Riley

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I due Titani attaccarono prima che Adam potesse passare a Riley almeno un pugnale per difendersi. Scattarono uno a destra e l'altra a sinistra e rotolarono sul fianco per ritornare subito in piedi. Adam si lanciò contro Crio, ma Riley non potè attaccare Iperione, sia perché era disarmata, sia perché aveva troppo male in tutto il corpo. Il titano dorato tentò di colpirla, ma lei schivò, saltando indietro.

- Siete patetici, mortali- disse Iperione- credete davvero, anche in due, di poterci sconfiggere?-

Mentre si rialzava, Riley notò qualcosa di scintillante roteare sul pavimento e fermarsi accanto al suo piede sinistro. Era un pugnale di bronzo. Velocemente cercò Adam, ma l'amico era impegnato a non farsi ammazzare da Crio, non poteva essere stato lui. Prometeo, invece, sembrava scomparso.

Anche afferrando il pugnale, era una pazzia pensare di poter tenere testa ad Iperione. Il Titano avanzò, incalzandola con la lancia e un sorriso beffardo sul volto crudele.

- Il pugnale è solo per i guerrieri più coraggiosi. Me lo disse tanto tempo fa Luke... perché, per poter lottare con un'arma così corta, devi avvicinarti molto e avere grandi abilità-

La voce di Annabeth risuonò nelle orecchie di Riley, quasi sovrastando il pulsare forte del sangue nelle tempie. Adam venne sbalzato indietro da Crio e notò Riley che fissava il pugnale a terra. Con aria preoccupata la vide chinarsi velocissima e afferrarlo così forte da farsi sbiancare le nocche della mano, una luce folle negli occhi.

- Riley, no!- le gridò.

Ma era troppo tardi, la ragazza era già partita all'attacco, cogliendo di sorpresa Iperione, che non si aspettava un attacco diretto, bensì una mossa in difesa.

- Cosa credi di fare?- la schernì.

Riley finse di mirare alla testa col pugnale e Iperione usò l'asta della sua arma come difesa. A quel punto, la nipote di Poseidone fece una capriola e lo colpì allo stomaco con un calcio. Il Titano indietreggiò di qualche passo, ma ovviamente non era minimamente ferito. Roteò la lancia e la usò come una frusta, colpendo Riley sul fianco sinistro, gettandola a terra.

- Te lo ripeto, non puoi farcela, anche se ammetto che hai del fegato, ragazzina-

Mentre tentava di rialzarsi, con la sensazione di avere il corpo in fiamme, Riley pensò soltanto al tempo che doveva dare agli amici. Era sicurissima che Billy fosse da qualche parte nelle vicinanze, anche se non poteva esserne sicura, ma se tardava, era perché aveva trovato Alabaster. Ci sperava, almeno. Alzò nuovamente il braccio destro, pronta a colpire col pugnale, quando alla sua sinistra ci fu una sorta di esplosione. Pezzi di scudo volarono per la stanza in uno scintillio di bronzo e un odore intenso di cuoio bruciacchiato. Adam le atterrò letteralmente addosso. Per evitargli un caduta molto rovinosa, Riley mollò il pugnale e cercò di afferralo, finendo a terra con lui.

- Adam...-

- Scusa, Riley... quello stronzo mi ha completamente distrutto lo scudo-

Lo scudo di Adam era stato un dono di Ares, se si era distrutto era un vero guaio. Alzando gli occhi, Riley vide Iperione e Crio avvicinarsi.

- Sai, fratello, ho avuto un'idea- disse Crio- perché non la facciamo combattere con lui? Sono parenti, dopotutto-

- Sai che non è male, la tua idea? Al moccioso di Ares penso io-

Prima che Adam potesse protestare, Iperione lo sollevò con una mano sola, prendendolo per la collottola come i gatti. Con l'altra mano si fece passare da una dracena un cerchio di ferro tagliato a metà e lo conficcò in una grossa colonna. Bloccò Adam alla stessa colonna e inchiodò l'altra parte del semicerchio, creando una sorta di cintura che assicurava il nipote di Ares al marmo. Adam cercò con tutte le sue forze di liberarsi, ma sembrava impossibile.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora