò Alabaster.
Nico scrollò le spalle, probabilmente il fantasma non lo sapeva o non lo aveva detto. Billy guardò gli amici, nessuno di loro aveva idea del messaggio Iride che Jordan aveva mandato a Donovan.
- Lui non può viaggiare nelle ombre- riprese Nico, indicando Alabaster- a meno che non vogliate poltiglia di semidio-
- E come dovremmo tornare, scusa?- gli chiese Billy- Siamo sotto Los Angeles, vero? Non possiamo uscire qui e poi tornare con mezzi pubblici, non abbiamo un soldo!-
Dopo qualche secondo di silenzio, Riley schioccò le dita.
- Ermes- disse solo.
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]
Fanfic#1 in AVVENTURA Seguito della lunghissima, infinita fanfiction "Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo", dovevo snellirla prima mi sa, troppi capitoli. Continuate a seguirmi per favore! [CONCLUSA]